Benvenuti ragazze e ragazzi della Tribù in questa recensione di Project Warlock II, titolo ispirato ai DOOM anni '90 sviluppato da Buckshot Software e distribuito da Retrovibe.
Ho giocato al titolo per alcune ore e, nonostante sia ancora in Early Access, presenta un contenuto abbastanza espanso. Troviamo infatti l'intera campagna per uno dei tre personaggi che saranno disponibili con il gioco completo. Nel corso delle mie partite, mi sono comunque imbattuto in alcuni bug che hanno in parte rovinato la mia esperienza e che speriamo vengano risolti prima del rilascio effettivo.
Ma bando alle ciance, ecco a voi la recensione di Project Warlock II!
In questo titolo ci ritroviamo a scegliere uno tra i tre personaggi, in questo caso Palmer, essendo l'unico disponibile, con il quale affronteremo ondate di nemici all'interno di livelli non lineari. Ogni livello infatti è costruito per essere come un labirinto, pieno di stanze segrete da raggiungere e senza una chiara direzione nella quale proseguire.
Discutendo dei personaggi, ognuno ha un set di armi preimpostate che vengono sbloccate man mano che si avanza nei livelli di questo gioco: Palmer, per esempio, ha la possibilità di usare ben cinque armi diverse, che variano da una semplice spada ad un cannone portatile ad uno shotgun. Ognuna di queste armi ha un "limite" di utilizzo, presente nella forma di proiettili per le armi a distanza e di energia per la spada: questo vuole incentivare il giocatore a continuare a cambiare arma come se fosse un novello Rambo, dato che le armi stesse si ricaricano ogni volta che vengono riposte.
Ogni arma può inoltre essere potenziata in diverse stazioni individuabili attraverso il livello, permettendoci di ottenere utensili di morte con diversi effetti ed estetiche nel corso della partita.
Infine, ogni personaggio possiede delle Abilità Speciali, delle sorta di poteri che permettono di uscire da situazioni critiche: Palmer puo' utilizzare una di queste abilità per creare una copia magica dell'arma in uso e iniziare ad usarla per sparare come se avesse due Akimbo.
In ogni mappa si trovano segreti, stazioni di miglioramento delle armi, potenziamenti ed armature: ognuno di essi è essenziale nel corso della partita, dato che i nemici diventano sempre più tosti e difficili da abbattere, al contrario del giocatore che deve fare affidamento sui temporanei potenziamenti trovati in giro. Il titolo si può definire basato molto sull'abilita del giocatore più che sulla build che riesce a creare e che il gameplay si sviluppa attorno alla frenesia di dover continuare a muoversi in giro consapevoli delle orde di nemici in arrivo, cercando la giusta strada e i tanti segreti sparsi per la mappa di gioco.
Della trama non abbiamo molto di cui parlare: è un fil rouge che collega il tutto, ma che non è per nulla predominante o invasivo, anzi va cercato bene per essere individuato.
Project Warlock II si presenta bene sotto l'aspetto grafico e sonoro: entrambi sono molto ben realizzati; il primo richiama perfettamente lo stile dei DOOM anni '90, mentre il secondo riesce sia a dare la sensazione di costante pericolo e azione, sia ad essere chiaro e limpido nei suoni di avvertimento, come lo sparo o il verso di un nemico.
Il lato più debole risulta quello tecnico, che si mostra con delle ampie lacune che possono portare ad avere salvataggi corrotti e quindi impossibili da continuare [ho continuato a ricaricare la partita e mi portava in scena già con la vita al minimo, bloccando completamente il gioco e costringendomi a ricorrere ad un buon vecchio alt+F4. N.d.R.].
In conclusione, Project Warlock II è un buon titolo che ancora deve vedere la fine del suo sviluppo, ma che già in questa versione in Early Access offre notevoli contenuti e ore di divertimento. Consigliato.
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