Benvenuti, ragazze e ragazzi della Tribù, in questa recensione di Beyond the Dawn, la grande espansione di gioco di Tales of Arise. Per poter recensire al meglio questo DLC, sarò forzato a fare alcuni spoiler della trama del gioco principale, dato che questo contenuto aggiuntivo è ambientato circa un anno dopo la fine di esso. Quindi, se non avete ancora giocato al titolo base, vi invito a colmare la lacuna prima di leggere la parte dedicata alla trama di questa recensione, mentre non saranno presenti spoiler nelle parti di discussione del gameplay, del sonoro e dei reparti tecnico e artistico.
Come si suol dire, uomo avvisato mezzo salvato!
Passando oltre, questo contenuto aggiuntivo per Tales of Arise mi ha incuriosito, specialmente nella parte di worldbuilding, anche se non mi ha convinto a pieno come fece il gioco base al tempo della sua uscita, a causa di alcune scelte che ho trovato frustranti.
Beyond the Dawn mi ha comunque impegnato e divertito e offre un contenuto anche superiore alle venti ore, se si completa ogni singola missione secondaria e ogni attività.
Ora, senza ulteriori introduzioni, ecco a voi la recensione di Tales of Arise – Beyond the Dawn!
La storia viene ripresa ad un anno dalle grandi imprese del nostro gruppo di eroi: dopo l'unione di Rena e Dahna si è formato un unico pianeta, nel quale i popoli degli altri due, una volta acerrimi nemici, si son ritrovati a dover convivere. In questa situazione, ognuno dei personaggi del cast principale è alle prese con i suoi problemi, da Dohalim e Kisara che vivono tentando di conciliare i rapporti da Renani e Dahnani, fino a Shionne e Alphen che girano il mondo. Nello specifico, i due protagonisti sono alla ricerca di particolari strutture che sembrano star impedendo all'energia oscura di Rena di dissiparsi nella maniera corretta. Proprio per una di queste strutture, il gruppo si ritrova e incontra la giovane Nazamil, la quale viene cacciata da ogni comunità poichè figlia di un lord renano e di una dahnana. Insieme a lei, Alphen e i suoi iniziano a investigare sul fenomeno che impedisce il normale fluire dell'energia astrale esplorando queste strutture, che loro definiscono Mausolei.
Man mano che le loro avventure continuano, il gruppo inizia a comprendere i veri segreti e le vere motivazioni che guidano l'intera trama del DLC, fino al classico epico scontro finale.
La trama si dipana evidentemente intorno a Nazamil e al suo rapporto con i due popoli e mostra, in particolar modo, i problemi che anni di pregiudizi e vera e propria schiavitù possono portare. Questa espansione non vuole solo mostrare l'ennesima storia fantasy degli eroi che salvano il mondo, ma principalmente vuole parlare delle conseguenze delle azioni di Alphen e compagni, delle tensioni sociali e di classe che non sono ancora state superate, nonostante ormai il sistema stesso di nobili e schiavi sia stato abbattuto. L'idea in sé è quindi molto intrigante e dal gran potenziale, ma non ci ha dato la sensazione di essere stata sfruttata a pieno: si percepisce nel mondo e nel worldbuilding fatto, ma la trama di per sé finisce per perdere questo obiettivo e per tornare sul classico, reinserendo l'elemento magico e fuori dal controllo dei protagonisti che li obbliga ad effettuare determinate azioni. Inoltre, mentre la caratterizzazione dei personaggi è generalmente ben eseguita, Nazamil non è stata realizzata con la stessa cura e risulta estremamente prevedibile nei suoi comportamenti [al punto che sapevo già cosa sarebbe successo di lì a poco guardando alcune sue reazioni o movimenti N.d.R.].
In definitiva, quindi, la trama finisce per essere una bella finestra su ciò che viene dopo il gioco base, ma risulta anche un'aggiunta non necessaria ad un titolo che aveva già detto tutto.
Il titolo non aggiunge nulla di nuovo, anzi fa tornare il giocatore indietro: una volta che si inizia il DLC, il gioco toglie al giocatore tutta la sua progressione, facendolo ricominciare con solamente gli attacchi base e un albero abilità nuovamente da completare. L'unico vantaggio che si ottiene per aver completato il gioco base, è la consegna di alcuni bonus se si soddisfano dei requisiti, come per esempio aver portato tutti i personaggi al livello 100, ma non si avvicinano neanche lontanamente a tutti gli oggetti, equipaggiamenti e punti abilità persi. Di conseguenza, si può dire che tutto il senso di progressione ottenuto nelle 40 o anche 50 ore di gioco precedenti, viene completamente scartato.
L'unica aggiunta si presenta nella forma della modalità fotocamera, inserita con questo DLC e completamente inutile per come è stata implementata: il gioco permette di fermare la scena in qualsiasi momento, anche durante le cutscene, ma concede unicamente di spostare o togliere il logo col nome "Tales of Arise" o di mostrare o no gli altri personaggi in scena oltre ad Alphen. Per il resto, la fotocamera non fa altro e l'unico modo per ottenere la foto è fare uno screenshot con un programma esterno al gioco [una scelta abbastanza incomprensibile N.d.R.].
Il gameplay quindi non cambia di una virgola, mantenendo le stesse qualità e le stesse problematiche, specialmente nella difficoltà dei nemici che rimane alquanto artificiale, costruita solo in base a quanti danni fanno e quanti HP possiedono. In particolare, la boss fight finale del titolo è semplicemente un'enorme spugna di danni che raggiunge una vita pari al milione di HP, richiedendo quindi una grande quantità di tempo per essere conclusa [ci ho impiegato più di mezz'ora nonostante avessi armi di alto livello e infliggessi generalmente dei buoni danni N.d.R.].
A livello tecnico, il titolo si difende benissimo, senza mostrare cali di FPS o bug che possano rovinare l'esperienza di gioco. Sotto il punto di vista grafico, Beyond the Dawn, esattamente come successo con Tales of Arise, è un piacere per gli occhi, capace di scenari mozzafiato e di animazioni fluide ed estremamente realistiche, sia nelle cutscene che nelle mosse di combattimento.
Sotto il punto di vista della colonna sonora, anche qui Beyond the Dawn è ad un ottimo livello, con musiche differenti per ogni zona [anche se spesso riutilizzate da quelle del titolo base N.d.R.], alcune uniche per le boss fight e con effetti sonori assolutamente rispettabili capaci di far immergere il giocatore ancora più a fondo in questa avventura.
In conclusione, Beyond the Dawn è un contenuto assolutamente valido e divertente, ma che risulta come una semplice estensione di un qualcosa che era già stato concluso perfettamente.
Sicuramente lo consigliamo a chi è appassionato della saga, ma non lo consideriamo necessario per poter godere dell'opera di Bandai Namco Studios. Promosso, ma con riserva.
Devi essere connesso per inviare un commento.