Resident Evil Village

L'orrore non si ferma, non importa quanto scapperai lontano...

Pubblicato il 13 Maggio 2021 alle ore 12:00
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Sono passati venticinque anni dall’uscita del primo capitolo di Resident Evil e ogni fan del genere horror ha sicuramente uno spazio dedicato per questa saga nella propria libreria.
Annunciato ufficialmente a settembre del 2020, Resident Evil Village ha destato immediatamente scalpore e Capcom è riuscita a intraprendere una campagna di marketing che ci ha tenuto incollati allo schermo, pronti a carpire nuove informazioni su questo capitolo. Nelle prossime righe vogliamo parlarvi della nostra esperienza e discutere di quello che abbiamo provato: un nuovo capitolo che farà parlare di sé molto a lungo.

Sviluppato da CapcomResident Evil Village è approdato su Playstation 4, Playstation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC e Google Stadia il 7 maggio 2021 e, per la prima volta nella storia dell’intera saga, abbiamo per le mani un sequel diretto del precedente capitolo Resident Evil 7: Biohazard [di cui potete trovare qui la recensione N.d.R.]per questo motivo consigliamo caldamente di giocare il titolo precedente o di guardare con molta attenzione il filmato riassuntivo inserito ad inizio gioco, così da non perdere i collegamenti e le importanti risposte che verranno rivelate durante l’intera avventura.

Una nuova famiglia

Sono passati tre anni da quando Ethan è corso alla ricerca di sua moglie Mia in Louisiana e gli eventi di casa Baker hanno lasciato una ferita importante nella psiche dei due coniugi, ma, nonostante tutto, la vita è andata avanti e dopo essersi trasferiti molto, molto lontano da quella casa degli orrori, un clima di serenità sembra essersi ristabilito portando anche una piccola bambina nella loro vita; Ethan, Mia e Rosemary, un inizio così felice che rende quasi impossibile ricordarsi i momenti terrificanti vissuti in precedenza ed è così che iniziamo la nostra nuova avventura: un’amorevole madre legge una storia alla propria figlia di soli sei mesi e, dopo averla fatta addormentare, ci penserà papà Winters a portarla a letto.
Tutto scorre abbastanza bene anche se con qualche litigio sul parlare o meno di quello che è successo dai Baker, ma la loro vita è tornata normale, anzi, hanno anche formato una famiglia e sembrano felici…
Ma la felicità è un concetto così fragile che può essere spezzato in un secondo, e questa volta sarà proprio il leggendario Chris Redfield, con la sua squadra d’Élite, a portare sventura sulla neo famiglia.
Piombato in casa dei coniugi, Chris uccide Mia con un’agghiacciante freddezza e rapisce Ethan e Rosemary, parlando della piccola come se fosse l’oggetto importante di qualcuno.
Il trasporto dei due non va a buon fine ed Ethan si ritrova da solo, distrutto dal dolore e pieno di domande, in una buia e terrificante foresta innevata che non lascia presagire nulla di buono; così inizia il tragico viaggio di Ethan Winters alla ricerca della figlia perduta e delle spiegazioni per ciò che è successo.

Resident Evil Village

Dopo essere arrivati in un piccolo villaggio, completamente distrutto e dilaniato, apprendiamo a nostre spese che non siamo soli e i nemici sembrano essere dei feroci licantropi al servizio di qualcuno.
Proseguendo nella ricerca, scopriremo che l’intero posto è governato da una figura mistica chiamata Madre Miranda, precedentemente idolatrata da tutti come salvatrice ed ora divenuta portatrice di morte e atrocità; senza un equipaggiamento in grado di respinge le orde di mostri, verremo presto catturati e faremo la conoscenza dei quattro signori che governano ogni area del Paese. Capiremo dunque di non esser visti come una minaccia per i loro scopi, bensì un interessante gioco con cui passare il tempo prima di essere divorati.

Ancora una volta ci troviamo davanti ad una famiglia che vuole distruggerci, ma adesso l’obiettivo è troppo importante e anche davanti alle più grandi crudeltà non ci fermeremo.

