Ben ritrovati ragazzi in questa nuova review, oggi vi parlo di Fallen Legion Revenant. Andiamo a vedere insieme come si è comportato il nuovo titolo pubblicato da Nis America.

Fallen Legion Revenants ha una premessa piuttosto interessante. Innanzitutto, Lucien è un’astuta figura politica che risiede nel castello di Welkin, un posto sicuro in cui stare poiché il mondo è ora immerso in un pericoloso miasma. L’altro personaggio è Rowena che è un fantasma. È in missione per tornare in vita in modo da poter essere lì per suo figlio che è ancora vivo e i 2 protagonisti inevitabilmente fanno squadra nella speranza di rovesciare il leader corrotto di Welkin. Per fortuna, Rowena ha la capacità di comandare un piccolo esercito di Exemplar. Questo si collega direttamente al gameplay di combattimento nei panni di Rowena, mentre il resto viene fatto mentre controlli Lucien. Inutile dire che è una premessa molto interessante.

Per quanto riguarda il gameplay di Lucien, fondamentalmente esplorerà  solo una manciata di stanze nel castello di Welkin tra le missioni per trovare oggetti da poter equipaggiare agli Exemplars di Rowena e durante le missioni, occasionalmente prenderete il controllo di lui per intervistare gli NPC, prendere decisioni e trovare alcuni oggetti chiave . È tutta roba estremamente semplice, ma a volte avrete un limite di tempo che complica decisamente le cose. Farete le scelte giuste? Ha importanza? Ad ogni modo, quando sarete pronti, partirete per una missione in cui comanderete principalmente Rowena e un esercito di 3 Exemplars. Queste missioni faranno avanzare automaticamente il tuo gruppo mentre ingaggerete a intermittenza gruppi di nemici in battaglia. Se avete giocato a Fallen Legion: Sins of an Empire o qualsiasi altro gioco della serie, vi sarà senza dubbio estremamente familiare.

A proposito di familiarità, il combattimento non è certamente cambiato molto nel corso degli anni poiché tutto ciò che farete essenzialmente è schiacciare i pulsanti con i 3 pulsanti frontali inferiori corrispondenti ai tuoi Exemplars e quello in alto è riservato agli incantesimi di Rowena. Potrebbe sembrare che voi dobbiate pensare strategicamente per emergere vittoriosi, ma in realtà non lo farete mai. In effetti, la strategia migliore nella maggior parte dei casi è schiacciare i pulsanti, eseguire attacchi speciali ogni volta che potrete e curarvi quando necessario e questo è un po’ un peccato perché quel pizzico di pensiero/strategia in più di sicuro non avrebbe guastato, ma anzi avrebbe probabilmente dato un tocco di freschezza e novità.

Nel complesso, le battaglie in Fallen Legion Revenants sono noiose e francamente non vedevamo l’ora di controllare Lucien. Tra i lati positivi, ci è piaciuto moltissimo l’artwork dei personaggio che è vicino all’estetica di Vanillaware completa di animazioni fluide che danno vita ai personaggi. Il rovescio della medaglia però è che avremmo voluto ci fosse di più da fare quando si trattava di esplorare il castello perché oltre ad equipaggiare accessori che forniscono vari potenziamenti e abilità di assegnazione, non c’è davvero molto altro da fare. Alla fine tutto quello che farete per l’interezza del gioco sarà combattere e camminare nei panni di Lucien nelle stesse poche stanze. Questo ci ha lasciati un po’ l’amaro in bocca e ci sarebbe piaciuto vedere e fare molto, molto di più.

Troviamo strano quando un sequel di una serie fa poco per distinguersi dai suoi predecessori e Fallen Legion Revenants ci ha lasciati perplessi soprattutto con il suo combattimento monotono e gli elementi di gameplay minimi. La parte artistica invece l’abbiamo trovata meravigliosa come sempre! In conclusione ci riesci difficile consigliarne l’acquisto anche ai fan storici della saga, forse quando ci sarò un calo di prezzo sostanzioso.