Per 15 anni, Metal Wolf Chaos si è guadagnato la fama di essere una delle più enigmatiche ed affascinanti leggende del mondo dei titoli videoludici a basso budget.
Prodotto nel 2004 dagli allora maestri dei mecha game FromSoftware (alcuni di voi forse non sanno che prima della fama di Dark Souls, la compagnia di Tokyo doveva la sua popolarità alle sue serie di Mecha, Armored Core in primis n.d.r.) e pubblicato per il virtualmente inesistente pubblico nipponico della prima Xbox, Metal Wolf Chaos riusciva ad unire un gameplay interessante ad una intrigante panoramica di come metà del mondo vedeva la patriottica e guerrafondaia America post 11 Settembre.
Divenuto popolare per la sua delirante trama, il suo doppiaggio incredibilmente sopra le righe e per la sua assenza nei mercati occidentali, Metal Wolf Chaos è finalmente pronto a sbarcare sulle PS4, Xbox One e PC del mondo al di fuori del Giappone nella forma del remaster Metal Wolf Chaos XD, grazie agli sforzi di General Arcade e dell’inarrestabile follia del publisher Devolver Digital.
Anno 2020. L’America è sull’orlo di una crisi globale senza precedenti: la disoccupazione e l’esaurimento delle risorse petrolifere hanno infatti trascinato il Paese in un baratro finanziario senza precedenti. In tutto questo disastro, fin troppe voci contrastanti, guidate dal portavoce del canale televisivo DNN, non sembrano apprezzare i duri sforzi per proteggere la nazione messi in atto dal 47esimo presidenti degli Stati Uniti Michael Wilson.
Forte di questo malcontento, il vice presidente Richard Hawk decide di portare a compimento un colpo di stato, attaccando la Casa Bianca con una frangia insoddisfatta dell’Esercito degli Stati Uniti e a bordo di un mech da combattimento sperimentale.
Costretto a difendersi, Wilson indossa a sua volta un mech da combattimento, noto come Metal Wolf e, dopo una rocambolesca fuga a bordo dell’Air Force One, decide di iniziare una personale crociata per restituire la libertà agli Stati Uniti, combattendo di città in città e liberandole dalla presa delle forze ribelli, il tutto preparandosi al confronto con la propria nemesi.
Al di là della delirante narrativa, Metal Wolf Chaos è un’interessantissima finestra sul tempo, che ci permette di vedere come uno studio Giapponese interpretava la cultura americana al vertice della cosiddetta epoca della “Guerra al Terrore”, con un’ingenuità ed un desiderio di fare colpo sul pubblico occidentale che tratteggiano involontariamente un’interessante caricatura.
Rigiocare oggi Metal Wolf Chaos permette inoltre di godersi una satira che all’epoca sembrava ancora fantrasicanza: la storia è infatti narratta attraverso briefing di missioni, dialoghi in stile codec e report giornalistici del corrotto network DNN, il cui reporter cerca di alterare la verità per far ricadere sul presidente Wilson ogni danno provocato dal traditore Hawk, una situazione fin troppo simile a quella che possiamo vedere oggi quando certi network difendono a spada tratta le deliranti azioni del 45esimo presidente degli Stati Uniti.
L’ingenua visione di From Software e il suo tentativo di piacere al popolo americano si traduce inoltre in un’azione che supera i limiti dell’assurdo, affiancata da dialoghi assurdi ed un doppiaggio “over the top” che riescono perfettamente a ricreare quel feeling da film trash che ha reso Metal Wolf Chaos un titolo impedibile per gli amanti del “brutto” e del "trash “So Bad it’s so Good”.
Per un giocatore che ha iniziato a videogiocare negli ultimi anni, entrare nella cabina di pilotaggio del mech rosso, bianco e blu del presidente Wilson potrebbe essere traumatico.
Metal Wolf Chaos XD non ha infatti alterato più di tanto il gameplay e lo schema di controlli del titolo originale, a sua volta pesantemente ispirato da quello del cugino più serio Armored Core. Metal Wolf Chaos XD è di base uno sparatutto in 3D strutturato a livelli. Il Metal Wolf potrà entrare in azione in 14 location diverse distribuite nelle maggiori città degli Stati Uniti, dalle assediate spiagge di Miami allo skyline di Chicago, dalle rocce millenarie del Grand Canyon alle discese di San Francisco.
Nonostante la varietà degli scenari, il titolo offre un gameplay relativamente ripetitivo: si dovranno abbattere ogni nemico e struttura avversaria in un livello, per poi accedere al potente boss di fine livello, il tutto salvando prigionieri (che fungono da collezionabili) e raccogliendo nuove armi, ottenibili casualmente dai nemici sconfitti.