Resident Evil Village

Il villaggio degli orrori

Nella lunga strada che porterà il nostro Ethan alla scoperta della verità, Capcom ha deciso di divertirsi con diversi ritmi di gioco, facendoci assaporare un’esperienza dell’horror diversa per ogni zona che andremo a visitare: difatti, tutti e quattro i grandi signori avranno il compito di porre fine al nostro viaggio e i loro micro-mondi riusciranno a legarsi uno all’altro grazie ad un plot davvero intenso, anche se saranno evidenti i favoritismi accordati ai due villain più conosciuti: Lady Dimitrescu e Karl Heisenberg.
Il castello Dimitrescu elogerà lo sfarzo in ogni suo angolo e sarà una gioia visiva per gli amanti dei dettagli e del neogotico; Lady Alcina e le sue tre figlie incarnano la figura classica del vampiro volubile [di cui abbiamo parlato in questo speciale N.d.R.] e non ci prederanno seriamente fino a quando non troveremo il modo di eliminarle definitivamente, innescando così la collera della grande signora; l’esplorazione ci riporterà anche ad alcune sezioni della demo che abbiamo provato, arrivando più volte anche nelle profondità del castello, meno ricche di sfarzo e più tetre, un luogo alquanto ospitale per i mostri che le infestano.
La seconda signora è Donna Beneviento, una figura completamente vestita di nero che controlla una bambola di nome Angie e, nella sua abitazione situata alla periferia del villaggio, non troveremo altro che ansia, paura e disgusto.
Questa zona sarà decisamente più breve della precedente, ma altamente ispirata alle sensazioni provate a casa Baker; infatti, i corridoi stretti e le piccole stanze ci riporteranno all’origine di un genere horror asfissiante, che grazie ad un ospite speciale riuscirà a farvi fare qualche piccolo incubo.
Completamente deforme e più vicino ad un pesce che ad una persona, il terzo signore è Salvatore Moreau ed il suo aspetto è un richiamo marcato alle figure marine dell’horror classico; durante il corso degli eventi che lo riguardano, ci sposteremo in un villaggio di pescatori ormai disabitato e il bacino idrico sarà la zona chiave di questo personaggio. Proprio con lui il gioco entrerà nella sua parte più action e ci servirà come intersezione per arrivare nell’ultima area con molte più informazioni.
L’ultimo signore rimasto in gioco è Karl Heisenberg e, come già anticipato, la sua parte sarà molto più sviluppata dei due precedenti compagni. Come Alcina, anche il suo design è ispirato agli anni ’60 e davanti a noi troveremo un irriverente personaggio che ci getterà in uno dei grandi classici di Resident Evil: un’enorme fabbrica meccanica degli orrori.
Ghoul migliorati, ricoperti di ferro e con interi pezzi di corpo rimpiazzati da parti contundenti saranno i nostri peggiori nemici e sì, anche in difficoltà normale, sapranno darci del filo da torcere, buttandoci a capofitto in un contesto rumoroso, pieno di pericoli e del ritmo frenetico.
In tutto questo il Villaggio sarà caratterizzato da un clima di decadenza e distruzione, contornato dai toni freddi dell’inverno e dal marrone logoro delle strutture ormai dilaniate; anche se lo scenario non aiuta a rinnovare la speranza, sarà proprio questa zona a fare da collante per la nostra intera avventura, divenendo una vera e propria Hub di gioco. Vogliamo precisare che non sarà per nulla una safe zone, in quanto Lycan e Ghoul non tarderanno ad infestare zone anche già ripulite, ma, se siete cacciatori di tesori, questo non vi impedirà di esplorarlo più e più volte per sbloccare pezzi di puzzle, ingredienti e mid-boss molto utili per potenziamenti e anche per racimolare copiose cifre di denaro.
In questo nuovo capitolo l’intera mappa risulta molto più intrecciata e grande rispetto al precedente e, anche se non stiamo parlando di un open world, si avrà la sensazione di poter esplorare con più libertà determinate zone, anche se per l’avanzamento vero e proprio si dovrà seguire uno script ben preciso.

