Vi avevamo già dato un assaggio di Void Shadows qualche tempo fa, in occasione della Gamescom 2024, ma ora siamo riusciti finalmente a mettere le mani sul DLC nella sua interezza, e non vediamo l’ora di raccontarvi come è andata la nostra avventura nel mondo di questo Classic RPG di successo che, complice anche un'ambientazione forte come quella di Warhammer 40.000, è riuscito a fare breccia nel cuore di molti fan. Prima di iniziare vi ricordiamo che questa recensione riguarda il DLC Void Shadows e non il gioco base; come tale potrebbe esserci qualche riferimento alla campagna principale, ma non abbiamo incluso alcuna informazione sensibile, per lo meno che non si possa ottenere nelle prime ore di gioco o all’inizio del DLC stesso. Se quindi siete preoccupati per eventuali spoiler sulla campagna, o anche sul DLC, tranquilli, le uniche informazioni che vi riveleremo sono quelle di base, e comunque importanti per darvi un’idea di come questa storia evolverà in futuro.
Iniziamo col dire che la storia di Void Shadows non prenderà vita su uno dei migliaia di mondi popolati dall’umanità in questo oscuro qurantunesimo millenio, bensì proprio all’interno della nostra Voidship. Le navi dell’Imperium, e quella di un Rogue Trader in particolare, sono infatti vere e proprie città volanti, spesso lunghe chilometri e popolate da migliaia di umani o umanoidi che finiscono con lo stratificarsi all’interno del vascello. I ponti più alti e le aree deputate alle funzioni vitali sono infatti una prerogativa dei più potenti e altolocati, lasciando spazio al Rogue Trader e al suo enturage. Subito sotto possiamo scoprire la zona dedicata all’equipaggio, sicuramente non sfarzosa o comoda, ma spartana ed essenziale, dove la maggior parte degli uomini compie il suo dovere per mantenere questa macchina ben oliata in efficienza. Se però ci si muove ancora più in profondità si potranno scoprire ancora di più un intrico di livelli e sottolivelli abitati da un melting pot di individui veramente vario ed imprevedibile. Qui si possono sviluppare e trovare intere comunità, culti religiosi e persino agglomerati urbani che tra le viscere della Voidship hanno trovato la loro casa e il loro equilibrio. Come diretta conseguenza della vastità e dello stato di queste zone, gli abitanti dei ponti alti difficilmente nella loro vita decideranno di avventurarsi fino a queste aree desolate, e persino l’equipaggio scende così in profondità solo per riparare qualche sotto sistema che potrebbe essere andato in avaria. Il nostro caso però sarà un pochino diverso, e ci permetterà di accedere a questa storia parallela alla campagna, partendo proprio dal nostro ponte di volo.
La storia di questo DLC è infatti accessibile in più momenti e, da quanto abbiamo avuto modo di capire, in tutti quei frangenti dal capitolo 1 al 4 in cui ci ritroveremo sul ponte della nostra Voidship. Qui compariranno degli ufficiali con nuovi ruoli che, al momento opportuno, ci consentiranno di avviare la missione che ci introduce agli eventi di Void Shadows. Piccola chicca, per chi fosse interessato, i nuovi ufficiali sul ponte compariranno tra il vostro personale nel momento in cui aggiungerete Void Shadows alla vostra campagna, ma nel caso steste giocando una nuova partita da zero, questi saranno già lì, e vi verranno presentati nel momento in cui prenderete il titolo di Rogue Trader e subentrerete al controllo della nave. Virtualmente questi dialoghi sono l’unica cosa che potete perdervi nel caso deciderete di entrare nel DLC a campagna avviata, in quanto il resto sarà sbloccato e proseguirà poi con i suoi tempi e modalità.
Void Shadows non propone solamente una nuova avventura (della durata approssimativa di 15 ore), ma porta con sé alcune nuove ed interessanti novità. I nuovi ufficiali sul ponte sono infatti solo una parte delle differenze. In primis il gioco introduce due nuovi Archetipi: Bladedancer ed Executioneer; il primo è disponibile fin da subito mentre il secondo lo diventa come evoluzione del Bladedancer stesso e di altri archetipi come l’Operator o il Warrior. Iniziando una nuova campagna sarà infatti possibile scegliere per il proprio Rogue Trader proprio il Bladedancer, che a sua volta potrà evolvere in Executioneer una volta raggiunto il livello appropriato. Ma nel caso in cui si decida di affrontare il DLC con un salvataggio parecchio avanzato nella campagna, e quindi non si possa più accedere direttamente a questi archetipi, tranquilli, perché neanche voi resterete a bocca asciutta. Durante la storia di Void Shadows avrete infatti modo di incontrare Kibellah, un membro del culto della morte che, guarda caso, parte proprio con l’archetipo del Bladedancer. Questo personaggio, oltre a prendere parte a tutti gli eventi del DLC, potrà entrare a pieno titolo nella vostra squadra, motivo per cui avrà una sua possibile romance (se deciderete di intraprenderla) e sarà inglobata negli eventi della campagna principale una volta posta al suo interno. Detto ciò, se da un lato avremo nuovi alleati, aspettatevi anche nuovi nemici e nuove minacce. In questo caso i nostri antagonisti saranno i Genoraptor, una razza aliena in grado di nascondersi nell’ombra ed infettare i membri dell’equipaggio fino a corromperli del tutto e convertirli alla loro causa. Come ben potete immaginare questo nemico è estremamente complicato da affrontare in quanto, nella maggioranza dei casi, non avremo di fronte una qualche forma di alieno da combattere, ma qualcuno che assomiglia in tutto e per tutto ad un umano, solo piegato e convertito tramite questa infezione al volere dei Genoraptor.
