Benvenuti, ragazzi e ragazze della Tribù, in questa recensione di Hellboy: Web of Wyrd, gioco sviluppato da Upstream Arcade e pubblicato il 18 ottobre di quest'anno da Good Shepherd.
Questo titolo, che abbiamo scoperto pronunciarsi "Web of Word" e non "of Wird" per la provenienza norrena della parola, narra le avventure di Hellboy, prese direttamente dai fumetti di Mike Mignola e rese in ambienti tridimensionali pieni di oggetti da recuperare e nemici da prendere a cazzotti!
Il titolo ha una durata di circa 20 ore e offre una buona quantità di contenuto, nonostante presenti alcuni problemi alquanto fastidiosi, oltre che frustranti in determinate situazioni. In ogni caso, Hellboy mi ha fatto passare alcune ore divertenti piene di risse uno contro uno con avversari giganteschi, portando ad enorme soddisfazione ogni volta che uno esplodeva sotto i miei colpi.
Ora, senza ulteriori indugi, ecco a voi la recensione di Hellboy: Web of Wyrd!
Iniziamo dal reparto narrativo, discutendo della trama di questo titolo di Upstream Arcade. Hellboy viene inviato all'interno del Wyrd, uno strano mondo alternativo nel quale sembra che succedano cose al limite del paranormale, in una missione di salvataggio di uno degli agenti della B.R.P.D., Lucky. Quest'ultimo era finito nel Wyrd in seguito ad una sua Premonizione, il suo potere, il quale gli dona visioni del futuro che lui utilizza nelle sue investigazioni. Nel corso della missione, Big Red, ovvero Hellboy, incontra Sheherazade, un abitante del Wyrd che dice di "tessere storie per il suo padrone" e che indica Hellboy come il "protagonista".
In seguito, una volta recuperato Lucky ed essere tornati sani e salvi alla Casa delle Farfalle, l'Hub centrale di gioco, Hellboy si ritrova, esattamente come nei fumetti di Mike Mignola, a dover viaggiare in mondi e a seguire storie uniche e differenti, ma tutte legate alla Casa delle Farfalle stessa e al suo creatore, Pasquale Deneveux, un'occultista francese.
In questa trama di scoperte esoteriche, botte da orbi e tradimenti, Hellboy tenterà di salvare il mondo da una minaccia che conosce meglio di quanto lui pensi.
La trama è sicuramente interessante e ben pensata, e presenta delle idee intriganti sia sotto il punto di vista del nemico finale, sia sotto quello della struttura della storia. Purtroppo, il modo in cui viene trasmessa è al di sotto delle aspettative: attraverso dialoghi alquanto verbosi e non sempre molto acuti, o tramite frasi enigmatiche e a volte senza un vero e proprio senso.
Più ci si avvicina al finale e più il titolo tenta di aggiustare parte di queste cose, ma le mancanze si ampliano a causa di colpi di scena mal preparati e personaggi della squadra dimenticabili, presenti solamente nell'Hub e con dialoghi decisamente poco brillanti, apparendo di conseguenza come personaggi dalla personalità alquanto piatta.
In definitiva, buona l'idea, pessima l'esecuzione.
Hellboy: Web of Wyrd ha una struttura classica di un qualsiasi roguelite, ovvero:
Sicuramente funziona e diverte, ma la presenza di sole tre armi a distanza sbloccabili e tre amuleti, a loro volta potenziabili tre volte, risulta una scelta abbastanza povera, anche se accompagnata dai potenziamenti a salute e stamina; nei dungeon si trova tanta valuta permanente e ciò rende la scelta molto più semplice, inoltre l'impatto di questi potenziamenti sul gioco è quasi inesistente, dato che i danni non aumentano in modo notevole, come pure la salute.
Il combattimento e la struttura a dungeon sono sicuramente la parte migliore, insieme alla colonna sonora della quale parleremo in seguito. Queste sezioni sono state ben sviluppate, anche se si sente la mancanza del passo in più per poter far fare ad entrambe il salto di qualità.
Andiamo con ordine e partiamo dalla struttura a dungeon: essa è stata realizzata con una generazione randomica delle stanze, il che, insieme alla perdita della valuta temporanea e dei poteri ottenuti nel corso della run, rende ogni giro all'interno del sotterraneo di turno un'esperienza diversa da affrontare.
Queste stanze possono essere di diverso tipo, da quelle con i nemici all'interno, a quelle con il negozio o con le Benedizioni delle Norne, che sono i potenziamenti in-dungeon di Hellboy; ognuna di queste Benedizioni dona effetti diversi a seconda della Norna che le sta offrendo, come la probabilità di bloccare i nemici sul posto per pochi secondi ad ogni colpo inflitto, dono della Norna del Passato, o l'aumento del numero massimo di proiettili, offerto dalla Norna del Presente. Inoltre, anche Sheherazade offre Benedizioni di tipologia ancora diversa.
Sono anche presenti stanze Sfida, nelle quali, se si accetta di affrontare la prova, bisogna sconfiggere due o tre ondate di nemici che compaiono nella stanza, ora sigillata. Tutto questo offre un premio speciale che varia da valuta permanente a Benedizioni di vario tipo.
