Total War Rome Remastered

Total War Rome torna sotto nuove vesti

Pubblicato il 21 Giugno 2021 alle ore 10:00
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La serie dei Total War ha bisogno di ben poche presentazioni, che siate appassionati del genere o meno; non dovrebbe quindi sorprendere la decisione di riproporre un classico della serie ai nostri tempi, migliorandone non solo l’aspetto estetico, ma anche entro una certa misura la giocabilità in generale. Total War Rome Remastered è quindi un’operazione nostalgia in piena regola che, strizzando l’occhio ai vecchi fan, prova a riportare in auge un gioco che a suo tempo aveva conquistato una buona porzione di pubblico, proponendo non solo il gioco base, ma anche tutte le espansioni uscite nel tempo . Il prodotto finale rappresenta quindi l’opera omnia di Total War Rome, e dunque si propone come un’esperienza non solo rinnovata, ma anche completa in ogni suo aspetto. Non ci resta quindi che metterci alla guida del nostro fiorente impero per riscoprire la guerra nell’antica Roma e dintorni, oltre a valutare quanto questa operazione sia andata effettivamente a buon fine.

Strategia old style

Total War Rome Remastered non presenta sostanziali cambiamenti al gameplay, al contrario si tratta di una trasposizione svecchiata di un motore di gioco che ha moltissimo in comune anche con i moderni capitoli della serie [chiaramente spogliato da quelle meccaniche più nuove o specifiche del capitolo in corso N.d.R.]. Come in ogni Total War che si rispetti saremo quindi messi al comando del nostro impero e da lì sarà nostro il compito di renderlo prospero ed efficiente, tanto nei conflitti armati quanto nella vita di tutti i giorni. A dispetto del nome che porta, quindi, la nostra unica preoccupazione non sarà la guerra di espansione pura e semplice, ma dovremo, e potremo, fare affidamento su molte opzioni che si riveleranno essenziali per la gestione delle nostre risorse. Amministrare le città, costruire nuovi edifici, intavolare trattative con potenze straniere e persino tessere una rete di spionaggio, sono solo alcune delle azioni che potremo annoverare nel nostro arsenale e rappresentano la parte più gestionale del gioco.

Come ci ricorda persino il tutorial, non tutto deve per forza essere risolto con una guerra: buona parte dei nostri successi deriveranno dalle nostre abilità diplomatiche e dagli accordi che stringeremo con altri leader. Vien da sé che per poter stringere patti di un determinato livello sarà necessario migliorare le relazioni e per fare questo è possibile ricorrere ai diplomatici e alle loro abilità oratorie. Questi personaggi ci consentono non solo di prendere contatto con una potenza straniera, ma anche di concordare trattati, commerci e scambi, garantendoci nella maggioranza dei casi salde e stabili relazioni con i nostri vicini. Nel caso si dovesse fallire ogni via diplomatica e si dovesse quindi dissotterrare l’ascia di guerra non disperate, anche in questo caso avremo modo di ottenere il nostro piccolo vantaggio. Un’altra unità presente nel gioco sono infatti le spie che, come i diplomatici, possono raggiungere le città di una potenza straniera, ma con scopi meno “nobili”. Una spia è in grado di fornirci diverse informazioni tra cui il numero di truppe ed il loro tipo, offrendoci in generale una visione di insieme molto migliore sullo stato del nemico e, conseguentemente, anche l’opportunità di pianificare con maggior precisione eventuali manovre militari.

Battaglie e intelligenze artificiali

Total War Rome Remaster è però in fin dei conti un gioco sulla guerra e, volenti o nolenti, presto o tardi dovremo affrontare le nostre battaglie. Queste spaziano da battaglie campali ad assedi e in ogni occasione ci ritroveremo a dover guidare i nostri uomini in battaglia, sia che si tratti di attaccare una città, oppure di difenderla. I giocatori più avvezzi alla serie conosceranno già questa meccanica, ma una caratteristica dei Total War è la risoluzione automatica delle battaglie. Questa funzione ci consente di scegliere tra il guidare personalmente lo scontro comandando le nostre truppe, o in alternativa lasciare all’IA il compito di stabilire le sorti della battaglia, eseguendo una simulazione automatica. Con questo secondo caso l’IA valuterà la potenza dei due schieramenti ed in un funzione di questo stabilirà un certo numero di perdite da infliggere ad entrambi i contendenti ed infine stabilirà chi è il vincitore. Come spesso accade, però, questo sistema non tiene conto di molteplici variabili e soprattutto non applica particolari astuzie o strategie nella disposizione delle truppe e nel loro movimento. Questo significa che il numero e la potenza delle truppe saranno i parametri principali su cui verrà stabilito l’esito dello scontro ma anche il numero delle perdite, motivo per cui adottare questa politica ci porterà a subire spesso più vittime del necessario.

