recensione

Stellar Blade

Shift Up arriva nel mondo console con un super terremoto

Pubblicato il 25 Maggio 2024 alle ore 9:08
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Aprile 2019 è coinciso con l’annuncio di un prodotto sviluppato da uno studio coreano chiamato Shift Up. Project Eve, così è stato nominato inizialmente, era un progetto multipiattaforma che coinvolgeva PlayStation 4, Xbox One e PC sviluppato in Unreal Engine 4 e già prometteva di soddisfare il palato dei fan del tipico prodotto asiatico, grazie a un misto tra design dei personaggi e lo stile sin dal primo trailer. Nel settembre 2021, però, il gioco subisce una trasformazione e diventa definitivamente quello che oggi chiamiamo Stellar Blade, un prodotto pubblicato esclusivamente da PlayStation Studios in esclusiva su PlayStation 5 che mantiene l’anima del fu Project Eve e la amplia in un turbinio di effetti visivi e fanservice che, alla fine, tanto male non fa.
Dopo aver giocato per svariate ore alle avventure di EVE siamo pronti a darvi il nostro giudizio complessivo di quel che è Stellar Blade, un prodotto targato Shift Up disponibile dal 26 aprile su PlayStation 5.

Protocollo EVE

L’umanità si è ritrovata a perdere una guerra contro alcune creature mostruose chiamate Naytiba, dovendo così rinunciare alla propria casa e – a volte – addirittura ai propri cari a causa della violenza di questo pericolo. Per cercare di sconfiggere la minaccia dei Naytiba è stata richiamata dalla Colonia la settima Unità Aerea di cui fa parte la nostra protagonista chiamata Eve. Purtroppo, però, l’operazione è risultata in un completo disastro, con l’annientamento di quasi tutta l’unità e la sopravvivenza della sola Eve. Dopo la morte di Tachy, una delle migliori amiche della ragazza, la protagonista è stata salvata da Adam, un umano che ha deciso di accompagnarla in tutto il suo viaggio con l’ausilio di un piccolo drone da combattimento. L’obiettivo del duo, a cui poco dopo si aggiunge Lilith – per gli amici Lily -, è quello di riunire tutti i nuclei dei Naytiba Alpha per scoprire la posizione dell’Antico e debellare così la minaccia aliena una volta per tutte, salvando l'ultimo residuo di umanità rimasta.

La storia di Stellar Blade è forse uno dei punti più deboli dell’intera produzione, soprattutto dal punto di vista della scrittura. La narrazione infatti risulta molto semplice, prevedibile e offre ben pochi colpi di scena soprattutto verso la fine, dove ogni bivio viene facilmente intuito tempo prima lasciando [purtroppo N.d.R.] una velata sensazione di delusione. Shift Up prova, per certi versi, a imitare NieR e Yoko Taro pur senza averne le possibilità e questo purtroppo tende, per certi versi, a rovinare l’esperienza in alcuni frangenti.
Nel corso delle oltre 20 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda Eve, Adam e Lily visiteranno il mondo in alcune macro aree che compongono il set di gioco; tra sezioni desertiche e metropoli abbandonate il trio si dedica alla ricerca dei Naytiba Alpha in livelli basati prettamente su un mondo in rovina. Il pianeta, infatti, soffre la devastazione subita dai mostruosi antagonisti con ambientazioni ricoperte di rovine, strade dissestate o distese d’acqua avvelenate da esplorare per raccogliere i numerosi collezionabili o per completare le quest secondarie da ottenere presso gli abitanti di Xion, l’ultima città umana sopravvissuta nell’ostile Terra. Le secondarie, infatti, permettono di avere un piccolo focus sullo stato del pianeta e qualche piccolo accenno di lore, visto che le conoscenze di Eve sono basate solo sul poco che le è stato insegnato dalla Colonia. Le missioni accettate dalla nostra protagonista, però, tendono tutte a risultare molto simili con un backtracking necessario per recuperare l’obiettivo e portarlo poi successivamente al nostro commissionario guadagnando così denaro e oggetti. A Xion è anche disponibile una bacheca in cui accettare alcuni incarichi minori che, a volte, possono dare ricompense particolari come nuovi costumi per la nostra Eve o potenziamenti per l’arma o il drone comandato da Adam.

