Buongiorno Tribù, oggi siamo qui perché abbiamo messo le mani su uno dei titoli che inizia la grande estate caldissima di Nintendo, nonché ennesimo lavoro di Camelot sul brand di Mario: Mario Golf Super Rush. Parlavamo di Camelot perché, memori della loro visione di Mario Tennis, la software house ci ha ritentato provando a rendere il golf uno sport divertente e dinamico, al contrario di quanto è realmente, proseguendo con una serie che va avanti sin dal 1998, ai tempi del Nintendo 64. A circa sette anni dal precedente capitolo uscito su 3DS, Camelot prova a mantenere lo stesso livello qualitativo di sempre, spingendo sempre più in là una console che nel corso degli anni ha sorpreso per come è riuscita a imporsi. Saranno riusciti a risolvere i problemi del titoli tennistico e trasmettere la stessa cura in Mario Golf Super Rush? Scopritelo con noi nella nostra recensione.
La produzione Camelot si suddivide in due grossi filoni: quello con trama e una storia che va a insegnare al giocatore il gioco del golf e le sue varianti “Mariesche” e il multigiocatore che ti lancia in un’esperienza diretta con altri utenti. Come infatti accadde per Mario Tennis Aces, Camelot ha deciso di introdurre alcune varianti del golf per rendere più dinamiche e divertenti le partite. Abbiamo la possibilità di utilizzare le classiche regole (da 3 a 18 buche, tiri e ti porta automaticamente alla palline e così via) per imparare il gioco, ma il divertimento inizia quando si comincia a giocare con lo Speed Golf o la Battaglia Golf. Lo Speed Golf è quello che spesso si è intravisto quando Nintendo ha deciso di sponsorizzare il gioco e l’unica differenza rispetto al golf normale è che i giocatori dovranno muoversi tra un colpo e l’altro e raggiungere la propria pallina, cercando di usare la stamina per arrivare il prima possibile e colpire senza avere la distrazione degli avversari. La cosa è divertente con la CPU, ma l’apice lo raggiunge provandolo con gli amici raggiungendo vette che solo Mario Party e Mario Kart ci han fatto raggiungere, con minacce vere e proprie e insulti come da anni non si vedevano. Questo perché nel campo saranno presenti sia monete che cuori che garantiscono maggiore stamina e più velocità nel raggiungere la propria pallina: fregarli agli amici significa lanciare una dichiarazione di guerra e solo uno ne uscirà vincitore. Lo Speed Golf trova la sua dimensione proprio giocato con amici presenti fisicamente, perché restituisce quelle sensazioni che solo i precedenti first party Nintendo citati ci han dato nel corso degli anni. La libertà da questo punto di vista è totale e il divertimento è assicurato a patto di avere un gruppo molto competitivo ed essere abbastanza “cattivi” da volerli fregare in tutti i modi.
Però Camelot non si è fermata qui e, oltre allo Speed Golf, ha inserito un’altra modalità chiamata Battaglia Golf in cui si prende lo Speed Golf [quindi il dover correre verso la pallina fregando ai propri avversari cuori e monete N.d.R.] e si aggiunge un’arena piena di buche, Categnacci, Bob-omb e Twomp da utilizzare per frega i propri avversari e costringerli a perdere tempo e concentrazione preziosi. Ogni volta che si tirerà la pallina sarà necessario correre verso di essa facendo attenzione a tutti gli ostacoli sul percorso e ai Bob-omb che ci si potrà tirare per distrarre o far rovinare la traiettoria di una pallina che sta andando a finire convenientemente sul green. La Battaglia Golf è una vera e propria guerra che si dovrà combattere contro i propri amici (se così si possono chiamare dopo tutto quel che faranno…).
La seconda grande modalità di gioco riguarda la vera e propria campagna organizzata da Camelot per introdurre le persone – specialmente i più piccoli – al mondo del golf attraverso dei tutorial interessanti e che vanno a spiegare alcune meccaniche particolari di questo sport. Il nostro Mii (che potremo creare o importare) si ritroverà a essere un recluta che dovrà salire i ranghi di questo sport insieme ad altri tre personaggi che fungeranno da sparring partner momentanei: Plakkoopa, Toadette e Boo. Inizialmente, gli abitanti dei vari villaggi proveranno a insegnarci tutte le basi del golf cercando di proporre, almeno inizialmente, una simulazione abbastanza fedele dello sport mentre, andando avanti, ci si inizierà ad avventurare in alcune variazioni rispetto allo Speed Golf, in cui dovremo combattere contro il tempo atmosferico o alcune buche disposte in maniera molto creativa. La modalità storia non è forse il punto forse di questo titolo e, proprio come successe per Mario Tennis Aces, soffre di un’eccessiva difficoltà in alcuni punti, tanto da renderla tediosa e frustrante piuttosto che divertente oppure, totalmente all’opposto, troppo facile e quasi irrisoria delle capacità del giocatore. A nostro parere si tratta di una modalità di gioco che si è protratta per troppo a lungo rispetto a quanto doveva durare e, nonostante una buona scrittura, nel complesso si tratta di qualcosa che è marginale rispetto all’obiettivo principe di Mario Golf Super Rush: il multiplayer.
