E dopo avervi dato le nostra impressioni nel periodo Beta, torniamo a parlare di Warhammer: The End Times – Vermintide analizzando questa volta la versione completa; come si sarà comportato il team di Fatshark con il suo nuovo titolo?
Come già abbiamo presentato, il titolo è un Action in Terza Persona cooperativo con alcuni piccoli elementi GDR in cui il gioco di squadra sarà davvero vitale se si vuole uscire vivi dalle missioni che vi saranno da intraprendere; l’ambientazione nell’universo di Warhammer sarà quella nel periodo Fantasy, per la precisione sarà localizzata nella cosiddetta epoca del “End of Times” in cui l’apocalisse sembra sia per sopraggiungere e il Chaos sta facendo man bassa di regni e paesi.
Oltre a loro però vi sono altre temibili minacce pronte a prendersi la loro fetta di territorio, in questo caso il nemico focus che si affronterà all’interno di Vermintide sarà l’esercito degli Skaven; una subdola razza di uomini ratto intenta a prendere i territori già devastati dal Chaos in cui a difesa ormai vi sono ormai solo un manipolo di uomini, la storia è situata nella città di Ubersreik.
A contrastare l’avanzata dei ratti vi sarà un gruppo di cinque eroi composto da: Un Witch Hunter, un Nano Ranger, una Waywatcher, una Bright Wizard e un Soldato Imperiale; ognuno di loro avrà equipaggiamenti unici (poche armi saranno simili fra alcuni di loro) permettendo quindi una vasta tipologia di approcci in base al proprio stile di gioco e di combattimento.
Ad esempio il Soldato Imperiale utilizza fucili a canne rotanti, il Witch Hunter invece potrà utilizzare stocchi abbinate a una pistola; mentre la Bright Wizard è particolare dato che sarà l’unica a usufruire di staffe con il quale potrà scagliare diverse tipologie di incantesimi di fuoco, si dovrà comunque fare molta attenzione perché se si sfruttano troppo questi poteri vi sarà il rischio che possa “esplodere”.
Quando si accede al titolo, il punto di partenza sarà sempre la Locanda dove si è da soli e si può arrivare fino a un massimo di quattro giocatori che compongono la squadra per affrontare le missioni; all’interno di essa si troveranno: Una cassa, una forgia e la mappa della città.
La cassa avrà la funzione di inventario dove gestire l’equipaggiamento dei personaggi che comprende un elmo/copricapo (unicamente a scopo estetico), un’arma corpo a corpo, un’arma a distanza e i Trinket; questi ultimi sono gioielli che permettono di fornire bonus di sostegno per se ed eventualmente la propria squadra, inizialmente se ne potrà equipaggiare solo una ma salendo successivamente di livello si arriverà a un massimo di tre.
Della forgia se ne parlerà più avanti, si passa quindi alla mappa che permetterà di scegliere una delle 13 missione da compiere; queste missioni non saranno tutti disponibili sin dall’inizio dato che il gioco sarà suddiviso in tre atti, inizialmente si avranno disponibili solo alcune missioni che andranno completate tutte quante per sbloccare le successive del prossimo atto fino ad arrivare a quella finale.
Tramite il menù della mappa si dovrà decidere oltre alla missione il suo livello di difficoltà tra le cinque presenti nel titolo che saranno Facile, Normale, Difficile, Incubo e Cataclisma (per scegliere le ultime due si dovrà prima finire la missione almeno una volta a Difficile); chi sceglierà la missione sarà l’host della partita e sarà evidenziato dal simbolo di una corona nell’icona avatar.
A meno che non si crei la partita in privato o si è l’host per decidere quando dare il via alla sessione, una volta selezionata missione e difficoltà partirà il matchmaking che troverà la partita più vicina disponibile a cui partecipare; oppure si potrà accedere a una lista dove poter scegliere la lobby di gioco a cui partecipare, a meno che questa non sia privata.
