Quando siamo venuti a conoscenza del fatto che avremmo messo le mani sul gioco di ruolo cartaceo dei My Little Pony, come potete immaginare, la nostra espressione era tra lo stupore ed il perplesso. A dispetto di questo abbiamo osato chiedere qualche informazione in più e, sorpresa delle sorprese, il gioco esiste davvero e, dopo una serie di peripezie, siamo riusciti ad averne una copia e provarlo per voi.
Tails of Equestria è un titolo quanto mai particolare, unico e decisamente fuori dal comune. A partire dai personaggi e dall'ambientazione, per finire con la realizzazione del proprio personaggio, l’intero gioco è pervaso dall'atmosfera fiabesca e quasi surreale tipica di questa serie, ma non fatevi ingannare; a dispetto della prima impressione Tails of Equestria è pur sempre un gioco di ruolo e, sebbene presenti molte semplificazioni, l’unico vero limite che avete davanti a voi è rappresentato solo dalla vostra fantasia [nella normalità e nella follia N.d.R.].
Il mondo e l’ambientazione dei nostri piccoli esserini multicolore è quanto mai vario e sconfinato, e non spetta certo a noi narrarvi le vicende dei Pony più famosi del media. Vale però la pena spendere due parole sugli elementi ereditati direttamente dalla sua versione cartacea e ruolistica. Approcciandovi alla creazione del vostro personaggio avrete a disposizione un po’ di scelte, non moltissime, ma come avremo modo di vedere ToE (Tails of Equestria) predilige la semplicità e l’immediatezza, ad un sistema di gioco complicato e profondo.
La prima decisione che dovremo prendere riguarda il tipo di Pony che vogliamo realizzare; potremo scegliere tra pony terrestri, forti e coraggiosi, Unicorni, specializzati nell'uso della magia, e Pegasi, che avranno invece l’abilità di volare. Questa nostra iniziale scelta definirà, per farla breve, non solo le abilità speciali del nostro alter ego, ma anche le sue caratteristiche. ToE usa infatti un sistema molto semplice sia per la generazione del personaggio che come motore di gioco. Per chi ha un po’ di dimestichezza, si tratta di una versione semplificata del motore usato da Savage World, dove la potenza di una caratteristica o di una abilità viene espressa dal dado che si usa. In questo modo le abilità meno forti adopereranno il d4, progredendo sarà possibile usare il d6, il d8 e così via fino al d20. La scelta iniziale del pony, effettuata in fase di creazione del personaggio, ci dirà come impostare sia le nostre caratteristiche sia i nostri talenti ed abilità, lasciando nel contempo abbastanza spazio di manovra ai giocatori per poter personalizzare il proprio pony secondo il proprio gusto. In caso poi qualcosa non fosse del tutto di nostro gradimento ci teniamo a ricordare che mettendosi d’accordo con il master, sarà sempre possibile adottare nuove abilità e talenti, oltre che personalizzare in altro modo il proprio personaggio. Il limite come sempre è solo la nostra fantasia, e questa ambientazione ci ricorderà questo fatto più e più volte.
Ad arricchire la nostra esperienza di gioco, oltre a rendere in modo per così dire fisico la tematica di questa ambientazione, i segnalini amicizia. Questi incarnano perfettamente l’idea del “più si è, meglio è” e incentivano i giocatori a cooperare per fornirsi supporto. Questa immaginaria valuta permette infatti di ribaltare alcune situazioni pericolose, oltre ad effettuare alcune azioni decisamente più elaborate o difficili. Ogni giocatore inizia con un numero di segnalini amicizia uguale al numero di giocatori al tavolo, master compreso e sarà libero di spenderli come segue:
Oltre a ciò, è necessario tenere a mente che i segnalini amicizia possono essere spesi in soccorso ad altri giocatori, permettendo a questi ultimi di usare l’amicizia presente sulle schede dei suoi compagni come se fossero sulla propria. In questo caso il master dovrà tenere conto del gesto rendendo l’effetto di questi ultimi leggermente più forte (ad esempio fornendo un bonus fisso alla prova, abbassandone la difficoltà o anche agendo direttamente sulla scena per aggiungere qualcosa). Per concludere i segnalini amicizia possono anche essere usati come premio nei confronti di quei giocatori che si sono comportati bene impersonando il proprio pony, o agendo in modo particolarmente efficace in una scena, incentivando questi ultimi a fare del proprio meglio, e allo stesso tempo istruire i giocatori alle prime armi su quali comportamenti sono positivi all'interno di un'avventura e quali no.