Sekiro con la waifu

Uno degli aspetti su cui si basa maggiormente il gioco è il sistema di combattimento, un’incredibile danza che si basa essenzialmente sul parry e sulle capacità di riflessione di - quasi - ogni colpo che il nemico ci può provare a infliggere. Ovviamente alcuni colpi sono indifendibili ed è qui che subentra la capacità del giocatore di riconoscere perfettamente quei pattern e schivare l’offensiva all’ultimo secondo. Eve si ritrova a combattere con numerosi Naytiba nel corso del suo viaggio, ognuno con la propria particolarità, ma sono gli scontri con i boss a elevare Stellar Blade in un Olimpo del tutto particolare: quello dei giochi con un gameplay sopraffino. Nel corso delle oltre 20 ore citate precedentemente, i momenti più divertenti passati con il prodotto di Shift Up riguardano principalmente le boss fight. Scoprire il pattern, capire i tempi del parry ed eseguirlo alla perfezione rimane una goduria anche durante il NG+ o in run successive, soprattutto pensando all’arrivo della Boss Challenge con la patch del 24 maggio, che permette ai giocatori di riaffrontare i nemici principali del gioco in varie difficoltà e avere un punteggio in base alla propria prestazione. Un’aggiunta particolare che è stata fatta da Shift Up riguarda il Drone comandato da Adam: dopo l’arrivo a Xion sarà possibile utilizzare questa macchina come pistola con vere e proprie capacità offensive anche di un certo livello grazie all’uso di proiettili particolari. Da un punto di vista dei comandi, purtroppo, l’arma a distanza è più un danno che un pregio del gameplay e purtroppo alcune bossfight [soprattutto tra quelle finali N.d.R.] utilizzano questo mezzo per alcune meccaniche particolari andando a rovinare, parzialmente, il lavoro fatto sulla loro costruzione. In aggiunta sono state inserite alcune sezioni horror (stile Dead Space) in cui Eve potrà utilizzare solamente la pistola-drone e queste sono forse le parti più deboli del gioco, soprattutto a causa di alcuni problemi proprio con l’arma. Capiamo la volontà da parte di Shift Up di provare a proporre la loro versione del drone di 2B, ma sicuramente l’idea poteva essere realizzata in maniera migliore.
Eve può potenziare le proprie abilità offensive grazie all’albero delle abilità presente in gioco che permette alla protagonista e al giocatore di evolversi contemporaneamente grazie alle nuove possibilità sia offensive che difensive. Lo skill tree, infatti, permette a Eve di sbloccare nuove abilità Beta (delle tecniche speciali utilizzabili sfruttando l’apposita barra), altre opzioni offensive che tendiamo a non voler spoilerare, ma che sono in grado di cambiare il gameplay in maniera approfondita, e, soprattutto, passive per migliorare in ogni momento l’accumulo di indicatori dedicati alla carica delle tecniche oppure facilitare schivata o parry. In ogni momento è possibile cambiare build acquistando un oggetto particolare da utilizzare per ripristinare i vari nodi dello skill tree: questa opzione è utile in caso di palesi errori nella costruzione della vostra Eve definitiva.

A questo è utile aggiungere la possibilità di equipaggiare [in puro stile RPG N.d.R.] oggetti, Esospine o bonus particolari per cambiare ulteriormente le proprie possibilità offensive. Le Esospine sono equipaggiamenti che vanno a inserire delle abilità passive che possono cambiare totalmente la build o l’esperienza utente. Facciamo il caso di un’Esospina, tra le più usate, particolare che semplifica l’utilizzo di parry e schivate andando a modificare essenzialmente il gameplay oppure quella che va a buffare l’attacco del drone. Le Esospine permettono di ribaltare totalmente l’esperienza mentre, invece, i bonus tendono a sinergizzare enormemente con esse e vengono spesso scelti in modo da aumentare le statistiche e massimizzare le proprie opportunità offensive o difensive.

