Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione. Oggi vi (ri)parlerò di The Thaumaturge, ma questa volta della versione console. Ovviamente per quello che concerne trama e altri argomenti vi rimando alla recensione della versione PC che trovate QUI, ciò che sicuramente posso dirvi è che i problemi che affliggevano la versione per computer sono solo un brutto ricordo e che questa versione arriverà oggi già molto più pulita della sua controparte al giorno di uscita... ma bando alle ciance e ben tornati nella Polonia di inizio '900.
Il termine "taumaturgo" deriva dal greco thaumatourgós, ovvero “esecutore di meraviglie”. Ebbene, The Thaumaturge onora pienamente questa definizione, presentandosi come un GDR isometrico ricco di storia e caratterizzato da meccaniche investigative, scelte morali e una moltitudine di personaggi intriganti. Ciò che lo rende davvero speciale, però, non sono solo i suoi sistemi, ma il modo in cui questi si intrecciano in un mondo vibrante e immersivo. Dire che è facile lasciarsi catturare dall’universo etereo e umano di questo gioco sarebbe riduttivo.
Ambientato nella Varsavia del 1905, ancora sotto il controllo russo, il gioco dipinge una città divisa da conflitti politici, sociali ed economici. Il protagonista, Wiktor Szulski, è un taumaturgo che ritorna nella sua patria dopo la morte del padre. La narrazione si concentra su due storie principali: quella della Varsavia occupata e quella della fragilità umana, con i suoi difetti amplificati dalla presenza dei Salutor, creature eteree capaci di influenzare i comportamenti delle persone.
Il mondo di gioco è ricco di dettagli storici e sociali, veicolati attraverso oggetti interattivi come giornali, note e schizzi che raccontano le sfaccettature della Varsavia dell’epoca. La città diventa un vero e proprio personaggio, vivo e pulsante, mentre le meccaniche investigative e le scelte morali mettono i giocatori di fronte a dilemmi profondi e complessi.
Il gameplay si alterna tra esplorazione, interazioni con i Salutor e combattimenti a turni strategici. La possibilità di influenzare e controllare i Salutor, così come di affrontare le loro sfide, arricchisce ulteriormente la narrazione e il gameplay. Ogni missione, che sia principale o secondaria, è densa di significato e offre risvolti narrativi inaspettati.
Anche se il comparto tecnico non è privo di imperfezioni [ma molte meno rispetto alla versione PC del lancio e privo di bug N.d.R.] con texture poco definite, l’illuminazione e i dettagli ambientali compensano abbondantemente. Nonostante questi piccoli problemi, The Thaumaturge emerge come un’esperienza unica, capace di esplorare tematiche profonde e universali con una narrazione stratificata e un mondo di gioco splendidamente realizzato.
In conclusione, The Thaumaturge è un’avventura GDR che non solo intrattiene, ma invita i giocatori a riflettere sulla condizione umana, presentando una Varsavia affascinante e intrisa di storia. Consigliamo vivamente di immergersi in questo capolavoro di Fool’s Theory, un’esperienza che rimarrà a lungo impressa nella memoria.
Il codice ci è stato fornito dal publisher per PS5.
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