Le missione si basano principalmente sull’iniziare dalla zona di partenza e raggiungere il punto di fuga eliminando ogni ostacolo che si contrapporrà alla squadra; come prima occhiata sembra minimalmente semplice ma in realtà il titolo riesce a proporre un interessante livello di sfida dato che, per perseguire al raggiungimento dell’obbiettivo base, vi saranno diversi ostacoli e obbiettivi da svolgere come distruggere un determinato elemento tramite barili esplosivi o le catene che lo sostengono.
In alternativa si dovrà resistere a una serie di orde nemiche oppure portare un numero di sacchi per approvvigionamenti alla carovana; le missioni avranno diverse durate che potranno variare dai 20 minuti fino a un massimo di 45-50 minuti se non vi saranno eventuali morti del party, seppure questi obbiettivi si ripeteranno nello svolgersi delle varie missioni non si percepisce minimamente questo peso perché il desing delle stesse sono state ben realizzate e si mostrano molto variegate.
L’HUB di gioco si presenta in maniera molto semplice dato che sulla destra vi saranno degli slot con su indicato: L’arma corpo a corpo, l’arma a distanza con relative munizioni, impacco o pozione curativa, una pozione di buffer temporaneo (forza o velocità) e un esplosivo; in basso vi saranno gli avatar dei giocatori con il loro livello (o i bot), l’indicatori di salute e gli slot oggetti citati prima.
Il gioco di squadra e la cooperazione saranno essenziali per il completamento della missioni, durante l’avanzamento vi saranno in qualsiasi momento delle imboscate o assalti di massa da parte degli Skaven annunciati dal suono di un corno e bisognerà coprirsi le spalle a vicenda; durante questi scontri bisognerà imparare a difendersi tramite parata dato che le armi corpo a corpo avranno una quantità di stamina (indicata da degli scudi) che indicherà quanto ci si può difendere dai singoli attacchi nemici, questa si potrà ricaricare da sola nel tempo ma si dovrà comunque ben apprendere quando alzare la guardia e respingere un nemico.
Il pericolo maggiore sarà quello di alcuni Skaven speciali, delle unita elitè come il gigantesco Ratto Ogre o il temibile Ratling con il suo gatling a sei canne che (sparando le sue lunghe raffiche di fuoco) infligge ingenti danni; altri invece come lo Skaven Assassino colpiranno un singolo bersaglio fino alla morte a meno che un compagno non lo uccida per liberarlo dalla sua presa perché chi è vittima non si può liberare da solo.
Durante l’avanzare della missione si dovrà esplorare l’ambiente circostante dato che si potranno trovare in alcuni punti degli oggetti curativi, pozioni di potenziamento, eventuali munizioni disponibili in una cassa sempre usufruibile a tutti o in singola dose per un solo giocatore e degli scrigni che possono contenere gli oggetti citati prima o essere totalmente vuote; in alcune di queste missioni vi sarà una sfida superiore dato che si potranno cercare 3 tomi e 2 grimori nascosti nella mappa, la sfida consiste sul fatto che i tomi occupano lo slot dell’impacco curativo mentre i grimori occupano lo slot della pozione di buff con l’aggravante che scalerà la salute totale a tutto il gruppo e per ottenere il bonus finale si dovrà portarli con se fino alla fine della missione.
Una volta conclusa la missione verrà fatto un resoconto, in questi saranno dati dei punteggi basati su: Difficoltà della missione, eroi sopravvissuti, Tomi e Grimori trovati assieme ad eventuali dadi speciali che potrebbero essere stati trovati per pura fortuna durante la missione (come ad esempio all’interno di uno scrigno); questi valori vengono trasformati in punti esperienza che permetteranno di salire di livello al profilo giocatore.
Alla schermata successiva si deciderà quale sarà il premio di fine missione, in cosa consiste?