Andando però a fondo di cosa sia a livello di gameplay questo capitolo di Mario Golf, ci ritroviamo con una simulazione non eccessivamente fedele [non aspettatevi PGA Tour 2k21 ecco N.d.R.] ma l’obiettivo rimane comunque quello: buttare la pallina in buca nel minor numero di tiri possibili. Per farlo avremo a disposizione una serie di mazze che avranno più o meno gittata in base proprio alla loro tipologia, pur tenendo conto di fattori esterni come la direzione e potenza del vento o gli ostacoli sul proprio percorso. Per arrivare alla buca tentando il Par (pareggiare quindi il numero di tiri effettuati per arrivare alla buca a quelli consigliati) sarà necessario padroneggiare tutte le tecniche e le tipologie di tiri, imparando a scegliere il ferro giusto in base alle condizioni sopra citate. Proprio come in Mario Tennis Aces, Camelot ha deciso di introdurre anche qui una serie di tiri speciali che serviranno ad avvicinarsi notevolmente alla buca andando a facilitare molto la gestione della buca. Per arrivare a questo super tiro, dovremo necessariamente colpire la palla con precisione e chiudere le buche nella maniera più perfetta possibile e l’utilizzo strategico del super tiro sarà importantissimo per arrivare a vincere le buche più velocemente possibile e togliersi dall’impiccio.
L’obiettivo di Camelot è stato pienamente raggiunto e anche chi non è appassionato di Golf riesce a godersi pienamente un gameplay adatto sia a partite in single player che multigiocatore. Il gioco riesce dapprima a stordire con la grande mole di informazioni fornite, ma successivamente guida il giocatore prendendolo per mano e accompagnandolo nell’apprendimento di tutte le meccaniche con grande maestria e cura. È notevole come Camelot sia riuscita a prendere uno sport che di per sé è molto lento e tranquillo e modificarlo rendendolo dinamico e divertente, fino al punto giusto senza mai scadere nel ridicolo.
Mario Golf Super Rush si ritrova a essere stabile non solo dal punto di vista del gameplay, ma anche – e soprattutto – tecnicamente. Come ogni produzione Nintendo, infatti, Super Rush è essere stabile sia in dock (dove raggiunge i 1080p) che in portatile (dove la risoluzione si abbassa a 720), nonostante le varie intemperie che cercano di minare le performance di Switch, non riuscendoci. Ci ritroveremo infatti ad affrontare situazioni con mille effetti a schermo e pioggia battente, ma la console ibrida non perde neanche un colpo con il framerate che rimane stabile anche nelle peggiori condizioni. Qualche problema in più notato con il sistema di controllo che purtroppo non è sempre il top e qualche piccolo lag nei comandi lo abbiamo riscontrato soprattutto in modalità portatile, ma nulla di troppo pesante o gamebreaking.
Piccola nota, invece, per la localizzazione italiana che, seppur buonissima, si va a perdere ogni tanto in alcuni termini specifici che vengono tradotti in maniera errata. Si parla di piccolezze, ma vanno comunque segnalate anche se non inficiano per nulla l’esperienza di gioco.
In definitiva, Mario Golf Super Rush è riuscito a far breccia nei nostri cuori? Sì, assolutamente sì e non ce lo aspettavamo. Già Mario Tennis Aces aveva convinto grazie sia alla formula tirata fuori da Camelot sia allo sport che si prestava molto più alla personalizzazione voluta dal team e da Nintendo. L’annuncio solo pochi mesi fa e tutta la questione della pandemia potevano far pensare a un gioco meno curato rispetto a quanto visto in passato, ma ci sbagliavamo e non siamo mai stati più contenti di questo. Infatti Mario Golf Super Rush si rivela essere il party game del momento e l’inizio del periodo caldo di Nintendo che rilascerà almeno un gioco al mese fino a fine anno, grazie alla sua formula che unisce una narrativa buona – anche se non eccezionale – a un gameplay curato sia a livello di sport (anche se non punta molto alla simulazione) che di inclusione di elementi arcade, rendendolo pari solo al precedente Mario Tennis Aces e Mario Kart 8 Deluxe. Infatti è proprio con più giocatori – preferibilmente nella stessa stanza sempre in sicurezza con le normative anti-Covid – che il gioco tende a dare il suo meglio, con innumerevoli insulti e minacce che la faranno da padrona, proprio come ai bei tempi.
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