Stupida sexy Eve

Prima di parlare dell’aspetto tecnico è, forse, necessario affrontare uno dei temi più importanti che ha tenuto banco sia durante la fase di review delle grandi testate sia il post rilascio: il fanservice. Shift Up è uno studio coreano fondato nel 2013 che ha sviluppato uno dei gatcha più famosi presenti al momento nel mercato chiamato Goddess of Victory: Nikke, con Hyung-tae Kim Director e KKUEM Artist. Il gioco vive molto del suo successo dato dal fanservice ed era ovvio e lecito aspettarsi come Stellar Blade potesse seguire il filone. Ovviamente gli sviluppatori non hanno "deluso" i fan e sin dal primo trailer si vede un eccessivo utilizzo di inquadrature ravvicinate sulle curve di Eve e un particolare focus sulle loro animazioni. Nel corso del lancio, inoltre, ci son state alcune polemiche inerenti a dei costumi che, secondo i fan, sarebbero stati censurati aggiungendo un pezzo di stoffa per coprire il prosperoso seno della protagonista. Inutile dire che, ovviamente, l’esagerazione regna sovrana e Stellar Blade non è solo fanservice, ma anche un gioco che tecnicamente risulta tra i migliori del 2024 e dal gameplay divertente ed assuefacente. Il paragone è pari a quello che 2B è stata per NieR:Automata, una rappresentazione che oltre al corpo nascondeva un significato che ovviamente fallisce a raggiungere la maggior parte del pubblico principalmente perché manca la volontà di arrivarci.

Arrivando a parlare, finalmente, del comparto tecnico possiamo parlare di come Stellar Blade sia costruito in Unreal Engine 4 e questo si vede ovviamente dal solito bug del motore che abbassa notevolmente alcune texture, ma, questa volta, la situazione non è come quella di Final Fantasy VII Remake su PlayStation 4 al day one e Shift Up è riuscita in maniera molto intelligente a nascondere queste magagne tecniche. Dal punto di vista del framerate, invece, abbiamo giocato l’intera avventura in modalità prestazioni e non ci siamo pentiti un solo istante di questa scelta visto che i 60 FPS della modalità sono granitici e non calano neanche nei momenti più impegnativi con effetti grafici o numerosi nemici a schermo. Parlando sempre della modalità prestazioni il gioco si avvicina più a una risoluzione di 1440p mentre, invece, in quella che favorisce la grafica il gioco arriva al 4K nativo con alcuni piccoli cali di risoluzione in determinati casi, mantenendo - però - stabili i 30 FPS. Shift Up ha inoltre inserito una modalità bilanciata che varia la sua risoluzione dai 1080p ai 1440p con, però, alcuni picchi tendenti al 4K mantenendo un framerate sopra i 50, ma con qualche calo più frequente rispetto alla modalità prestazione.

Il gioco è doppiato e localizzato in alcune tra le maggiori lingue mondiali, ma, contrariamente a quanto potessimo pensare, non è presente nella versione internazionale il doppiaggio giapponese, che si trova invece solo nella versione del Sol levante.

Good

Fanservice...
Tecnicamente perfetto
Graficamente molto valido
Combat system divertente

Bad

... forse anche troppo a volte
Unreal Engine 4 che mostra i suoi limiti
Narrativa non convincente
8.5
PEM-PEM

Sviluppatore: Shift Up
Distributore: Sony Interactive Entertainment
Data di uscita: 26 Aprile 2024
Genere: Action RPG
PEGI: 18+
Piattaforme: PlayStation 5

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