Come avrete già capito il punto di forza, e forse anche la vera debolezza, di questo gioco di ruolo cartaceo è il suo motore di gioco molto semplice e leggero che permette di spiegare le regole ed avviare una partita in ben poco tempo. Sommando a questo l’ambientazione e le tematiche, apparirà chiaro che ToE è un ottimo titolo se si vuole avvicinare un gruppo di giocatori, magari anche molto giovani, alla magia del gioco di ruolo. Il regolamento semplice ed intuitivo, il fatto che ci siano ben poche complicazioni, e che i pony a tutti gli effetti non possano mai “morire”, ma al massimo debbano fare un “riposino”, sono tutti elementi che ci consentono di proporre questo titolo anche ai giovanissimi, magari avendo l’accuratezza di mettere un master con un pelo più di esperienza a impostare il gioco ed aiutare i meno avvezzi. Tutto questo però non deve scoraggiare i giocatori più navigati dal provare questo interessante titolo. Adottando qualche accorgimento nell'ambientazione, e magari personalizzando un po’ di più le abilità dei propri pony, sarà possibile mettere in tavola avventure adatte anche ad un pubblico più maturo ed esigente, il tutto nell'ottica di un gioco semplice e con ben poche pretese. Resta ben inteso che se siete in cerca di un qualcosa di strutturato ed impegnativo, con un regolamento profondo e complesso, state decisamente guardando nella direzione sbagliata. ToE nasce e si propone al pubblico come un titolo semplice e divertente, che non vuole e non punta a creare un sistema su cui lambiccarsi il cervello in build esagerate e personaggi che risolverebbero la crisi missilistica di Cuba con un barattolo di marmellata e l’immancabile clip metallica tanto cara a MacGyver.
Dopo aver provato ToE per una breve sessione ci sentiamo di tirare le somme su questo sistema di gioco. A dispetto dell’ambientazione, e della semplicità per alcuni forse eccessiva del regolamento, la prima cosa che vale la pena affermata è proprio quanto ci siamo divertiti ad affrontare questo bizzarro e particolare mondo di gioco. Come già detto ToE è un titolo che della sua semplicità di utilizzo fa un mantra, e proprio questo permette di affrontare semplici sessioni in cui concentrarsi maggiormente sulla narrativa e sull'interpretazione, senza dover perdere la testa dietro a complessi regolamenti ricchi di eccezioni e situazioni particolari. Questo lo si può evincere fin dalla lettura del manuale che, in modo piuttosto lineare e semplice, permette in breve di padroneggiare il sistema e creare il personaggio, per poi offrire a chi farà da master più dettagli ed informazioni su regole e mondo di gioco. Proprio in virtù di ciò, però, difficilmente vi ritroverete ad affrontare lunghe campagne all'interno di questo gioco e, salvo avventure eccezionalmente lunghe in cui imbarcarsi assieme, vi verrà molto più facile dedicarvi a brevi avventure di due, massimo tre sessioni ognuna. Questa storia può chiaramente essere rivista se il pubblico con cui avete a che fare è molto più giovane e magari inesperto; in tal caso creare una campagna all'interno di Tails of Equestria ha molto più senso, e chiaramente potrebbe protrarsi molto più a lungo, ma come potete immaginare, questo dipende in larga misura dai compagni che avrete con voi.
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