Tribù, eccoci qui nuovamente a parlare di motori e di rally: approdiamo nell’esperienza di “WRC 8 FIA World Rally Championship”; KT Racing e Bigben Interactive propongono sul mercato un titolo che cerca di portare un’esperienza di simulazione di corsa ed elementi gestionali.
Sarà riuscita nel suo intento? Non resta che scoprirlo in questa recensione.
Al primo avvio di WRC 8, si viene catapultati in un piccolo percorso di prova che ha lo scopo di consigliare il livello di difficoltà con cui affrontare il gioco; una volta completata la pista, si passa alla creazione dell’avatar (nome, cognome e nazionalità) seguito dal livello di difficoltà.
Viene data la scelta di poterla cambiare rispetto a quella consigliata, decidendo a parte anche quanto i danni che il veicolo può subire siano effettivi e l’opzione di schianto permanente.
Fatto ciò, viene proposto se affrontare una carriera nella Junior WRC o WRC 2 Privato; la prima viene consigliata a coloro che sono appena approdati nella modalità carriera, la seconda punta invece ai giocatori che hanno già esperienza con questo genere di titoli.
Fatta la scelta della tipologia di carriera e il veicolo (che ti lega ad un costruttore e alla sua squadra), si passa al lato gestionale del gioco, accompagnati da un sistema tutorial che spiega le diverse meccaniche e opzioni un passo alla volta.
Con la Junior WRC mancheranno alcune voci presenti in WRC 2, permettendo al giocatore di vivere l’esperienza senza troppe preoccupazioni su determinati aspetti, che vengono presi in considerazione quando si è presa più dimestichezza col titolo.
Le voci più importanti da tenere conto a inizio esperienza sono: calendario, R&S, gestione della squadra, email e obiettivi.
Il calendario ha la funzione di scegliere cosa affrontare nelle prossime due date rispetto a quella a cui ci si trova attualmente: ci si può allenare, usarlo come giorno di riposo per il proprio team, partecipare ad un determinato evento.
Questi possono variare con generi differenti, ad esempio “condizioni estreme”, dove ci si trova in un percorso con condizioni meteorologiche estreme e l’auto gravemente danneggiata; in mezzo a queste date con scelte opzionali sono presenti degli eventi fissi, cioè le gare rally ufficiali (delle quali parleremo poco più avanti).
Tutti gli eventi che si affrontano forniscono punti esperienza, portando a crescere e far salire di livello il proprio avatar per ottenere punti abilità da spendere nella sezione R&S; questo sistema “gdr” suddivide la distribuzione dei punti in quattro categorie: team, squadra, prestazioni e affidabilità.
Le ultime due non saranno disponibili nelle stagioni Junior WRC, così che i giocatori principianti hanno solo da gestire la crescita di Team e Squadra.
La prima si occupa di sbloccare e migliorare le potenzialità del team, mentre squadra si occupa di poterla ampliare e avere dei vantaggi; Prestazioni e Affidabilità riguardano tutto ciò inerente alle caratteristiche del veicolo come gomme, freni, cambio, ecc…
La squadra suddivide i membri in sei mansioni: Meccanico, Agente, Fisioterapista, Direttore finanziario, Meteorologo, Ingegnere; se ne potrà usare in maniera attiva solo uno per tipologia, mentre nella sezione riserva si possono assumere inizialmente un massimo di venti componenti (che potrà crescere successivamente).
Ogni singolo componente ha punti caratteristica e livello di affaticamento differente, variando anche il prezzo di assunzione per l’evento a cui si gareggia; è importante comprendere quando metterli a riposo per non lasciarli spossati e farli riprendere.
C’è la libertà di scegliere quali membri possono accompagnare il giocatore alla competizione, così come se andare da solo affrontando tutti gli eventuali rischi.
Sempre riguardante la squadra, un valore da tenere in considerazione è anche quello del morale che aumenta o diminuisce (scendendo anche in valori negativi) in base ai risultati nei singoli eventi; tale statistica determinerà l’efficacia del proprio team sul campo.
