La community dei videogiocatori è in trepidazione per l'arrivo nei prossimi giorni di Resident Evil 2, remake di una pietra miliare che ha lasciato una forte impronta nell'universo videoludico. Questo, però, non deve distogliere lo sguardo da un'altra piccola pietra miliare di casa Capcom.
Stiamo parlando di Onimusha: Warlords, uno tra i primi titoli rilasciati nella libreria PlayStation 2, seguito successivamente da Resident Evil: Code Veronica X e Devil May Cry (rimanendo in lista dei titoli casa Capcom).
Onimusha è una serie che si è portata avanti fino al 2006 con ben quattro capitoli in tutto e uno spin off.
Onimusha: Warlords è il primo capitolo e Capcom ha rilasciato una versione rimasterizzata in HD su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC; il vostro Drio redazionale si è occupato della versione PlayStation 4.
La storia è ambientata nell'epoca Sengoku, in cui si vestono i panni di Samanosuke Akechi, con il compito di salvare la principessa Yuki rapita dai Genma, demoni che hanno invaso il castello Inabayama per ordine di Nobunaga Oda (resuscitato da questi ultimi).
In aiuto di Samanosuke ci sarà la kunoichi Kaede e il clan degli Oni, che donano al protagonista il Guanto Oni, un equipaggiamento magico che permette di assorbire le anime dei Genma e usufruire di armi magiche.
Onimusha: Warlords si definisce come un survival horror all'arma bianca, dato che le spade sono l'elemento su cui si basa il sistema di combattimento del gioco; sin dall'inizio si potrà scegliere se giocare alla difficoltà normale o facile: nel gioco originale quest'ultima si sbloccava solo dopo un certo numero di morti, in caso risultasse troppo ostico per alcuni giocatori.
Inizialmente si ha disponibile solo la katana, proseguendo nella storia si otterranno nuove tipologie di spade che possiedono velocità di attacco, danni e poteri unici.
Premendo ripetutamente il tasto di attacco si esegue una combo base, ma le cose cambiano tenendo premuto il tasto che mette Samanosuke in posizione di combattimento, con tanto di aggancio automatico al bersaglio più vicino.
Tale funzione permette di eseguire delle mosse aggiuntive come affondi o calci per far perdere l'equilibrio agli avversari, ma in presenza di più nemici vicini tra loro, questo sistema potrebbe complicare la situazione durante gli scontri nonostante la possibilità di cambiare bersaglio.
Quando un nemico finisce a terra, è possibile avvicinarsi ad esso per fare un affondo finale che nella maggior parte dei casi li elimina con un colpo: questa mossa va eseguita con attenzione, dato che l'animazione rende Samanosuke un bersaglio facile per potenziali attacchi nemici.
Altri elementi importanti sono la parata ed il contrattacco. Alcuni attacchi avversari possono allontanare o spezzare la difesa per qualche istante in base alla potenza del nemico; il contrattacco permette di eliminare una minaccia con un singolo colpo (eccezione fatta per i boss), in alcuni casi se vi sono più avversari vicini è possibile effettuare un'eliminazione a catena.
Per questa contromossa è importante studiare i move set di ogni nemico e le tempistiche, l'esecuzione richiede di parare un istante prima che il colpo infligga danno, seguito subito dal tasto d'attacco.
Saranno presenti anche alcune armi a distanza, ad esempio l'arco, con la possibilità di scegliere tra frecce normali e frecce infuocate, in caso si affrontino dei Genma difficili da raggiungere con la spada.
La particolarità è che ci si può spostare/combattere usando le frecce direzionali come nell'edizione originale o la levetta analogica sinistra; da un lato l'uso di quest'ultima migliora gli spostamenti, anche se la camera fissa in certe inquadrature potrebbero risultare confusionarie.
Un piccolo malus da menzionare nell'uso della levetta analogica è legato alla mappa, dato che si apre tramite pressione che può avvenire a volte mentre si è coinvolti in qualche combattimento, facendoci diventare dei potenziali bersagli per colpi nemici.
