Bentornati sulle nostre pagine per la recensione di un titolo che avevo già visionato alla scorsa Gamescom e che mi aveva incuriosito per le sue funzionalità cooperative e online. Oggi parliamo infatti di Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate, un beat'em up 2D a scorrimento orizzontale sviluppato e pubblicato da Rocket Panda Games in Unreal Engine 5.
In questo titolo, che permette di giocare in locale con quattro giocatori in contemporanea e online fino a otto, ci troviamo ad affrontare ondate di nemici in un mondo preso direttamente da un qualsiasi anime shōnen con personaggi in stile chibi. L'universo di Phantom Breaker si presenta infatti con colori sgargianti e accesi, una colonna sonora dal grande ritmo e un gameplay degno di qualsiasi picchiaduro dei tempi d'oro, nel tentativo di farci innamorare e di tenerci attaccati allo schermo per ore e ore.
Il team di Rocket Panda Games sarà riuscito nel suo intento?
Partiamo da uno degli elementi che non ci hanno esaltato di questo gioco, ovvero la trama: essa è minima, alquanto banale e, soprattutto, incompleta, in quanto, al momento della scrittura di questa recensione, si arriva solamente ad una cutscene finale in stile fumetto, senza dialoghi, con la scritta "To be continued". Di per sé ciò non sarebbe un problema, ma anzi ci lascerebbe solo la curiosità di vedere dove il team voglia andare a parare, se non fosse che la storia raccontata in questo gioco non riesce a catturare l'attenzione del giocatore e ad incuriosirlo, ma anzi finisce per essere un elemento di sfondo che si tende a saltare per passare al prossimo stage.
La narrativa di Phantom Breaker si sviluppa intorno alle quattro protagoniste, Mikoto, Waka, Yuzuha e Itsuki, le quali stanno combattendo contro un certo Phantom che vuole sostanzialmente distruggere il mondo. Le nostre eroine dovranno superare orde su orde di scagnozzi che culminano nei boss di zona, solo per riuscire a stare dietro a ciò che sta accadendo, senza mai realmente essere un passo avanti al loro nemico.
Di conseguenza, possiamo dire che la trama di Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate è lineare, senza colpi di scena e da finire, cosa che la rende quasi inutile e di poco supporto agli altri reparti.
Il gameplay, al contrario della narrativa, è la parte migliore del gioco. Phantom Breaker, infatti, propone un modo di giocare che è una continua scoperta, sia per la varietà di nemici e pattern, che per il grande numero di combo eseguibili da ogni personaggio. I tasti da premere sono sempre quelli, ma cambiano l'azione eseguita a seconda della situazione in cui ci si trova; per esempio, se con Yuzuha stiamo scattando in avanti, premere il tasto che solitamente provoca un attacco a distanza farà invece sì che lei si lanci a palla di cannone contro i nemici, danneggiandoli e permettendoci di spostarci da una parte all'altra dello schermo. Inoltre, ogni personaggio è equipaggiato con un'abilità che permette di togliersi dagli impicci, ma che è disponibile solo dopo aver caricato una barra che sale man mano che diamo botte a tutto quello che è interagibile.
Unendo ciò alla massiccia presenza di nemici in ogni stage, che spesso occupano tutto lo schermo, il gioco richiede una padronanza quasi assoluta dei comandi, così da riuscire a liberarsi persino dalle peggiori situazioni. Nel complesso, comunque, a difficoltà normale Phantom Breaker non risulta estremamente mortale o complicato, ma anzi quasi semplice da battere. I boss, in particolare, non offrono chissà quale minaccia, bensì sembrano più vicini a normali avversari che a veri e propri boss.
Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate presenta anche alcuni elementi GdR nel miglioramento dei personaggi, che avviene attraverso un sistema di livelli nel quale avremo un certo numero di punti da spendere per aumentare statistiche o per comprare delle nuove abilità che possono ampliare il nostro parco mosse.
La cosa interessante sono anche le altre modalità in cui è possibile giocare oltre alla storia, ovvero la modalità Arcade, nella quale possiamo scegliere se andare a tempo o per punteggio raggiunto, la modalità Battlegrounds, che permette di combattere tra un massimo di quattro giocatori e un massimo di otto online, in un tutti contro tutti o a squadre, e la modalità Co-op, che permette di affrontare stage insieme ad un massimo di quattro amici in locale e sei se si gioca online.
Il titolo è stato chiaramente pensato per essere giocato insieme agli amici, come avevamo potuto vedere nel nostro Hands-On a Colonia e in quello dedicato alla demo, ma risulta comunque un'esperienza divertente anche quando lo si gioca in solitaria.
In definitiva, quindi, il gameplay di Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate è eccellente, anche se pecca in una precisione dei comandi che a volte dà la sensazione di rispondere in ritardo e nella possibilità di rimanere bloccati da una sequenza di nemici che attaccano con ritmi alterni, il che è alquanto frustrante.
Torniamo alle note dolenti parlando dell'aspetto tecnico del gioco, abbastanza disastroso per alcune sviste in fase di polishing: prima di tutto, l'assenza di un tasto nel menù principale per poter chiudere il gioco è alquanto grave, seguita subito dopo dal fatto che, nonostante si scelga la lingua italiana per i testi, i menù rimangono in inglese e l'unica modifica è visibile nei dialoghi. Per il resto Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate non si mostra male, ma presenta piccoli cali di frame, risposte ai comandi del giocatore che a volte subiscono delay e una programmazione dell'IA nemica poco intelligente e molto robotica.
Per quanto riguarda l'audio, invece, la colonna sonora risulta adatta all'atmosfera che Rocket Panda Games voleva creare, ma anche molto monotona, dà l'idea di essere sempre la stessa messa in loop, che ci si trovi nel menù iniziale o in partita. Gli effetti sonori risultano di qualità, ma anch'essi non superano un certo livello e non sempre sono ben coordinati con quello che sta succedendo sullo schermo.
Infine, parliamo per comparto grafico, che torna a sorprendere in maniera positiva. La grafica in stile manga sembra presa direttamente da un'opera di qualche artista nipponico, con grande varietà di ambienti. I colori accesi dei primi stage sono perfetti per il tipo di gioco e riescono a dare il ottimo contrasto con quelli più scuri degli stage più avanzati, creando un'atmosfera di tensione sempre crescente. Purtroppo questa parte viene mal supportata dalla colonna sonora e dalla trama, che non riescono a rimanere al livello del reparto artistico.
Rocket Panda Games ha voluto creare un titolo che potesse unire varie persone e che le potesse far giocare insieme, hanno ricercato uno spirito di comunità per il loro titolo che lo portasse avanti e che lo rendesse un gioco conosciuto e amato. Sicuramente sono riusciti a centrare questo obiettivo, ma abbiamo la sensazione, confermata da quanto visto nel gioco completo, che si siano un po' dimenticati di tutto il resto, lasciandolo per ultimo e facendolo di corsa. Errori come dimenticarsi di mettere un tasto per permettere al giocatore di uscire dal gioco sono chiare disattenzioni dovute alla fretta e siamo sicuri che aggiusteranno il problema a breve, ma ogni sbaglio di questo genere genera frustrazione nei giocatori [e nella stampa specializzata N.d.R.].
In ogni caso il risultato finale è stato positivo e, se vi piacciono i beat'em up a scorrimento orizzontale, sicuramente Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate vi piacerà, sempre che siate capaci di sorvolare su alcuni problemi.
Il codice per PC ci è stato fornito dal publisher.
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