Sulla destra vi sarà una colonna con su 8 armi (o trinket), questi hanno un livello di rarità dal bianco all’arancione che varieranno nella lista in base alla difficoltà con cui si è affrontata la missione; più la difficoltà sarà alta, più possibilità vi sarà di vincere un drop raro.
Il premio sarà estratto dal lancio dei dadi, 7 in totale, che buttati in un contenitore decideranno quale drop assegnare in base a quanti si fermeranno con una facciata figurata in alto; i dadi di base hanno un basso rateo di successi, per aumentare le probabilità di ottenere un risultato alto questo si potrà ottenere con i dadi premio ottenuti con i tomi e i grimori (quindi si andranno a ottenere in tutto 5 dadi speciali, più eventuali dadi extra se trovati in missione, che si sostituiranno ai dadi base).
Riprendiamo quindi un elemento lasciato dietro della Locanda, la forgia; questa avrà tre funzioni: La prima consiste nell’ottenere un arma nuova tramite la fusione di 5 armi che devono essere dello stesso livello di rarità, la seconda è sul potenziamento delle armi (nel caso queste ne abbiano) che richiederanno un costo materiali; questi ultimi, simili alle armi, avranno 3 tipologie di rarità e saranno ottenibili tramite recupero da un arma che sarà sacrificata.
Parlando a livello tecnico come si comporta Vermintide?
Di ottimo livello è sicuramente il level desing delle missioni che artisticamente si mostra sempre vario senza risultare monotematico, pur trovando la storia principale in una città; oltre al livello artistico gli stage sono molto ricchi di dettagli seppure sulle lunghe distanze e in alcune texture il dettaglio tecnico è vacillante.
Ricche di dettagli sono anche le armi con ottimi riflessi sulle varie fonti di luce quando queste cadono sui materiali riflettenti; altra ricchezza dei dettagli è quella degli Skaven e le varie tipologie di unità elitè tutte molto ben curate.
Di qualità anche il comparto sonoro sia nelle musiche che saranno un ottimo accompagnamento nelle diverse situazioni, così anche i diversi effetti sonori come quello delle armi o i versi degli Skaven.
Purtroppo non è tutto oro quello che luccica; difatti questa ricchezza di dettagli è accompagnata attualmente da un’ottimizzazione non proprio efficacie dato che porta spesso i processori a temperature alquanto alte anche su PC di fascia alta, non si salvano neanche i PC che mantengono i requisiti minimi richiesti con tutti i dettagli al minimo.
Questo a causa non tanto alla ricchezza di dettagli in sè, ma per la gestione della fisica degli Skaven; precisiamo, come già detto in poco prima, si affronteranno orde molto numerose di Skaven e per un determinato periodo di tempo i corpi dei caduti rimangono a terra mantenendo ancora una fisica dei singoli se colpiti nella massa durante le battaglia.
L’impossibilità di poter usufruire di un opzione sulla gestione dei cadaveri e della loro fisica mette particolarmente sotto sforzo il processore nel calcolo globale portando quindi le macchine sotto grossi sforzi.
Arriviamo alle conclusioni finali, come già denotato da molti, il titolo si è ispirato chiaramente all’esperienza cooperativa del noto Left 4 Dead; ma riuscendo a creare un divertente titolo che ne prende i suoi pregi a livello di meccaniche gameplay e ampliandole con altre nuove ed interessanti. Da giocare assieme agli amici seppure presenta alcuni difetti come quelli citati prima ed altri, esempio un mancato equilibrio della difficoltà presente in alcune missioni che le rende attualmente frustranti.
Siamo comunque fiduciosi sull’operato di Fatshark nel sistemare il loro titolo con i futuri aggiornamenti grazie anche al supporto della community; titolo consigliato a chi apprezza giochi cooperativi e per tutti gli amanti di Warhammer che possono avere tra le mani un buon titolo ambientato nel periodo Fantasy, dato che le controparti videoludiche di quest’epoca uscite negli anni sono minori rispetto a quella futuristica del 40K.
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