Like a Dragon: Infinite Wealth

Ogni inizio deve partire dalla fine

Pubblicato il 29 Febbraio 2024 alle ore 9:51
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A 4 anni dal debutto di Ichiban Kasuga, la serie Like a Dragon ha subito numerosi cambiamenti ed è stata elevata a un successo globale grazie anche all’immensa qualità dei suoi prodotti.
Lo scorso mese di gennaio è stato protagonista grazie ad alcune uscite molto apprezzate come The Last of Us Parte II Remaster o il ritorno di Prince of Persia e, tra queste, possiamo annoverare anche Like a Dragon: Infinite Wealth. Il nuovo capitolo della serie, infatti, ha fatto il suo debutto il 26 gennaio su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC tramite Steam. Dopo oltre 100 ore passate in compagnia di Kasuga e dei suoi compagni, siamo pronti a darvi la nostra opinione su Infinite Wealth: sarà il gioco definitivo della serie o un tremendo flop per gli appassionati della saga? Scopriamolo insieme!

Double Dragon Doppio Impatto

Infinite Wealth ci porta nuovamente nella vita di Ichiban Kasuga: dopo il Grande Scioglimento avvenuto - durante lo scorso capitolo - la sua vita è diventata abbastanza ripetitiva. Il nostro eroe, infatti, è diventato un dipendente di Hello Work (una sorta di centro collocamento) e si occupa di aiutare principalmente gli ex yakuza colpiti dal Grande Scioglimento nel trovare un lavoro. Una legge giapponese, infatti, proibisce a coloro che hanno partecipato alla malavita organizzata di avere un lavoro, possedere una scheda telefonica o chiedere un prestito per sopravvivere. Il nostro Ichiban contribuisce alla società aiutando coloro che hanno difficoltà, ma, purtroppo, un giorno una Vtuber pubblica un video che accusa il protagonista di essere colluso con la yakuza, accusandolo di aver reclutato numerose persone per attività criminali. A subire le conseguenze di tutto ciò, però, non è stato solo Kasuga, ma anche coloro che lui ha provveduto ad aiutare e i suoi compagni di sempre, Namba e Adachi, che hanno contribuito alla riabilitazione. Sotto richiesta di una delle persone più importanti della sua vita e per allontanarsi un po’ da Yokohama, Ichiban decide di viaggiare verso le Hawaii alla ricerca della madre creduta morta per molto tempo. Qui incontra Kazuma Kiryu, ancora schiavo della fazione Daidoji che lo tiene in scacco sin dalla finta morte del sesto capitolo, in una veste tutta nuova e particolarmente sbarazzina. L’incontro tra i due movimenta le cose ed è solo l’inizio di un’avventura particolare e piena di avvenimenti nel classico stile della serie, con una storia che si protrae per circa 50 ore prima di vedere la sua conclusione.

Infinite Wealth, però, non presenta solo momenti dedicati alla storia principale, ma anche alle numerose secondarie che fanno la fortuna del brand Yakuza/Like A Dragon sin dalla sua creazione. Alcune di queste costituiscono gran parte dell’esperienza grazie a questline di una certa lunghezza e minigiochi che vanno a inserirsi ottimamente in una narrazione che ben si sposa a questo tipo di situazioni.
Parliamo ad esempio di Dondoko Island o della Lega Sujimon, due minigiochi che hanno occupato gran parte del nostro tempo passato a Honolulu grazie all’incredibile mole di contenuti e divertimento che offrono. La prima consiste nel liberare l’intera Dondoko Island dalla spazzatura portata da alcuni pirati caraibici; qui - in pieno stile Animal Crossing - dovremo pulire l’intero ambiente arrivando a bonificare tutte le aree e rendere il tutto più agibile per accogliere eventuali visitatori. Dopo le prime ore, infatti, Dondoko Island diverrà in tutto e per tutto un gestionale in cui dovremo impedire ai pirati di sporcare l’ambiente e al contempo rendere felici i turisti che alloggeranno sull’isola in modo da scucirgli più denaro possibile e salire sempre più di grado. La Lega Sujimon, invece, vede il ritorno delle “creature” che fanno parte della mitologia di Like a Dragon (soprattutto nei panni di Kasuga) in una subquest che diventa in tutto e per tutto una sorta di parodia di Pokémon, con lo scopo finale di sconfiggere i Mega Quattro e detronizzare il campione. Queste due missioni secondarie, però, sono solo parte delle attività da poter svolgere in Infinite Wealth; il gioco vede infatti il ritorno delle Sale Giochi dove poter giocare a versioni quasi complete di vecchi titoli sega come Virtua Fighter 2, minigiochi in cui dovremo metterci nei panni di un rider o – ancora - le classiche partite a freccette che aiutano ad aumentare il legame tra i membri del party.

