Buongiorno Tribù, è passato un anno dall’uscita di Final Fantasy 7 Remake e abbiamo avuto modo di teorizzare enormemente su tutto ciò che è accaduto in un finale scoppiettante. Se noi in particolar modo abbiamo apprezzato la svolta indicata da Square con questo remake, il mondo – soprattutto i vecchi fan – si è diviso e la maggior parte ha detestato tutto ciò che riguardava gli ultimi capitoli di un gioco che per tanti di noi ha un’enorme significato. Negli scorsi mesi Square Enix ha rivelato l’arrivo anche su Playstation 5, per il momento, di Final Fantasy 7 Remake nella sua versione Intergrade; oltre a vari upgrade a livello grafico e tecnico è stato introdotto anche un nuovo elemento di storia chiamato Intermission, che presenta una nuova storia con protagonista una vecchissima conoscenza. Lo abbiamo giocato per qualche ora testando anche i cambiamenti del gameplay e tecnici della versione PS5. Ora è giunto il momento di scoprire di più su Intergrade e Intermission nella nostra recensione.
Final Fantasy 7 Remake racconta la storia di Cloud, un SOLDIER che da semplice mercenario si ritrova in mezzo a un enorme conflitto tra la cellula terroristica Avalanche e la Shinra, un’azienda che è diventato il fulcro della città di Midgar. Non vi stiamo a raccontare approfonditamente la trama del titolo principale [potete trovare qui la recensione dello scorso anno e qui un approfondimento sul finale N.d.R.], ma sappiate che, quanto meno dal punto di vista della trama, Intergrade non propone nessuna variante rispetto a quanto visto più di 365 giorni fa. Il gioco base vi porterà via circa una quarantina d’ore, quelle necessarie per portare a termine l’avventura principale con le avventure di Cloud e compagni. Oltre a queste 40 ore, invece, in Intergrade è presentato anche Intermission, un’avventura dedicata a Yuffie che fa il suo debutto esclusivo su Playstation 5.
La nostra cara ninja si ritrova a Midgar per recuperare l’Ultramateria dalla base Shinra e si iniziano a intravedere alcuni dei cambiamenti effettuati da Square Enix in questo Remake e come questo andrà a influenzare il mondo di gioco visto, che Wutai viene citata come fonte di ribelli in guerra con Midgar. Yuffie si ritroverà, quindi, a far squadra con Sonon Kusakabe – new entry di questo Intermission – per intrufolarsi nella Shinra e portare a segno un’enorme colpo contro una compagnia già in guerra con l’Avalanche, sancendo quindi una sorta di alleanza tra le due forze terroristiche. Il DLC si collega perfettamente alla storia presentata nel Remake, interponendosi tra il capitolo 7 e 11, partendo quindi con la base pregressa del contenuto principale, per cui vi consigliamo di giocare quello prima di buttarvi in Intermission. Preferiamo non fare spoiler, anche se per tante cose ci ha pensato Square stessa con i vari trailer, ma il DLC è perfetto come antipasto prima della parte 2 che dovrebbe arrivare nel prossimo futuro. L’unica pecca riguarda probabilmente la poca caratterizzazione dei personaggi introdotti, finendo così per dare tanto risalto alla ninja che tutti conosciamo, ma senza andare ad approfondire Sonon o i vari compagni di Wutai. Ci aspettiamo che durante gli eventi futuri si possa vedere un maggiore sviluppo anche di questi personaggi, visto che, teoricamente, il gruppo potrebbe fare capolino proprio a Wutai e approfondire quindi la storia di questo popolo in guerra. Ridotto al lumicino anche lo screentime di due dei villain più attesi di questo Intermission (Weiss e Nero), i quali probabilmente fungono solo da antipasto per il futuro.
