The Caligula Effect 2

Redo è un posto bellissimo, un po' meno quello che la circonda

Pubblicato il 17 Novembre 2021 alle ore 17:02
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Salve Tribù, oggi andremo a parlare di un titolo che solo i grandi appassionati di JRPG conosceranno e avranno inserito nel proprio radar. Memori di un primo capitolo tanto sfortunato quanto interessante, The Caligula Effect 2 si presenta su Playstation 4 e Switch in una nuova veste, andando a prendere tanto da quel mondo già osservato su Playstation Vita. Figlio di una serie di personalità ex Atlus (tra cui Tadashi Satomi), The Caligula Effect 2 è un sequel che colpisce ma non affonda, a causa di una certa ridondanza a livello narrativo e alcune meccaniche non totalmente convincenti. Scopriamo di più nel corso della nostra recensione!

Una vita un po' strana

Proprio come il precedente capitolo, The Caligula Effect 2 ci catapulta in un mondo fittizio - Redo - in cui tutti vivono una vita perfetta. Quello che non sanno, però, è che quella vita perfetta è frutto di una grande menzogna e che in realtà si trovano tutti in una finzione che alla lunga andrà a fagocitare la loro esistenza. Il protagonista del gioco si ritrova a scoprire, suo malgrado, di questa falsità che circonda questa realtà virtuale e finirà per farsi carico del destino di un gruppo di persone fondando il Go-Home-Club il cui scopo è, appunto, tornare a casa.
Guidati da χ, figlia di μ del precedente capitolo, il gruppo si ritroverà ad affrontare coloro che comandano questo mondo magico dove tutto sembra andare perfettamente in una guerra che coinvolgerà l'intero mondo virtuale. Gli Obbligato Musicians, infatti, vorrebbero mantenere tutti nel loro stato catatonico ed eliminare ogni pensiero negativo dal mondo: sarebbe bello togliere qualsiasi evento negativo della propria vita e vivere in un mondo perfetto, ma per fortuna (o forse purtroppo...) le persone sono dotate di libero arbitrio e a renderle così sono proprio le esperienze negative che ognuno affronta nella propria storia. The Caligula Effect 2 nasce come seguito - con tantissimi rimandi al primo capitolo -, ma la sua storia non colpisce, troppo simile al suo predecessore e con una narrazione che rimane troppo lenta pur raccontando qualcosa di interessante.
Nel corso delle ore di gioco si passa costantemente dalla voglia di conoscere cosa succede alla noia dovuta alla lunghezza di alcuni dialoghi che tendono ad allungare il brodo piuttosto che narrare la storia con un ritmo diverso. Un vero peccato, perché i personaggi sono costruiti sapientemente e l'intero aspetto della realtà che circonda le persone e della scoperta della verità è interessante, seppur molto simile a quanto vissuto negli scorsi mesi con Persona 5 e più in generale con la serie Atlus.

Insomma, si vede che The Caligula Effect è una serie figlia di Persona, e se già il suo predecessore aveva preso ispirazione da alcune delle idee di Atlus, questo è la totale conferma di questo aspetto. Pensate a questo gioco come un Persona 5 ma senza la capacità narrativa del team originale: il risultato è un gioco molto godibile ma che si perde facilmente, risultando a volte stagnante.

Imaginary Chain

Quello che abbiamo sempre apprezzato di The Caligula Effect, però, è il sistema di combattimento che questo sequel prende e migliora. Il team ha fatto preso spunto dai classici jrpg proponendo un gioco a turni, ma con una meccanica abbastanza innovativa: l'Imaginary Chain. Questo, soprattutto a livelli di difficoltà elevati, è uno dei punti forti dell'intera produzione e una piccola rivoluzione nel mondo piuttosto classicista dei giochi di ruolo a stampo giapponese. In combattimento infatti potremo selezionare le azioni dei vari protagonisti e decidere quando farli agire e, soprattutto, analizzare tutti i possibili risultati mostrando in anticipo come sarebbe la sequenza d'azione se si sfruttasse quella particolare abilità, con un'analisi dei danni (fatti e ricevuti) e delle possibili combinazioni con i compagni di squadra. A parole sembra molto complicato, ma in game la resa è praticamente perfetta e i combattimenti contro i boss saranno tra i più soddisfacenti mai affrontati in giochi di questo genere. Potremo sbattere in aria il nemico e, in base al tempismo con il compagno di squadra, inserire una serie di combo che permette di mantenerlo in aria e utilizzare un terzo componente del team per effettuare attacchi più efficaci contro i nemici non a terra.
Le possibilità sono infinite e sarebbe un combat system magnifico se non fosse per un piccolo problema: la velocità. Nonostante l'Imaginary Chain possa dare molte soddisfazioni, i combattimenti avranno quella sensazione di lentezza addosso che non sarà facile da togliere, neanche dopo varie ore, tanto da renderli quasi una rottura, preferendo evitarli piuttosto che perdere cinque minuti per un semplice scontro con i mob. Anche in questo The Caligula Effect 2 dimostra la sua immaturità, la legnosità del sistema di combattimento (a discapito della genialità dell'Imaginary Chain) che rende il giocatore frustrato e quei pochi combattimenti dove il tutto diventa godibile rimangono una goccia nell'oceano della frustrazione.

Bocciato o rimandato al prossimo capitolo?

The Caligula Effect 2 è un gioco che non possiamo bocciare totalmente; le idee ci sono e in realtà non sarebbero neanche male, ma sono attuate in modo mediocre e quasi sufficiente. Si tratta del classico caso da "il ragazzo ha le capacità ma non si applica", ma se questo poteva andare bene per il primo capitolo, lo stesso non si può dire per un sequel. Come ogni produzione giapponese non di prima classe parliamo di un reparto tecnico carente, con delle ambientazioni abbastanza fuori dal tempo attuale e dei modelli mediocri. Questo non contribuisce al giudizio su un gioco che davvero poteva essere una piccola perla del genere, ma viene invece relegato fuori da ogni qualsiasi classifica.
La serie Trails ha sempre insegnato che, seppur con dei mezzi tecnici non di prim'ordine, si poteva sempre inseguire il sogno di poter affrontare i capostipiti del genere puntando su qualcosa di ben definito in grado di identificarlo. Purtroppo The Caligula Effect 2 non riesce a far suo questo insegnamento. Una cosa, però, da non sottovalutare invece è il comparto musicale che fa della sua ispirazione vocaloid un punto di forza, cosa da non sottovalutare in questo momento.

In definitiva, parliamo di The Caligula Effect 2 come un gioco che non supera la sufficienza e rimane lì tra i giochi non di certo di prim'ordine per un genere che ancora oggi nel 2021 riesce a far breccia nei giocatori.
In attesa di un eventuale terzo capitolo, o di un rework totale del concept, ci possiamo solo augurare che gli errori vengano recepiti dal team di sviluppo e non ripetuti in futuro.

Good

Storia interessante...
Imaginary Chain è un sistema innovativo e che più giochi dovrebbero adottare
Colonna sonora di altissimo livello
Si nota la mano di un certo team

Bad

... ma raccontata male
Ritmi totalmente sballati
Tecnicamente non ci siamo
Si poteva fare molto, ma molto di più
6.0
NONNO APPROVED

Sviluppatore: Furyu
Distributore: NIS America
Data di uscita: 19 Ottobre 2021
Genere: JRPG
PEGI: 12+
Piattaforme: PlayStation 4, Nintendo Switch

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