Resilienza, crescita ed un ritorno alle origini

Precedentemente introdotto nel settimo capitolo, anche il nostro viaggio nei luoghi più oscuri della Romania verrà interamente vissuto in prima persona e, se per alcuni affezionati storici della saga questa scelta è stata motivo di sconforto, per Capcom i risultati ottenuti parlano chiaro, rendendo la nuova formula usata una strategia vincente; anche la longevità è stata calibrata perfettamente e nelle sue 10/15 ore di gioco lo rende un titolo altamente fruibile e rigiocabile.
Questa volta Ethan ha ricevuto un breve addestramento militare, perciò ci troveremo meno impacciati davanti alle orde di creature che ci attaccheranno, rendendo così più marcata la componente action all’interno dell’esperienza di gioco. I movimenti risultano più veloci e parandosi con un corretto tempismo si sbloccherà la possibilità di spingere via il nemico guadagnando qualche secondo prezioso per ricaricare o passare al contrattacco.
Grazie alla sua ambientazione, il comparto dei nemici presenti si arricchisce e si discosta dai soliti zombie ormai ampiamente superati, portandoci ad un’esibizione folkloristica di svariati orrori: Lycan aggressivi, Ghoul affamati, vampiri alati e bestie enormi saranno i nostri compagni di viaggio, sempre pronti a sbranarci da un momento all’altro; anche l’I.A. sembra essere leggermente migliorata, rimane comunque evidente che, una volta imparato il moveset nemico, riusciremo a prevedere i loro movimenti portandoci in una situazione di vantaggio… comunque non mancheranno molti spaventi per colpa di qualche essere apparso silenziosamente dal nulla.
Le armi disponibili e sbloccabili nel corso dell’avventura sono abbastanza per arrivare alle battute finali armati fino ai denti e non mancheranno migliorie e potenziamenti per renderle ancor più letali. La gestione dell’inventario sblocca istantaneamente il ricordo dell’ormai indimenticabile avventura di Leon Kennedy, seppur con una grande novità che abbiamo accolto a braccia aperte: salutiamo la nostra vecchia e cara cassa senza fondo perché tutto il nostro arsenale verrà posizionato all’interno della classica valigetta, con la differenza che gli oggetti chiave e i tesori saranno inseriti in una sezione a parte e non ci ritroveremo più a dover abbandonare delle preziose munizioni per fare spazio ad un oggetto importante.
Un ulteriore rientro in scena è proprio la figura del mercante e in questo caso troveremo un personaggio da noi conosciuto nelle precedenti demo rilasciate: il Duca. Grazie alla sua onnisciente e copiosa presenza nelle zone di salvataggio più importanti, saremo in grado di vendere i tesori trovati per acquistare risorse, ampliare lo spazio dell’inventario o effettuare migliorie alle armi, oltre che consegnargli il ricavato della nostra caccia per poterci gustare dei deliziosi piatti che alzeranno in modo permanente le nostre statistiche.
In questo ottavo capitolo, il crafting è una delle risorse più preziose che abbiamo a disposizione e, grazie agli scarti metallici trovati in giro, le immancabili erbette ed il fluido chimico, sarà possibile comporre spray medici, munizioni ed esplosivi rendendo così più ragionata anche la scelta di comprare molte risorse o fabbricarle in autonomia.
La componente puzzle è tipica di ogni Resident Evil che si rispetti e anche questa volta ci ritroveremo in una spirale di backtracking per poter proseguire o sbloccare dei tesori che farebbero gola anche ai meno avvezzi; sarebbe impossibile non notare che nel corso degli anni la difficoltà logica di questa componente si è attenuata, lasciando nel passato i puzzle intricati ed impossibili tipici dei primi capitoli, ma la varietà delle situazioni proposte riuscirà a compensare questo fattore.

Resident Evil Village

La resa su Next Gen

Con Resident Evil Village, Capcom ha deciso di puntare in alto sotto moltissimi aspetti e la grafica è sicuramente uno di questi, grazie anche al Reach for the Moon Engine, motore grafico di proprietà della software house stessa.
Cura nei dettagli, espressioni visive, inquadrature cinematografiche, costumi ed ambienti meticolosamente curati rendono l’intera esperienza di gioco una fanfara artistico/visiva e anche su Playstation 5 siamo riusciti a goderci ogni momento con assoluta stabilità; i 4K nativi a 60 fps sono finalmente reali e l’intero gioco risulta saldo come una roccia, permettendo caricamenti e salvataggi istantanei e ben lontano da ogni possibile calo di frame (è inoltre possibile attivare il ray tracing a costo di convivere con frame rate un po’ più ballerino, ma senza mai raggiungere veri e propri livelli di fastidio).
L’ottavo capitolo rende onore all’intero lavoro svolto e, anche se le ambientazione esterne godono di dettagli meno marcati in confronto alle strutture interne, ogni scenario riuscirà a lasciarvi a bocca aperta grazie ad un lavoro magistralmente svolto con shader e particellari; l’unico neo trovato sono alcune texture che viste da distanza ravvicinata perdono notevolmente di qualità, ma non influiscono assolutamente sull’impatto scenico dell’intera opera.
Una delle menzioni d’onore di questo episodio è il comparto audio che eleva l’intera avventura su un piano superiore, giocando con sonorità basse e cupe, ma anche con molti silenzi che rendono ancora più terrificanti alcuni momenti di gioco.
Utilizzare delle buone cuffie renderà l’audio 3D un’esperienza unica e altamente immersiva capace di stupire ed emozionare anche sui dettagli più impensabili; se sentire l’ansia e la paura di Ethan tramite il suo respiro accelerato non vi basta, sarà possibile individuare la presenza dei nemici anche grazie ai loro ringhi carichi di rabbia e voracità che avvolgeranno il vostro udito.
Come per gli altri capitoli, le uniche cose a non averci completamente convinto sono la traduzione ed il doppiaggio italiani che, seppur eseguiti magistralmente, snaturano alcuni personaggi e non reggono la drammaticità in determinati momenti.
Per quanto riguarda l’interazione con il DualSense, Resident Evil Village prova un timido approccio ai grilletti adattivi ed il risultato è una diversa resistenza dei tasti L2 ed R2 in base alla tipologia di arma che andremo ad utilizzare: se sparare con una pistola o utilizzare il coltello non richiede una forte resistenza, quando imbracceremo armi dal calibro più pesante, noteremo una vera e propria resistenza dei comandi così da rendere più precisa e realistica la sensazione tattile provata.

