recensione

Split Fiction

Un viaggio tra mondi fantastici

Pubblicato il 17 Marzo 2025 alle ore 9:09
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Bentornati, ragazzi e ragazze della Tribù, sulle nostre pagine, per parlare di un titolo cooperativo molto interessante prodotto di Hazelight Studios, già autori di It Takes Two. Ciò di cui parliamo oggi infatti è il nuovissimo Split Fiction, un'avventura cooperativa per due giocatori che ci cala nei panni di Mio e Zoe, una coppia di scrittrici in cerca della loro occasione per essere pubblicate.

Abbiamo potuto provare con mano la nuova opera di questo team di sviluppo e giudicare quanto sono riusciti a soddisfare le aspettative dopo gli ultimi titoli che hanno rilasciato.
Il team di Hazelight è infatti famoso per la sua capacità di creare esperienze cooperative di alto livello, capaci di far divertire per ore e ore coppie di amici e familiari, spesso con una trama abbastanza profonda e significativa. Vediamo quindi insieme come si sono comportati con questo nuovo gioco.

La trama di Split Fiction

Zoe e Mio sono due autrici che stanno cercando di vedere pubblicato il loro primo libro, entrambe con motivazioni diverse, ma di assoluto valore. Sin dall'inizio si percepiscono i diversi caratteri, praticamente ai poli opposti, delle due ragazze, che vengono introdotte da Rader, capo dell'agenzia di pubblicazione dalla quale sono state chiamate, alla Macchina: questa è un macchinario in grado di far vivere le storie che una persona ha nella testa, come se si entrasse in un mondo in realtà virtuale in stile Sword Art Online; tutto ciò viene fatto per poter estrapolare le storie scelte in maniera innovativa e immersiva, così da poter poi realizzare storie che possano lasciare il pubblico a bocca aperta.
Ogni partecipante ha la propria postazione, ma a causa di un ripensamento dell'ultimo secondo di Mio, che Rader si rifiuta di accettare, la ragazza finisce a condividere la postazione con l'altra protagonista, intrecciando così le loro storie e creando dei glitch nel sistema che continueranno ad apparire nel corso di tutte le loro avventure e che le guideranno, tra una narrazione fantascientifica e una fantasy, a scoprire il vero scopo dietro alla creazione della Macchina.

Split Fiction

Ci troveremo quindi a esplorare mondi a tinte sci-fi, se ci troveremo nelle trame intessute da Mio, mentre passeremo a colori e atmosfere fantasy per le storie raccontate da Zoe. Questa dualità di ambientazioni e atmosfere fa sì che il livello successivo sia sempre interessante al pari, se non di più, di quello precedente. La varietà infatti è eccelsa e ben sfruttata, per quanto a livello grafico non doni momenti esaltanti o particolarmente spaventosi. Ciò che emerge immediatamente dalle storie che si vivono è il tocco personale delle due autrici, che all'interno mettono elementi della loro stessa vita che, rivivendo, finiscono per analizzare a fondo e realizzare esperienze che altrimenti le avrebbero tormentate per il resto della loro vita.

In definitiva, quindi, la trama di Split Fiction è particolare, ma anche alquanto lineare, senza dei veri colpi di scena [li abbiamo anticipati tutti di almeno un'ora di gioco N.d.R.] che lascino il giocatore a bocca aperta. Sicuramente più che positiva, ma poteva essere meglio realizzata, specialmente nelle motivazioni del cattivo di turno che non vengono mai veramente spiegate.

Il gameplay

Dopo aver introdotto la più grande particolarità di Split Fiction, ovvero i mondi divisi e condivisi, possiamo parlare di uno dei gameplay più innovativi, variegati e particolari che abbiamo giocato negli ultimi anni, grazie ad un'evoluzione continua di esso attraverso nuove meccaniche, diversi punti di vista e prospettive di gioco, passando, per esempio, dal muoversi in un mondo tridimensionale a farlo in uno a scorrimento orizzontale, fino a ritrovarsi in un twin-stick shooter con visuale dall'alto.

In Split Fiction ci ritroveremo spesso a passare da sezioni di parkour ad altre sparatutto fino a parti puzzle da risolvere in cooperazione con il vostro compagno fidato, specialmente organizzandosi per riuscire a trovare il tempismo giusto per effettuare un determinato salto o per attivare una specifica meccanica del mondo in cui ci si trova. In alcune ambientazioni, per esempio, Zoe ha il potere del magnetismo, con il quale può respingere se stessa lontano da oggetti o al contrario oggetti lontano da sé così da poter andare avanti nei puzzle; invece Mio può cambiare la gravità camminando a testa in giù o su una parete grazie ad una katana futuristica.
Insomma, il divertimento passa per molti strati e tanti modi di giocare differenti che risultano quasi sempre perfetti, soprattutto grazie all'esistenza delle "storie secondarie", che sono livelli extra dalle ambientazioni spesso assurde e con un gameplay completamente diverso da quanto ci si potrebbe aspettare [i maiali volano per davvero, l'ho visto… ma non volete sapere come N.d.R.]. Abbiamo detto "quasi perfetti" perché purtroppo ne abbiamo incontrati alcuni (sebbene pochi), che invece non ci hanno convinto per niente e che secondo noi sono stati un escamotage per raggiungere un ammontare di ore di contenuto, quando un taglio netto di queste sezioni avrebbe giovato al titolo.