Abbiamo parlato approfonditamente del gameplay di Final Fantasy 7 Remake nella nostra vecchia recensione e non staremo qui a ripeterci, per cui parleremo soprattutto delle modifiche introdotte in Intermission. Se nella versione base potevamo intercambiare tutti i membri del party per effettuare tutte le combo preferite, in Intermission comanderemo solamente Yuffie senza possibilità di utilizzare Sonon se non facendo caricare la sua barra ATB e selezionando per lui alcune delle azioni possibili. Essendoci solo loro, il sistema di combattimento ha avuto necessità di essere modificato in modo da poter essere funzionale anche così. La nostra Yuffie sarà abile sia nel corpo a corpo che con le magie: una volta lanciato il suo Shuriken, infatti, sarà possibile per lei concatenare vari attacchi e sfruttare le debolezze elementali dei nemici per favorire lo stato di Stremo, cioè quella condizione che permette al nemico di subire una percentuale maggiore di danni. Oltre alla duttilità di Yuffie, si aggiunge la particolare sinergia con Sonon, attivabile con la pressione del tasto R2, che consente ai due di entrare in uno stato particolare e attaccare in maniera combinata, così da aumentare lo Stremo e massimizzare i danni durante questo particolare stato alterato. Utilizzare la sinergia in maniera casuale porterà sicuramente al game over anche in modalità normale [anche qui non sarà possibile cambiare difficoltà durante la prima run N.d.R.], seppur in maniera limitata. Come nel gioco base, inoltre, tornano le evocazioni da utilizzare durante particolari boss fight, questa volta limitata al solo Ramuh che fa il suo ritorno nonostante mancasse nella versione originale di Final Fantasy 7.
Oltre al sistema di combattimento, Square Enix ha ideato anche un geniale minigioco di Fort Condor (chiamato Forte Condor) che andava a riprendere la missione ideata nella versione originale dove era necessario difendere il forte dagli attacchi della Shinra. Questo minigame sarà giocabile solo nella prima metà di Intermission con i nostri compagni: se i primi video mostravano un minigame molto basilare e forse banale, la versione completa ci ha fatto innamorare completamente del gioco. Forte Condor è una sorta di tower defence che vede entrambe le parti schierare sul campo da battaglia le unità necessarie a conquistare tre torri necessarie per la vittoria. Ogni unità ha il proprio costo e dovremo attendere il caricamento della barra ATB prima di poter completare lo schieramento, seguendo ovviamente tutto ciò che accade in campo. Ogni unità infatti ha la sua tipologia e come nel più tipico dei triangle system ognuna sarà debole contro una e forte contro l’altra, con la necessità di pianificare la propria strategia man mano che la partita prosegue.
Oggi la nostra analisi è incentrata molto su Intermission, ma dobbiamo parlare anche dell’upgrade effettuato con la versione PS5 denominata, da Nomura, come Intergrade. Quello a cui ci troviamo davanti è un aggiornamento gratuito per i possessori della versione PS4 di Final Fantasy 7 Remake (o acquistabile con anche Intermission in bundle a 80 euro) con i classici miglioramenti della versione next gen: 60 fps, 4K e texture aggiornate per riflettere il cambiamento tecnico. Sì, finalmente sono tornate le texture, anche se alcune gravi mancanze continuano ad esistere, basta esaminare i dintorni di Midgar per incappare in brutture visive che non fanno di certo invidia alla famosa porta mostrata lo scorso anno e diventata subito meme sui social. A nostro giudizio la remaster in versione PS5 è proprio il modo migliore per usufruire del titoli che non ha mai mostrato incertezze, nemmeno con svariati effetti e nemici a schermo, con particellari sempre perfetti e che rendono il tutto ancora più bello visivamente.
In definitiva, Final Fantasy 7 Remake Intergrade è la versione migliore per usufruire del titolo Square, nel caso abbiate atteso un anno o più per acquistarlo questo è il momento adatto anche grazie all’inclusione di Intermission, un DLC che va a porsi come intermezzo tra la prima e la seconda parte di quest’opera di rifacimento iniziata da Square Enix e Nomura. Il DLC è acquistabile anche separatamente e vale il costo, circa 20 euro, che viene richiesto anche se – e qui affrontiamo l’elefante nella stanza che esiste da inizio articolo – chi non ha apprezzato la svolta del finale non apprezzerà neanche questo contenuto. Ormai la visione è chiara e non stanno facendo nulla per nascondere che si tratta di un prodotto completamente diverso da quanto visto circa venti anni fa. Il problema sta nel capire se siate pronti a vedere questa evoluzione oppure no.
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