While We Wait Here

Un viaggio tra cucina, misteri e il caos imminente della fine del mondo

Pubblicato il 31 Gennaio 2025 alle ore 18:13
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di Paolino Maisto
@PerrinAybara

Ben ritrovati ragazzi in questa nuova recensione. Finalmente è arrivato il momento di parlarvi di While We Wait Here, titolo degli italianissimi Bad Vices Games. Durante il suo reveal mi aveva particolarmente colpito e finalmente siamo giunti al momento della recensione. Scopriamo insieme, dunque, come si è comportato.

Le tavole calde negli Stati Uniti rappresentano un elemento iconico della cultura americana. Situate spesso lungo le strade più isolate, nel cuore del nulla, sono ambientazioni ricorrenti in film, libri e persino videogiochi. Un esempio recente è il vivace Oh Deer Diner di Alan Wake II, ispirato all'atmosfera enigmatica di Twin Peaks. Questi locali accoglienti, simili a vagoni ferroviari per la loro struttura lunga e stretta, servono piatti semplici e sostanziosi, accompagnati da fiumi di caffè, sin dalla fine del XIX secolo. Le tavole calde sono sempre animate: tra clienti abituali, viaggiatori di passaggio e segreti inconfessabili, a volte diventano teatro di crimini efferati. While We Wait Here si svolge proprio in una locanda di questo tipo, immersa nel deserto del Texas. Raccontare la trama senza svelare troppo del gioco è una sfida, poiché i confini tra realtà e allucinazione sono sottili, mettendo in discussione la veridicità degli eventi. Sebbene il gioco venga presentato come una simulazione di un lavoratore della ristorazione, si rivela molto più profondo e sfaccettato.

Il Long Glass Diner è gestito da una coppia che sogna di vendere il locale, trasferirsi in città e iniziare un nuovo capitolo della propria vita. La clientela abituale comprende un anziano contadino, un'aspirante attrice e un giovane ossessionato da teorie complottiste su alieni e governo. A questi si aggiungono visitatori occasionali: due amici in fuga, un bifolco alcolizzato e aggressivo, oltre a una coppia con un bambino che affronta una crisi familiare. Nel frattempo, all'esterno infuria una tempesta devastante, presagio di un'apocalisse imminente. In questo scenario, persone molto diverse tra loro trovano rifugio in un locale che sembra l’ultimo avamposto di tranquillità in un mondo ormai al collasso. La storia sorprende con colpi di scena inaspettati e intrecci complessi, sviluppandosi attraverso due campagne complete, simili nella struttura a Resident Evil 2. Ogni dialogo e interazione porta a decisioni significative, che influenzano la trama e determinano il finale.

L'atmosfera di While We Wait Here è un mix tra Melancholia di Lars von Trier e Mulholland Drive di David Lynch. Da un lato, i personaggi attendono rassegnati la fine del mondo, discutendo delle loro preoccupazioni quotidiane; dall’altro, il giocatore si immerge nei loro flashback, dove il confine tra sogno e realtà si dissolve in esperienze surreali. Il gameplay ruota attorno alla gestione della tavola calda: si prendono ordinazioni, si servono caffè e piatti come cheeseburger, pancake, bacon e patatine, si pulisce e si incassano i pagamenti prima di ricominciare il ciclo. Le meccaniche sono intuitive: il giocatore può gestire più ordini contemporaneamente, sfruttando il contenuto del frigorifero e un inventario personale di quattro slot. Azioni semplici come girare le cotolette o usare il frullatore rendono il tutto fluido, senza stress inutili dovuti a cotture eccessive o ingredienti che si deteriorano.

Questa routine, apparentemente ripetitiva, risulta invece ipnotica e immersiva. Mentre serviamo i clienti, ci lasciamo coinvolgere dalla loro umanità e dai loro racconti, proprio come il classico barista nei film che, tra un bicchiere pulito e l’altro, dispensa saggi consigli. Paradossalmente, il giocatore sembra restare ai margini della storia per gran parte del tempo, ma le decisioni cruciali dipendono sempre da lui. Questo approccio innovativo alla narrazione rende il gioco unico e coinvolgente.

Nei flashback, il giocatore assume il controllo di diversi clienti della tavola calda, vivendo in prima persona i loro ricordi e traumi. Queste sequenze introducono nuove meccaniche di gioco: si può distruggere un’auto con una mazza da baseball, dipingere la stanza di un bambino o persino mungere una mucca. Alcuni episodi includono anche elementi da sparatutto, con il protagonista che impugna un fucile in situazioni drammatiche. Sebbene le animazioni ricordino il primo Call of Duty, questi momenti rappresentano un cambio di ritmo efficace. Uno degli episodi più inquietanti riguarda Hank, l’anziano contadino. I suoi traumi infantili si manifestano sotto forma di un mostro terrificante da cui dobbiamo nasconderci, in uno scenario che ricorda una versione più leggera di Amnesia: Rebirth. Tuttavia, come in tutto il gioco, è la profondità psicologica della situazione a spaventare più delle minacce sovrannaturali.

Purtroppo, il titolo non è privo di difetti. Le schermate di caricamento sono numerose e talvolta interrompono l’immersione in modo brusco. Inoltre, il protagonista può rimanere bloccato nell’ambiente, e in alcuni casi abbiamo riscontrato bug che richiedevano il riavvio del gioco. Tuttavia, considerando che lo studio di sviluppo è composto da due persone e un gatto, questi problemi sono comprensibili e ampiamente compensati dalla qualità narrativa. Dal punto di vista grafico, While We Wait Here può sembrare datato, ma si tratta di una scelta stilistica intenzionale. La grafica volutamente sgranata, con effetti particellari scintillanti, richiama l’epoca PS1 e PS2, donando al gioco un fascino retrò perfettamente in linea con la sua atmosfera nostalgica. Il comparto sonoro, invece, è eccellente. La colonna sonora mescola tracce ambient suggestive a brani cantati toccanti, con un doppiaggio che sorprende per qualità. Hank, in particolare, è incredibilmente convincente nelle sue lamentele sulla vita, aggiungendo spessore al suo personaggio.

In conclusione, possiamo dire che While We Wait Here non è un gioco perfetto né una meraviglia tecnica, ma merita di essere provato da chi ama le storie profonde e le atmosfere surreali. Le meccaniche di cucina e servizio clienti si integrano perfettamente in una narrazione che alterna momenti di quiete e riflessione a situazioni disturbanti e oniriche. I personaggi sono memorabili e le scelte morali lasciano il segno. Con una durata di appena 2-3 ore, il gioco offre comunque un’alta rigiocabilità, grazie ai diversi finali. Se siete alla ricerca di un’esperienza narrativa intensa e originale, While We Wait Here è un’ottima scelta.

Il codice ci è stato fornito per Xbox Series X dallo sviluppatore.

Good

Trama emozionante e avvincente
Atmosfera tesa e inquietante
Un vero e proprio horror psicologico
Meccaniche di cucina e servizio clienti immersive e coinvolgenti
Un'ampia gamma di altre meccaniche di gioco
Ottima colonna sonora e doppiaggio
Dialoghi che influenzano veramente la trama e il finale

Bad

Troppo breve
8.1
PEM-PEM

Sviluppatore: Bad Vices Games
Distributore: Bad Vices Games
Data di uscita: 23 ottobre 2024
Genere: Avventura, Gestionale
PEGI: 18+
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC, Switch

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