In definitiva, possiamo dire che il gameplay di Split Fiction non annoia mai, fa un gran uso della prospettiva per dare la sensazione di star giocando qualcosa di diverso ad ogni passo e si evolve costantemente affidandosi all'abilità dei giocatori di adattarsi alla situazione, dato che mantiene quasi sempre lo stesso schema di comandi, ma vi affida azioni diverse da comprendere e imparare a eseguire.

Split Fiction

I comparti sonoro, grafico e tecnico

Split Fiction quindi si presenta eccezionalmente quando si parla di trama e di gameplay, ma possiamo dire che faccia un lavoro rispettabile anche sotto i punti di vista tecnici e grafici. Per quanto i modelli dei personaggi non siano nulla di next-gen, ma anzi rimangano ancorati a quelli visibili in giochi dell'inizio di questa generazione di console, le animazioni e gli ambienti sono molto belli e ben realizzati, capaci di portare a scorci veramente meravigliosi che potrebbero diventare il vostro prossimo screensaver. Anche a livello espressivo i personaggi principali, quindi Mio, Zoe e Rader, riescono a trasmettere bene le emozioni che provano, ma il team di Hazelight Studios si sarebbe sicuramente potuto spingere un po' più in là sotto questo punto di vista, cercando di effettuare il salto di qualità anche a livello grafico.

Considerando poi l'aspetto tecnico, il titolo generalmente regge bene, mantenendo una stabilità a livello di FPS e di fluidità dell'immagine; purtroppo questo non vale sempre, anche a causa delle funzionalità online, e ci si ritrova alcune volte con cali netti di frame e stuttering vero e proprio che blocca l'immagine di uno dei due giocatori, se non di entrambi, portando spesso a game over involontari e ingiusti.

La colonna sonora, invece, è veramente eccezionale e uno dei punti di forza di questo titolo insieme al gameplay, riuscendo a dettare il ritmo delle scene e ad essere sempre perfettamente in tema con quello che si sta vedendo e vivendo. È una compagna fedele per tutto il viaggio, che riesce nel suo intento di farci immergere il più possibile all'interno degli scenari di gioco. Anche gli effetti sonori, dai laser ai versi di animali fantastici, come draghi, fino ai robottoni assassini che tentano di ucciderci, sono davvero immersivi e adatti alla situazione.
Non altrettanto bene eseguito è il doppiaggio in italiano che, fatta eccezione per l'ottima prova dei doppiatori delle due protagoniste, ovvero di Martina Tamburello e Alice Bongiorni, per gli altri personaggi, che siano primari come Rader o secondari come quelli incontrati nelle storie delle due ragazze, non arrivano ad una vera sufficienza e faticano un po' nel mantenersi al livello delle due protagoniste.

Split Fiction

Conclusioni

Split Fiction è un gioco che riesce a portare avanti bene l'eredità spirituale di un titolo come It Takes Two, ma non arriva a pareggiarne la qualità complessiva. Il titolo è estremamente divertente da giocare in coppia, specialmente parlando su Discord o applicazioni simili, e propone una sfida vera e propria nel cercare di superare ogni puzzle e ogni situazione particolare che blocca il percorso a Mio e Zoe. Allo stesso tempo, però, incorre in alcuni problemi tecnici e di doppiaggio, oltre che in una grafica che poteva essere meglio realizzata, che lo penalizzano un po' e non gli permettono di fare il vero e proprio salto di qualità che lo avrebbe fatto entrare di diritto nell'olimpo dei titoli cooperativi.
In ogni caso è un gioco che consigliamo a tutti di provare, dato che ci ha divertiti molto e ci ha fatto passare più di una decina di ore in compagnia di due personaggi, Mio e Zoe, veramente ben realizzati e interessanti da conoscere, per quanto un po' prevedibili.
Decisamente approvato, ma con la consapevolezza che si sarebbero potuti raggiungere livelli più alti.

Il codice per PC ci è stato offerto dal publisher.

Good

Una trama di livello...
Un'eccellente doppiaggio italiano delle protagoniste...
Un ottimo gameplay, vario e mai uguale
Una colonna sonora eccellente e protagonista
Ambienti molto belli e a volte stupefacenti

Bad

... che manca di un po' di rifinitura
... che non si ripresenta per gli altri personaggi
I modelli dei personaggi sembrano un po' datati
8.9
PEM-PEM

Sviluppatore: Hazelight Studios
Distributore: Electronic Arts
Data di uscita: 6 marzo 2025
Genere: Co-op d'avventura
PEGI: 12+
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC tramite Steam, EA App ed Epic Games Store

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