Parliamo quindi delle anime, altro aspetto che ha un forte valore su Onimusha: Warlords, visto che è la “moneta” principale con cui si potenziano le armi magiche ed evolvono oggetti come le erbe in medicine per un recupero più efficace della salute.
In certi casi i nemici rilasciano anime gialle, che permettono di recuperare la salute persa, e anime blu, per recuperare la magia consumata nell'utilizzo di armi magiche.
Per eseguire i potenziamenti bisogna usufruire dello Specchio Oni, situato in alcune stanze specifiche, da cui è possibile anche salvare la partita; molte volte esso è affiancato da una fontana che rilascia sempre anime blu per ricaricare al massimo la barra della magia.
Come casa Capcom ci ha già abituati, anche con Onimusha: Warlords propone una buona base esplorativa con documenti che narrano i misteriosi eventi legati a questo attacco dei Genma, seguito da una serie di segreti tutti da scoprire: vi sono, ad esempio, degli scrigni che si aprono risolvendo dei puzzle usando un numero specifico di mosse o rispondendo a delle apposite domande.
Alcuni puzzle saranno semplici, mentre altri richiederanno una maggiore ricerca e osservazione. In un caso vi è un puzzle che costa il game over se si compiono determinati errori, rischiando di rivedere più volte delle cutscene che non si possono saltare.
Non mancheranno altri segreti da scoprire, in parte ottenibili anche concludendo la prima run, ma lasciamo a voi il piacere di scoprire sfide e sorprese.
Un aspetto che potrebbe lasciare interdetti gli attuali giocatori riguarda un senso di “obbligo” nel farming delle anime, dovuto ad alcune porte che si possono aprire solo se si ha in possesso il globo dell'elemento richiesto ad uno specifico livello; tale requisito è richiesto per aprire alcune delle porte necessarie per proseguire la storia, dando una lieve sensazione che sia stato fatto per allungare i tempi.
Ricordiamo comunque che si parla di uno dei primi titoli PlayStation 2 e questo era un nuovo esperimento di gameplay da parte di Capcom; per coloro che l'hanno giocato, è un piacevole ritorno al passato, mentre per chi lo scopre per la prima volta può scoprire un buon titolo che ha lasciato un'impronta nel periodo PlayStation 2 sia con i suoi pregi sia con i difetti.
Parlando brevemente del comparto tecnico, come si comporta questa remastered HD di Onimusha: Warlords?
Possiamo dire che per questo titolo è stato fatto un lavoro di pulizia delle texture basilare, senza gridare al miracolo, ma dimostrandosi comunque fluido ed efficiente.
Viene data la possibilità di tenere sia lo schermo originale in 4:3 che in widescreen a 16:9, senza perdere nulla sulla qualità grafica del gioco, anche nel cambio delle diverse inquadrature.
Un interessante cambiamento è nella nuova colonna sonora realizzata appositamente per Onimusha: Warlords, dimostrandosi accattivante in certi frangenti. Inoltre viene data la possibilità di scegliere tra il doppiaggio inglese e giapponese.
Parlando di quest'ultimo, è ironico notare come il lip sync sia focalizzato su quello orientale, aspetto che viene evidenziato quando il personaggio parla in inglese ma le labbra continuano a muoversi perché legato alle linee di dialogo giapponesi.
In conclusione, cosa possiamo dire della rimasterizzazione di Onimusha: Warlords?
Capcom ha realizzato un lavoro sotto certi aspetti semplice, riportando alla luce un titolo del quale le attuali generazioni di videogiocatori non hanno potuto godere e possono ora scoprire, accettandone pregi e difetti.
Aspettando Resident Evil 2, i giocatori possono smorzare l'attesa grazie a questo titolo che sotto certi aspetti può risultare abbastanza breve, ma se siete persone che ricercano la sfida e vogliono scoprire tutti i segreti del gioco, Onimusha: Warlords fornirà il suo bel da fare.
Probabilmente per la sua durata e le piccole semplificazioni legate al livello di difficoltà, a qualche euro in meno il gioco risulterebbe più appetibile per chi vuol conoscere questa particolare serie fin dalle origini.
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