Nel caso in cui decidessimo invece di affrontare le battaglie manualmente, verremo trasportati sulla mappa dello scontro dove avremo modo di disporre le nostre forze e successivamente guidarle come in un classico RTS. Questo aspetto del gioco è stato ereditato praticamente così come era nella sua versione, portando sia aspetti positivi che negativi dell’originale. Questo purtroppo non è propriamente un bene dato che Total War Rome già a suo tempo aveva alcuni problemi soprattutto per quanto riguarda l’IA dei nemici e il pathing delle unità, problemi che, riproposti in questa versione remastered, risultano ancora più visibili e fastidiosi. Vi ritroverete infatti spesso di fronte a gruppi di nemici con comportamenti ambigui e strani, intere divisioni che avanzano e tornano indietro in strani balletti e, soprattutto, dovrete fare parecchia attenzione ai percorsi che sceglieranno di intraprendere le vostre unità quando chiederete loro di spostarsi oltre una certa distanza, perché potrebbero decidere di avanzare in perfetta fila indiana esponendosi uno alla volta al fuoco nemico.

Il vecchio, il nuovo ed il problematico

Proporre un titolo uscito nel 2004 in tempi moderni non è sicuramente cosa nuova nel nostro panorama attuale, mai come in questi ultimi anni le remastered, i remake ed i reboot hanno proliferato sul mercato talvolta riproponendo anche titoli non esattamente vetusti. Portare una remastered di un gioco con più di 16 anni sul mercato moderno, però, porta con sé sempre qualche rischio. Per questo il team di sviluppo ha però cercato non solo di svecchiare la grafica, ma ha lavorato in particolar modo sulle interfacce e sulle UI del gioco, cercando di proporre un sistema più vicino ai nuovi Total War, e cercando di migliorare in generale l’usabilità per l’utente.

Partiamo con il dire che il lavoro eseguito sul comparto grafico è indubbiamente buono, ma decisamente non strabiliante. I modelli non sfigurano a schermo, ma anche impostando la grafica al massimo si sente una certa mancanza di dettagli sia sulle unità che negli ambienti. Certo, non trattandosi di un remake vero e proprio non ci troviamo di fronte ad un gioco ricostruito dalle sue fondamenta, però è indubbio che poteva essere messa un po’ più di cura e particolari per rendere per lo meno il colpo d’occhio un po’ più appagante.

Al contrario, le interfacce e i menu rappresentano un buon passo in avanti ed offrono nel complesso una visibilità migliore, oltre a portare un maggior ordine su schermo. Alcuni elementi ad essere sinceri avrebbero potuto essere resi ancora più accessibili, ma non possiamo comunque lamentarci dell’esperienza complessiva.

Conclusioni

Total War Rome Remastered è chiaramente una manovra commerciale orientata totalmente a fare leva sulla nostalgia di vecchi giocatori e, in minor misura, sulla curiosità di utenti nuovi che mai hanno sperimentato il gioco a suo tempo. Il risultato è sicuramente un gioco interessante e in fin dei conti ben fatto, ma che onestamente in questo momento storico non ha una vera e propria fetta di mercato. Al momento esistono infatti capitoli sicuramente più curati e migliori della serie per poter attrarre nuovi e vecchi fan, ed anche lo scopo di voler riproporre un Total War Rome risulta piuttosto debole, dato che esiste Total War Rome II che rappresenta già un lavoro migliore sotto ogni punto di vista. Tirando le somme, quindi, Total War Rome Remastered non è certo un prodotto scadente, ma manca di quella spintarella in più per brillare di vita propria e soprattutto, a nostro modo di vedere le cose, non è un titolo di cui si sentiva la necessità al momento. Se siete giocatori veterani della serie ed il vostro obiettivo è proprio riprovare le stesse emozioni e sensazioni che avete provato giocando a suo tempo, allora questa remastered potrebbe fare per voi; al contrario se siete giocatori nuovi della serie, o siete in cerca di un’esperienza nuova il nostro consiglio è girare alla larga, ci sono molti altri Total War [vecchi e nuovi N.d.R.] che meritano di sicuro maggiormente la vostra attenzione.

Good

Total War Rome con una nuova veste grafica...
Nuove interfacce migliorate

Bad

...ma anche vecchi problemi e bug
Una remastered di cui non si sentiva propriamente il bisogno
6.5
NONNO APPROVED

Sviluppatore: The Creative Assembly, Feral Interactive
Distributore: SEGA
Data di uscita: 29 aprile 2021
Genere: Strategia
PEGI: 16
Piattaforme: PC, macOS, Linux

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