Infine, i dungeon si concludono sempre con le stanze Boss, nelle quali si affronta il "Big Boss" dell'area corrente. I Boss sono interessanti e probabilmente la parte più divertente da affrontare: presentano attacchi precisi e leggibili, ma comunque difficili da imparare per la loro imprevedibilità, dato che non hanno dei pattern, portandoli a poter ripetere la stessa mossa anche per quattro volte di fila.
La loro imprevedibilità risulta però essere anche la loro maggiore debolezza, dato che determinate mosse, se eseguite in continuazione, portano ad una estrema frustrazione.
Il problema maggiore di questa generazione randomica dei dungeon è la alta possibilità che si creino nella maniera sbagliata, portando a softlock per il giocatore che si ritrova costretto a ricominciare da capo il dungeon di turno per la mancanza di una chiave specifica.
Stessa cosa si può dire dei blocchi che donano valuta temporanea, apribili solo con chiavi che si possono trovare nei dungeon, anche se, a volte, non sono presenti nell'area, rendendo impossibile sbloccare questi premi.
Un errore minore, ma comunque fastidioso, lo si trova anche nel fatto che spesso i simboli che mostrano in che tipo di stanza speciale si sta entrando, risultano posizionati dalla parte sbagliata del cancello, impedendo quindi al giocatore di comprendere verso cosa ci si sta muovendo.
Il combattimento, del quale abbiamo già iniziato a parlare con i Boss, è la parte migliore: è più lento della maggior parte dei picchiaduro e si basa su situazioni uno contro uno, avendo come avversari nemici decisamente più grossi di Hellboy stesso.
Il nostro Big Red può realizzare combo di mosse concatenate, passando da attacchi leggeri ad attacchi pesanti in maniera fluida e potendo anche sfruttare l'ambiente a suo vantaggio, scaraventando nemici contro muri o contro colonne che poi ricadono addosso all'avversario. Inoltre, il titolo si basa su una meccanica innovativa e particolare: ogni volta che Hellboy subisce danni, il suo "Revenge Meter" si riempe e, una volta pieno, consente di rilasciare un attacco estremamente potente, sia ad area, se non si ha nulla di selezionato col target, sia con un colpo singolo al nemico gigante che si ha nel mirino. Questo potente attacco può essere caricato più velocemente attraverso i Parry, ovvero parando gli attacchi nemici all'utimo secondo.
Il combattimento si approfondisce con l'uso delle armi a distanza e dei talismani, che possono essere inclusi in combo interessanti; le armi a distanza sono solamente tre e variano nel tipo di rosa e di rateo di fuoco, passando da una semplice pistola ad un fucile a canne mozze. I talismani sono sempre tre, ma hanno effetti decisamente diversi, dal respingere i nemici che stanno intorno al giocatore, fino al talismano di attacco che permette di infliggere danni.
Inizialmente risulta estremamente legnoso come combattimento, molto più lento dello standard dell'industria per gli scontri corpo a corpo e quindi richiedente una maggiore strategia.
Man mano che si gioca, però, questo gameplay inizia a diventare sempre più intuitivo e finisce per essere alquanto divertente una volta padroneggiato.
In ogni caso, presenta i suoi problemi, a partire da animazioni non cancellabili che causano un inevitabile delay nelle azioni di Hellboy rispetto ai comandi dati dal giocatore e a frustrazione per non essere riusciti ad effettuare un Parry, solo perché quell'animazione richiede decisamente troppo per essere eseguita. Inoltre, abbiamo già parlato prima del problema dei Boss e dei loro pattern di attacco, al quale si aggiunge la presenza dei nemici più piccoli che, sia per la loro IA decisamente modesta, sia per i danni che son capaci di fare, risultano assolutamente ignorabili e quasi inutili, se non fosse che lasciano dei boost per la stamina di Hellboy [insomma, ci avessero messo dei vasi da rompere, sarebbe stata la stessa cosa N.d.R.].
Partiamo dalla parte che dona meno soddisfazione, ovvero il reparto tecnico: esso è appena sufficiente, essendo pieno di bug e problemi come Benedizioni che, una volta scelte, non si applicano oppure il continuo tremolio presente nell'animazione di camminata di Hellboy o ancora il salvataggio automatico che a volte non funziona e obbliga il giocatore a ripetere dall'inizio il dungeon. Inoltre, presenta anche cali di frame in determinate sezioni, che sicuramente non migliorano la situazione.
Per quanto riguarda l'aspetto grafico, questo gioco raggiunge a pieno il suo obiettivo e riesce a far percepire l'avventura come se Mignola stesso la avesse disegnata. Non crediamo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Infine, il sonoro, il quale si presenta di ottimo livello e capace di dare un senso di tensione misto a meraviglia ogni volta che si entra in uno dei mondi del Wyrd.
Unica pecca, dopo un po' si percepisce l'assenza di una playlist più estesa che eviti la ripetizione continua delle stesse canzoni.
Hellboy: Web of Wyrd è sicuramente un gioco interessante e divertente da giocare, ben realizzato nonostante i problemi che mostra. Il team di Upstream Arcade è stato capace di portare la visione del grande Mike Mignola direttamente sullo schermo dei giocatori, riuscendo a ritrovare le stesse sensazioni che dà leggere un'opera dell'autore.
In conclusione, al netto degli errori visti, Hellboy: Web of Wyrd è un gioco valido e che ci sentiamo di consigliare per passare alcune ore divertenti sia a chi è fan delle opere di Mignola, sia a chi invece ci si sta approcciando per la prima volta.
Devi essere connesso per inviare un commento.