Bentornati ragazze e ragazzi della Tribù in questa nuova recensione, in questo caso del titolo Whateverland, in uscita oggi 15 settembre.
Whateverland è un'avventura grafica punta e clicca con elementi puzzle sviluppata da Caligari Games e pubblicata da Whisper Games, nella quale veniamo catapultati in un mondo caratterizzato da paesaggi desolati e da persone bizzarre ed eccentriche, con il chiaro obiettivo di fuggire!
Prima di lasciarvi alla recensione, vi dico che ho giocato il titolo per circa 6 ore, ma non completandolo al 100% e con una gran voglia di rigiocarlo dall'inizio per vedere i vari finali!
Ora bando alle ciance e ciancio alle bande, ecco a voi la recensione di Whateverland!
In Whateverland tutto ruota intorno a Vincent, un ladro che, dopo essere entrato in una grossa magione ed averne rubato il tesoro più prezioso, si ritrova faccia a faccia con Beatrice, la padrona di casa.
Quello che Vincent non sa è che la donna è la strega creatrice di Whateverland, luogo dove lei stessa manda il nostro protagonista per farlo riflettere sui suoi errori… per l'eternità.
Ci ritroviamo quindi imprigionati in questo mondo assurdo e fuori da ogni normale regola: qui incontreremo personaggi molto eccentrici, come Van il nobile con un problema alla ventilazione in casa da ben ventisette anni, oppure come Louis, il proprietario del Club Jazz che parla quasi cantando, in una maniera molto particolare e difficile da comprendere.
Durante il prologo conosciamo Nick, colui che ci accompagnerà dall'inizio alla fine della nostra avventura, il nostro partner in crime.
Nick è un mezzo fantasma, dai vestiti e dal modo di parlare molto ottocenteschi, che inizia a spiegarci alcune cose fondamentali di Whateverland, come il fatto che più una persona si lascia andare ai suoi vizi e più verrà trasformata in qualcosa che rappresenti i vizi stessi. Per esempio, troviamo un
personaggio che, essendo estremamente fedele alle sue padrone, si è completamente trasformato in un cane.
Il nostro caro amico fantasma dice anche di volerci aiutare a fuggire da Whateverland dato che sa come fare ad evocare la strega Beatrice in questo mondo. Nick sa infatti dell'esistenza di un incantesimo molto potente che Beatrice stessa ha donato agli abitanti di questa eterna prigione, ma sa anche che adesso è stata divisa in sette diversi pezzi.
La nostra missione è quindi recuperare questi sette pezzi dalle varie persone che li possiedono. Ovviamente ognuno di loro vuole qualcosa in cambio: c'è chi ha bisogno di un piatto di ramen ben fatto e chi ha bisogno che la ventilazione venga riparata; qui entrano in gioco le scelte, dato che possiamo aiutarli davvero, e prendere quindi la via più lunga, o ingannarli per recuperare il pezzo della pergamena senza bisogno di impegnarci troppo.
Le scelte sono una cosa molto importante nel titolo, perché ogni scelta può cambiare il nostro percorso. In Whateverland ci viene infatti lasciata volutamente una totale libertà di scelta, permettendoci di cambiare il mondo di Whateverland tramite le nostre stesse azioni.
La trama è sicuramente molto ben scritta e dai risvolti interessanti, anche se non perfetta nella sua esposizione: alcune rare volte i dialoghi sono troppo lunghi e non è mai presente un dialogo finale che dia un consiglio su come proseguire. Ad un certo punto ci siamo persi un singolo dialogo di Pipsqueak, il topo fumatore [decisamente non di sigarette… N.d.R.] che sta sul tetto di una delle case di Whateverland, e non abbiamo avuto alcun modo di recuperare il consiglio che ci era stato dato in quel momento. Questo ci ha obbligati a imboccare la strada "cattiva" di rubare il pezzo di pergamena invece di aiutare il povero nobile Van con il suo problema alla ventilazione.
In Whateverland però non si sta solo a leggere dialoghi e a essere spettatori di una bella storia: in questo titolo troviamo molteplici minigame, più o meno divertenti, che spezzano bene il ritmo del gioco; tutti sono utili a supportare la trama, essendo loro stessi integrati con la storia che stiamo vivendo.
Uno in particolare è alla base del titolo ed è fondamentale per poterlo completare: il gioco Bell&Bones che spopola tra gli abitanti di Whateverland. Questo gioco sembra essere talmente importante che per recuperare l'ultimo pezzo di pergamena dobbiamo prima diventare i secondi migliori giocatori di Bell&Bones di Whateverland!
Questo minigame consiste nell'usare i nostri Bookashes, dei piccoli esseri creati da Beatrice, per portare la palla in uno dei cucchiai avversari e per difendere i nostri. Praticamente è una pallamano a turni, nella quale possiamo usare le abilità dei nostri Bookashes per rallentare o fermare gli avversari.
Il gioco risulta semplice, ma dalle molteplici strategie e ci ha tenuto incollati allo schermo a cercare il modo giusto per battere l'avversario di turno.
Nel titolo sono presenti molti altri minigame, alcuni puzzle, alcuni di pura logica, altri legati al rispondere nella maniera giusta per ottenere ciò che ci serve; ognuno riesce a far immergere maggiormente il giocatore e ci ha obbligato a spremere le meningi per riuscire a risolverne alcuni.
Purtroppo, dal punto di vista tecnico non possiamo promuovere a pieni voti questo titolo: giocando abbiamo riscontrato vari bug minori che ci hanno reso molto più complicata l'immersione nel contesto di gioco. Sin dall'inizio abbiamo trovato problemi, a partire dal puntatore di Windows che si sovrapponeva a quello del gioco creando uno sgradevole doppione continuo, fino ad arrivare a parti di testo dove gli accenti son stati sostituiti da quadrati bianchi, come se ci fosse un errore di traduzione o di scrittura. Inoltre l'interfaccia di gioco è mal realizzata e risulta confusionaria ad una prima vista; abbiamo avuto bisogno di un bel po' di tempo per abituarci al funzionamento sia dei vari menu che della mappa che del diario nel quale vengono segnati i nostri progressi.
A livello di grafica, invece, il titolo è molto bello e gradevole e lo stile cartoon disegnato a mano risulta perfetto per l'atmosfera creata da Whateverland.
Una menzione va fatta al doppiaggio in inglese, presente durante tutto il gioco e che rende i dialoghi molto più scorrevoli e divertenti.
Ogni personaggio ha una voce che lo identifica alla perfezione, anche se alcune davano l'idea di essere amatoriali.
La soundtrack invece è senza infamia e senza lode, adatta al mood e al setting del titolo.
In conclusione, Whateverland è una bella avventura grafica punta e clicca che consigliamo a chi vuole un titolo della durata di poche ore, ma denso di contenuto, dalla trama molto interessante e con un'alta rigiocabilità grazie ai diversi finali.
Whateverland è disponibile all'acquisto, con 11 linguaggi diversi per lo scritto tra cui l'Italiano, da oggi 15 settembre 2022 per PC tramite GOG e Steam e più avanti nel 2022 verrà rilasciato anche per console.
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