Le armi saranno il cuore del gioco: il mech presidenziale potrà infatti portarne fino a 8 contemporaneamente, divise equamente tra i due container presenti sulle spalle del robot.
Se il salto, lo scatto e la schivata laterale rendono il mech del gioco meno legnoso e lento di quanto possa sembrare, il menù di selezione delle armi risulta un po' scomodo e vetusto, figlio della sua epoca.
Completare i livelli, raccogliendo nel frattempo Ostaggi e Nuclei Energetici, permetterà di ottenere del denaro, necessario per potenziare il mech e sviluppare nuove armi tra una missione e l’altra.
Se il gameplay, per quanto ripetitivo, sembra comunque funzionare, di tanto in tanto appariranno delle terribili rimanenze che dimostrano quanto Metal Wolf Chaos sia un titolo budget di un’epoca videoludica ormai passata: cercare di saltare sulle navi nel livello di Miami sarà un vero incubo, così come vedere delle preziose armi lasciate cadere da un boss precipitare nel vuoto.
Il vero problema è però rappresentato dall’assenza dei check point, sistema che, unito ad un bilanciamento delle armi non perfetto e dai picchi di difficoltà casuali e frequenti, potrebbero rendere alcune boss fight un incubo se affrontate con il setup sbagliato di armi, una situazione che diventerà spaventosamente frustrante considerando che un game over costringerà il giocatore a rincominciare la missione dell’inizio.
Basteranno pochi secondi, una volta avviato il titolo, per capire immediatamente quanto, nonostante il lavoro di remastering, Metal Wolf Chaos XD sia un titolo dai valori di produzioni estremamente bassi, nato in un periodo nel quale FromSoftware aveva concentrato tutto il suo budget negli Armored Core dell’epoca PS2 e su titoli come Frame Grid o Murakumo.
Fortunatamente, va detto, il lavoro di rimasterizzazione, nonostante il deboluccio materiale originale, è stato svolto piuttosto bene, con un buon upscaling delle texture, una risoluzione supportata fino ai 4K, il formato 16:9 e soprattutto un frame rate costante e stabile.
Senza dubbio il doppiaggio è una delle componenti che più hanno aiutato a stabilire lo status di culto di Metal Wolf Chaos.
"Cheesy”, “Campy” e “Over The Top” sono sicuramente i termini che vengono di più in mente per descrivere il doppiaggio del titolo di FromSoftware, con prove recitative degne dei peggiori confronti tra le superstar del Wrestling anni '90 (fidatevi, tutte le volte in cui sentirete i due avversari gridare furiosamente i propri nomi ci sarà da sbellicarsi) ed una sceneggiatura degna dei migliori film action USA degli anni '80, con tanto di protagonista che inneggia alla libertà ogni 45 secondi, giustificando le sua azioni con un “I am the President of the great United States of America.”
E’ abbastanza semplice capire perché la versione originale di Metal Wolf Chaos non è mai giunto in Occidente: tra la prematura dipartita dell'XBox Originale e i problemi che una simile caricatura avrebbe potuto sollevare nell’America della guerra in Iraq e Afghanistan, era chiaro che non esisteva un ambiente adatto per questa tipologia di titoli, ad eccezione del delirante climax di Metal Gera Rising uscito quasi una decade dopo.
Fortunatamente Devolver Digital è il publisher che il mondo dei videogiochi merita e di cui necessita: decisa a tramutarsi nell’equivalente videoludico della Troma, vale a dire il punto di riferimento per il trash ed il “So bad is so good”, non solo ha dimostrato di essere un'ottima alleata per gli studi emergenti, ma anche di essere un' archeologa attenta in grado di riportare alla luce leggende del B-Games.
Metal Wolf Chaos XD non vincerà mai alcun premio per il gioco dell’anno: è un titolo ripetitivo, ancorato a meccaniche ormai primitive, spaventosamente frustrante e a tratti ingiusto. Ma è anche una delirante parodia degli Stati Uniti di inizio millennio, nonché un concetto di gioco tanto semplice quanto geniale: il Presidente degli Stati Uniti a bordo di un super mech da combattimento impegnato nel tentativo di salvare la libertà della sua nazione.
Forse Metal Wolf Chaos XD non è un gioco per tutti, ma è una reliquia leggendaria che farà la gioia di tutti gli estimatori del “trash” e del “brutto”, che finalmente potranno mettere le mani su uno dei titoli più chiacchierati negli oscuri bassifondi del mondo videoludico.
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