Il ritorno di Mercenari

Fin dagli arbori, Capcom ci ha insegnato che solamente dopo la fine della prima partita il vero lato “da spaccone” di Resident Evil poteva palesarsi e anche per questo ottavo capitolo tornano alla ribalta le sfide in game che ci porteranno ad accumulare punti per sbloccare molti extra, tra cui armi con munizioni infinite, concept art e modelli 3D.
Uno dei contenuti sbloccabili è proprio la modalità classica Mercenari che da sempre è apprezzata da moltissimi fan della saga per la sua componente arcade; il gioco si divide in quattro arene ispirate alle zone in game ed ognuna di esse verrà completata in 3 round scanditi da un timer [con la possibilità di aumentare il tempo a disposizione distruggendo i cristalli gialli N.d.R.].
Questa volta, oltre che dover uccidere il maggior numero di nemici possibile cercando di mantenere sempre attivo il contatore delle combo, il nostro caro Ethan avrà a disposizione una serie di cristalli bonus inseriti all’interno dell’area di gioco, i quali sbloccheranno delle abilità uniche anche sommabili tra di loro.
Alla fine di ogni round verrà conteggiato il punteggio e si passerà all’hub di rifornimento, presenziata dal nostro gentilissimo Duca per poi andare al round successivo; alla fine dei tre stage verrà assegnata una valutazione complessiva che varia fino alla SSS e i premi in palio vi porteranno a trovare il modo di raggiungere il punteggio più alto possibile.
Mercenari si contraddistingue per essere una modalità adatta a brevi partite nell’universo di Resident Evil ed è altamente godibile anche in compagnia, creando una possibile sfida fra amici su chi riesce a raggiungere il punteggio migliore!

Resident Evil Village

Conclusioni

Come detto in apertura, Resident Evil Village farà parlare di sé per molto tempo in quanto l’intero gioco riesce ad essere sotto molti aspetti un degno erede spirituale di Resident Evil 4, ma anche un grande seguito del settimo capitolo.
La componente action rende maggiormente fruibile l’esplorazione e porta dei miglioramenti a delle meccaniche di gioco ormai invecchiate e, data la natura dei nostri nemici e le ambientazioni che faranno da contenitore, sarebbe un drastico errore non categorizzare anche questo ottavo capitolo come un survival horror. L’esperienza di gioco ci donerà una delle migliori storie mai narrate, caratterizzate da un ritmo narrativo sempre in crescendo, pieno di colpi di scena e, inaspettatamente, anche di risposte sugli albori della saga; Ethan stesso si dimostrerà un personaggio più solido del precedente capitolo e la storia andrà a toccare tematiche più cupe e mature.
Abbiamo davanti un capitolo che apre le porte a molteplici possibilità future e lo fa sfruttando ogni risorsa possibile, creando un’esperienza videoludica completa sotto molti aspetti; anche se alcune fasi sono decisamente più strozzate e limitate rispetto ad altre, non mancheranno momenti di grande tensione, paura e disgusto oltre che delle bossfight che rimarranno impresse nel corso del tempo.
Se avete sempre sognato un Resident Evil contornato di tutti i suoi chlicé ed esagerazioni varie ma saldamente costruito su una storyline più attenta e consapevole, allora questo capitolo non vi deluderà e l’acquisto è caldamente consigliato.
Poi chissà, in futuro Capcom potrebbe sempre tornare a lavorare su qualche versione più aggiornata dei classici soldati zombie… per adesso godiamoci tutto il terrore e il folklore che la Romania ha da offrirci.

Good

Narrazione sempre in sviluppo, che tiene alta l’attenzione
È il mix perfetto tra RE4 e RE7
Gameplay migliorato dal settimo capitolo
Comparto audio eccezionale
Cura nei dettagli e d’ispirazione
Longevità ben calibrata e buona rigiocabilità

Bad

Non tutti i villain hanno avuto lo spazio necessario
Alcune piccole sbavature ricordano la limitazione dettata dal cross gen
La traduzione e il doppiaggio italiani non sono molto fedeli
Puzzle game molto più semplici
9.0
TRIBE APPROVED

Sviluppatore: Capcom
Distributore: Capcom
Data di uscita: 7 maggio 2021
Genere: Survival horror
PEGI: 12+
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC, Google Stadia

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