Fine agosto, fine dell’estate. Ormai ci avviamo alla fine del periodo vacanziero, con la speranza di aver ricaricato le pile ed essere pronti a ritornare alla routine quotidiana. Giusto qualche tempo fa vi avevo parlato di una serie di titoli ideali da giocare sotto l’ombrellone e proprio in questo periodo ho avuto modo di dilettarmi con un gioco che è un inno alla stagione estiva: Kandagawa Jet Girls. Se il nome non vi è nuovo, è possibile che abbiate dato un’occhiata alla serie animata (link esterno), ma bisogna comunque fare qualche piccola introduzione.
Kandagawa Jet Girls nasce come progetto multimediale creato da Kenichiro Takaki, il papà di Senran Kagura, e include la già citata serie animata e un gioco uscito in Giappone su PS4 e che arriva in Occidente sulla piattaforma Sony e su PC tramite Steam. A differenza di Senran Kagura, che si concentra solo sul fanservice, principale motivo del declino di queste serie ormai abbandonata anche da Takaki stesso più per le pessime vendite che per le recenti politiche di Sony (non a caso Senran Kagura ad oggi vive solo grazie ad una versione mobile, più consona ai gusti dei giocatori giapponesi), questa nuova IP si concentra maggiormente sul gameplay, mantenendo sì quel fanservice caro a Takaki, ma meno superfluo. Nelle ultime settimane ho giocato alla versione PS4 di questo particolare racing game pieno di belle ragazze e adesso è il momento di parlarvi della mia esperienza.
In Kandagawa Jet Girls, lo Jet Racing è un famoso sport dove team composti da due ragazze si sfidano a bordo di potenti moto d’acqua. Il team è composto da una Jetter, che si occupa della guida del veicolo, mentre la seconda è una Shooter, armata di pistola ad acqua (o altre armi simili) che ha il compito di colpire le avversarie; scopo finale di un team è quello, ovviamente, di tagliare il traguardo per primo.
Protagonista della storia è la giovane Rin Namiki, che decide di lasciare la sua città natale per realizzare il suo sogno: diventare una Jetter di successo come lo è stata sua madre. Arrivata ad Asasuka farà la conoscenza di un’altra ragazza della sua età, di nome Misa Aoi, e insieme le due formeranno un team.
Se avete giocato Senran Kagura, noterete sicuramente alcune similitudini tra queste due serie, come diverse “squadre” avversarie composte da varie ragazze o i dialoghi stile visual novel con i modelli 3D dei personaggi e testo a schermo, ma sicuramente noterete anche che Kandagawa Jet Girls soffre dello stesso difetto base mai risolto in Senran Kagura, ovvero una trama abbastanza semplice e banale che serve più a dare un contesto al gioco che altro di più importante. Ora in un gioco come SK incentrato sul fanservice inutile e gratuito la cosa poteva anche andar bene, ma considerando che Kandakawa Jet Girls ha ricevuto una trasposizione animata prima dell’uscita del gioco, ci si aspettava quanto meno la stessa cura vista nella serie citata; va però detto che la storia del gioco non è la stessa dell’anime, ma resta comunque inferiore.
Ricordate il leggendario Wave Race? Bene, di base Kandagawa Jet Girls è molto simile alla vecchia IP vista su Nintendo, con il giocatore alle prese con gare su moto d’acqua, ma con sostanziali differenze. Nella modalità principale del gioco, saremo chiamati a partecipare ad una serie di gare dove non saremo limitati solo a guidare il nostro veicolo tramite la Jetter di turno, ma sarà necessario passare alla Shooter in modo da intralciare i nostri avversari e garantirci la vittoria. Avete presente Mario Kart? Il concetto è molto simile. Fine? Assolutamente no, il gioco permette una buona personalizzazione del nostro veicolo, utile per tirare fuori il suo pieno potenziale, ma solo fino a un certo punto vista la difficoltà abbastanza nella media che non causa troppi problemi; almeno, però, possiamo sbizzarrirci sia a modificare l’aspetto e prestazioni della moto d’acqua e, perché no, anche dei personaggi, in quanto esiste un profondo editor che permette di cambiare aspetto tra diversi tagli di capelli, costumi, addirittura colore della pelle per dare un tono di abbronzatura e rendere tutto un po’ più estivo. Del resto, nonostante il fanservice non sia il punto forte del gioco, gli sviluppatori non dimenticano le loro origini e la cura nell’aspetto dei personaggi femminili si nota: meglio vestire in modo provocante piuttosto che ridursi alla mera nudità inutile di Senran Kagura.
Finite le corse, finito il gioco? No, e meno male viene da dire, vista una certa ripetitività che affligge il titolo (anche qui difetto tipico dello sviluppatore già visto con altri titoli in passato). Oltre alla modalità di gioco principale, possiamo decidere di passare il nostro tempo con la free mode, che permette di creare team con i nostri personaggi preferiti, o con i vari minigiochi disponibili, tutti rigorosamente a tema.
Il primo (o meglio quello che ho preferito) consiste nel classico lavaggio del veicolo da parte di una ragazza (so già cosa pensate), ma non aspettatevi niente di estremo, si tratta di un divertente minigame basato sul quick time event al fine di ottenere un punteggio più alto possibile. Gli altri 3 minigiochi ci vedono alle prese con la pulizia di un determinato luogo, che avviene rigorosamente con una scopa e uno straccio in quello che alla fine è una sorta di percorso a ostacoli: abbiamo poi un tapis roulant dove il nostro compito sarà quello di correre più o meno velocemente per raccogliere gemme, senza rischiare di cadere dal tappetino per finire.
Dal lato tecnico Kandagawa Jet Girls è un gran bel passo in avanti rispetto alle produzione passate di Marvelous. Ovviamente mi riferisco alla resa grafica dei modelli dei personaggi, decisamente superiori a quelli visti in Senran Kagura, più curati e dettagliati; il resto invece è nella media di produzioni del genere, con un po’ di riciclo qua e là, ad esempio i circuiti che si somigliano un po’ tutti nell’aspetto. Per quello che riguarda i dialoghi, questi sono in lingua giapponese mentre, parlando la traduzione, noi italiani dobbiamo accontentarci dell’inglese per una traduzione tutto sommato buona nonostante XSEED sia tristemente famosa per alterare il modo di parlare dei personaggi nelle sue localizzazioni. Nulla da ridire anche sulla colonna sonora, non eccezionale, ma nemmeno dimenticabile.
L’ultima fatica di Takaki e Marvelous è la dimostrazione di come il game creator giapponese sia in grado di dar vita a qualcosa di valido, cosa che non gli era più riuscita con i deludenti Senran Kagura. Kandagawa Jet Girls esce in un buon momento, dopo i botti di Sony e prima dell’uscita di una serie di titoli importanti dal prossimo mese in poi, in attesa della next gen. Il titolo di Shade quindi può fare da “tappabuchi” perfetto, in quanto si tratta di un buon gioco, divertente quanto basta e “fresco”, una novità decisamente gradita.
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