Ma parliamo ora dei due nuovi archetipi proposti in questo DLC, un’aggiunta che ci ha molto incuriositi fin da subito. Già quando avevamo potuto chiacchierare con il team di sviluppo avevamo visto un bel po’ di specifiche per questi due archetipi, e già all’epoca ci erano piaciuti non poco. Il Bladedancer è infatti un’unità orientata al corpo a corpo basata sull’agilità e la mobilità. L’idea di fondo è riuscire a muoversi agilmente sul campo di battaglia per fiancheggiare il nemico ed eliminare bersagli specifici uscendo ed entrando dalla mischia grazie alla sua abilità di base “Death from Above” che le consente letteralmente di saltare nella mischia. Oltre a ciò, quest’unità è in grado di potenziare i suoi attacchi infliggendosi dei debuff, cosa che a prima vista può sembrare controproducente, ma che vale la pena provare, credeteci. Come ci hanno spiegato già durante la Gamescom, infatti, il Bladedancer è una figura attorno a cui conviene costruire una squadra in modo da poter supportare le sue peculiarità ed in modo da offrirgli copertura nel momento in cui potesse servire, o comunque per andare a colmare le sue debolezze. Se infatti abuseremo un po’ troppo delle sue abilità, o sbaglieremo qualche manovra di attacco, potremmo facilmente finire circondati dai nemici e, dato che non disponiamo della stessa resistenza di un guerriero, finiremo molto facilmente al tappeto.
Il secondo archetipo, di tier 2, è l’Executioneer, un'evoluzione di Warrior, Operative o Bladedancer (dovrete raggiungere il livello 16 per sbloccarlo). Questo secondo archetipo, che combinato con il Bladedancer funziona discretamente bene, punta maggiormente sull'infliggere potenti debuff al nemico in modo da “ammorbidirlo”, rendendo in questo modo gli attacchi successivi ancora più efficaci. Questa filosofia si sposa bene in effetti anche con l’Operative, che però dal suo lato può già lavorare sulle debolezze del nemico analizzandole ed esponendole giocando con gli exploit. Ci teniamo però a sottolineare come l’Executioneer abbia come focus principale l’infliggere danni prolungati nel tempo al nemico, amplificare il danno corpo a corpo e infliggere pesanti malus per limitarlo quanto più possibile (crowd control). Tutte queste azioni sono ideali per un personaggio di supporto, oppure, come già detto, offrono delle ottime sinergie con personaggi che combattono a corto raggio, come appunto i già citati Warrior e Bladedancer.
Per concludere, vi segnaliamo che questo DLC aggiunge anche la modalità Grim Darkness, che da quanto abbiamo capito è una specie di modalità onore trasversale a tutti i livelli di difficoltà. In sostanza avrete a disposizione un solo salvataggio che sarà aggiornato e gestito dal gioco in automatico in modo da rendere ogni momento irreversibile. Se le cose quindi dovessero andare per il peggio e doveste essere sconfitti fino in fondo (la vostra Voidship distrutta, ad esempio) il gioco vi proporrà se accettare la sconfitta e vedere il vostro salvataggio cancellato, oppure se ripiegare e continuare la partita in modalità normale. Attenzione, perché questa aggiunta di per sé non modifica il livello di difficoltà che è invece selezionabile a parte.
Con una durata di circa 15 ore, che si va ad aggiungere al già ragguardevole gruzzolo che dovrete investire per giocarvi la campagna principale, Void Shadows è un DLC di tutto rispetto. Gli archetipi aggiunti sono validi ed interessanti e ci hanno divertito portandoci anche dopo diverso tempo a scoprire nuove combinazioni e nuove interazioni. Oltre a ciò il DLC, a suo modo, essendo parallelo, non forza il giocatore a creare una nuova partita per godere del nuovo contenuto. Detto questo, l'espansione non aggiunge meccaniche che rivoluzionano la formula del gioco base, motivo per cui porta con sé un po’ gli stessi pro e contro (che a loro volta non erano poi molti).
Se dunque il gioco base vi ha già convinti a suo tempo, questa espansione non farà altro che darvi un bel po’ di nuovo contenuto che potrete affrontare usando la vostra squadra o integrando un nuovo membro e cambiando strategie. Insomma, se Rogue Trader vi era piaciuto e ne volete di più, questo è esattamente quello che stavate aspettando. Unica nota negativa (se così possiamo dire), il DLC, esattamente come il gioco base, non presenta alcuna localizzazione italiana, motivo per cui siete avvisati, i dialoghi e le interazioni saranno tutte in inglese.
Il codice review è stato fornito dal publisher per PC.
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