Un ultimo elemento da citare, in questo contesto, è il Risveglio del Dragone. Questa meccanica interessa Kiryu Kazuma: il Drago di Dojima si trova ormai vicino alla morte a causa di una malattia aggressiva che lo lascia con circa sei mesi di vita e una serie di rimpianti da soddisfare. Una volta ridottosi in condizioni disastrose, a causa di alcuni combattimenti contro un’organizzazione alle Hawaii, Kiryu decide di tornare in Giappone per curare alcune dei suoi ultimi doveri e inizia a stilare una Bucket List con tutti i luoghi che desidera visitare e le persone che vorrebbe incontrare, ovviamente rispettando il limite imposto dai Daidoji di non contattare nessuno del suo passato in quanto “uomo che ha rinunciato al suo nome”. Il Risveglio del Dragone ci porta, quindi, a vivere esperienze che da grandi fan della saga abbiamo apprezzato enormemente in quanto ripercorre quasi 15 anni di lunga e onorata carriera di Kiryu per tutti i vari capitoli della serie, andando a toccare anche alcuni spinoff come Ishin! o Dead Souls che pensavamo potessero essere considerati solo come “what if” o semplici giochi da non calcolare nel computo della saga.

A turni tutto è bello

Like a Dragon: Infinite Wealth si posiziona a livello di gameplay in un ambiente da cui, invece, tanti cercano di discostarsi: il combattimento a turni. Sempre più case di sviluppo giapponesi, infatti, stanno tendendo a proporre sempre più titoli action e meno basati sui turni, mentre RGG Studio decide invece di percorrere il percorso inverso. Like a Dragon, nel 2020, ci ha presentato Ichiban: grazie alla sua fantasia e alla sua passione per i giochi di ruolo giapponesi, come Dragon Quest, egli riusciva a trasformare l’ambiente circostante in quello che sembrava in tutto e per tutto una scena proveniente da quel tipo di titoli. Lui, l’eroe, ad affrontare insieme al suo party i cattivi rappresentati in maniera sempre più buffa, con attacchi al limite del ridicolo tra cui aspirapolveri succhiasoldi o mazze di legno che evocano fulmini. La componente da gioco di ruolo di Infinite Wealth si sposa ottimamente con un combat system che risulta migliorato rispetto al suo predecessore, grazie all’inclusione di nuove mosse in combo o alla possibilità di spostarsi in un determinato raggio del campo di battaglia, per riuscire a sfruttare al meglio gli attacchi in grado di colpire più avversari e velocizzare alcuni combattimenti. Con il passare delle ore – e la possibilità di sbloccare sempre più classi o Lavori – è possibile apprezzare al meglio tutte le possibilità offerte per risolvere le battaglie più complesse o i nuovi dungeon precedurali che sono stati inseriti per permettere ai giocatori di aumentare i livelli della squadra in maniera più veloce e più efficiente.

Rispetto al predecessore l’equilibrio di gioco è migliorato sensibilmente, non esistono infatti più bossfight impegnative (o quanto meno non al livello di QUELLA battaglia che fa un po’ da spartiacque in Like a Dragon) a patto di non aver completamente rushato l’avventura per arrivare ai titoli di coda. È importante prendersi il proprio tempo e dedicare alle battaglie le giuste opportunità, soprattutto imparando a dosare bene la possibilità di acquistare equipaggiamento e successivamente spendere soldi e materiali per potenziarlo attraverso gli store appositi permettendo così di avere armi performanti al momento giusto. Altra introduzione di Infinite Wealth è la possibilità di avere dei colloqui con i propri compagni in alcune situazioni particolari: infatti, durante le pause nei locali che fungono da “base” in entrambe le ambientazioni (Honolulu e Yokohama) è possibile intraprendere il cosiddetto “Legame di Bevute”, che permette di potenziare il legame con quel determinato personaggio e sbloccare nuove opzioni di gameplay che incrementano le possibilità offensive del team.

Dragon Engine

Like a Dragon: Infinite Wealth si appoggia ancora una volta sul Dragon Engine, il motore grafico proprietario di RGG Studio modificato per l’occasione. Se solitamente i commenti sono solo positivi, questa volta abbiamo un engine che mostra tutti i segni di un glorioso invecchiamento.
Come Kazuma Kiryu, infatti, il motore grafico ha ormai una certa età e questo, purtroppo, si vede soprattutto quando si vanno a guardare i singoli modelli dei personaggi o alcuni aspetti delle ambientazioni. Ma, ovviamente, non è tutto solo negativo e – anzi – dobbiamo fare un plauso al team di sviluppo per esser riuscito a gestire in maniera così ottimale alcune ambientazioni che non era facile riprodurre, una tra tutte Honolulu. Il quantitativo di sabbia e acqua presente solitamente sarebbe stata un’ardua sfida per un motore grafico ormai datato, ma, invece, il Dragon Engine riesce a gestire ottimamente tutte le situazioni più pesanti (a livello tecnico), compreso il meteo variabile che non fa calare neanche un po’ le prestazioni del gioco.
Abbiamo avuto modo di testare Infinite Wealth con una doppia configurazione (PC e Steam Deck) e il titolo si è comportato in maniera egregia in entrambe: su PC fisso a 1440p il gioco è rimasto stabile sui 100 FPS (bloccati per nostra volontà) senza l’utilizzo di DLSS o altri aiuti da parte dell’IA, mentre – invece – su Steam Deck abbiamo giocato parte dell’avventura e del gameplay di Dondoko Island con un framerate stabile sui 40 FPS per la maggior parte del tempo. Purtroppo, in mobilità, alcuni effetti speciali riuscivano a far scendere il contatore del framerate fino a ottenere una cifra di poco inferiore ai 30, ma per una macchina del genere onestamente è tutto di guadagnato avere solo alcuni piccoli frangenti in cui preoccuparsi delle prestazioni.
L’incredibile lavoro del team di sviluppo, però, non si ferma all’ottimizzazione, ma anche alla resa di alcuni modelli di personaggi tra cui le new entry Tomizawa, Chitose o Yamai che hanno conquistato il nostro cuore grazie al loro splendido aspetto e, soprattutto, al doppiaggio che ancora una volta riesce a far risaltare ottimamente il carattere di coloro che hanno debuttato in questa avventura all’estero. La localizzazione dei dialoghi, ancora una volta nella nostra lingua, è di ottima fattura e non abbiamo notato particolari errori ortografici o concettuali nei testi.

Like a DraGO(TY)n

In definitiva Like a Dragon: Infinite Wealth è un gioco che possiamo definire, anche se già a gennaio, uno dei candidati a GOTY a fine anno grazie sia alla narrativa che al gameplay in grado di far capire come un sistema di combattimento a turni sia ancora agibile nel 2024. La storia è, probabilmente, il comparto più debole (anche se dire “debole” è un eufemismo) di Infinite Wealth, ma si tratta comunque di un incredibile viaggio diviso in due parti tra la comicità (con un velo di serietà) di Ichiban e il dramma che è la storia di Kazuma Kiryu. Il Risveglio del Drago, inoltre, è un elemento dedicato principalmente ai fan di vecchia data che vedranno scendere qualche lacrimuccia in alcune delle fasi più avanzate, memori forse del fatto che un personaggio così carismatico come lui possa non fare mai più la sua comparsa nella storia dello studio. Dal punto di vista del gameplay, invece, non pensavamo fosse possibile migliorare ulteriormente il lavoro fatto nel suo predecessore, ma, a quanto pare, ci siamo sbagliati e nonostante alcuni piccoli difetti permangano possiamo comunque parlare di un gioco divertente e per nulla noioso, nonostante la sua connotazione a turni.
Il miglior Yakuza/Like a Dragon di sempre? Probabilmente, sentimentalismi a parte, sì e non abbiamo modo di sapere come possa essere sviluppato, in futuro, un nuovo gioco se questo è il nuovo standard per i titoli della serie.

Good

Storia di buon livello...
Dragon Engine che risplende...
Sistema di combattimento migliorato
Cast di personaggi meraviglioso
Attività secondarie numerosissime
Doppiaggio di altissimo livello

Bad

... anche se da rivedere su certi aspetti
... anche se si sente il peso degli anni
9.5
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Ryu Ga Gotoku Studio
Distributore: SEGA
Data di uscita: 26 gennaio 2024
Genere: JRPG a turni
PEGI: 18+
Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X|S, Steam

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