Tra una gara è l’altra bisogna tenere d’occhio le mail in arrivo, perché possono contenere informazioni di vario genere; ad esempio suggerire la prossima gara rally, che tipo di difficoltà si possono incontrare o il riassunto spese dell’ultima a cui si è partecipato.
Durante la stagione si formeranno nel tempo diversi obiettivi che sono: stagionali (non in Junior WRC), a breve e medio termine; il loro completamento permette ai giocatori di migliorare il rapporto con il costruttore attuale, potendo ricevere una nuova proposta di collaborazione per la stagione successiva: cambiare obiettivo o fallirlo farà perdere punti.
Altre voci presenti solo in WRC 2 sono legate alle condizioni del veicolo e la messa a punto dell’auto; quest’ultima è dedicata a chi padroneggia il genere e vuole creare settaggi del proprio mezzo (come sospensione o freni) molto più specifici.
Il gioco concede anche la possibilità a quest’ultima di avere un menu semplice oppure realizzare delle impostazioni molto più avanzate, come decidere delle sospensioni valori differenti tra quelli anteriori e quelli posteriori.
Possiamo dire che il lato gestionale e “ruolistico” di WRC 8 è molto accattivante e pone un’interessante esperienza di gioco, anche se in alcuni aspetti può far storcere il naso; per esempio possono capitare degli obiettivi costruttore che si scontrano con un tipo di rally in cui si è obbligati a fare proprio ciò che non si vuole.
Tale situazione porta a perdere punti nei confronti del costruttore contro la volontà e non si hanno molte altre opzioni perché, come citato in precedenza, anche decidere di cambiare obiettivo costa la perdita di punti.
Ultima cosa importante riguarda la fine delle stagioni. Ogni volta che si conclude un ciclo, arriveranno delle nuove richieste di contratto, che possono essere del recente produttore o di nuove aziende interessate.
Ogni inizio di contratto stagionale comporta l’azzeramento della squadra, ripartendo con una nuova, e un budget di denaro basilare; rimangono invariati tutti i punti abilità spesi nel proprio profilo giocatore ed il suo eventuale livello raggiunto.
Andiamo ora a parlare dell’esperienza di gioco su pista.
L’hud è molto semplice e intuitivo, permettendo al giocatore di avere tutto sott’occhio, anche se ogni tanto è necessario dare un occhiata veloce all’indicatore dei checkpoint per comprendere se si è in vantaggio o meno.
A livello di comandi, questi rispondono in buona parte a dovere, anche se a volte la pressione dei grilletti per accelerazione e freno risulta molto sensibile, portando a settarli manualmente.
Anche se il titolo permette di scegliere il livello di difficoltà, risulta comunque alquanto pretenzioso per quanto riguarda le sfide di alcune piste, così come le gare a livello generale.
Alle prime armi potrebbe risultare ostico, chiedendo pazienza e manualità, specialmente tenendo conto di tutti gli aspetti della squadra citati precedentemente.
Le diverse tipologie di gare portano esperienze ed approcci sempre differenti, alcuni più accessibili e altri meno, in parte minati da alcune imprecisioni legate all’aspetto simulativo in strada.
Per quanto si voglia fornire una caratteristica realistica mentre si corre in strada, è capitato a volte di vedere l’auto cominciare a perdere troppo facilmente il controllo e, in alcuni casi, ribaltarsi in maniere sotto certe prospettive “esagerate” avendo intercettato piccoli ostacoli.
In alcuni tipi di piste l’esperienza risulta gradevole e con un buon livello di sfida, che riesce ad appagare il giocatore quando si riescono a raggiungere determinati record o compiere azioni molto professionali azzeccando l’azione di ogni singola mossa.
In alcune situazioni è il gioco stesso a metterti in difficoltà, per esempio con un effetto pioggia sullo schermo (usando la telecamera esterna) anche fin troppo invasiva, che non permette di vedere più di tanto.
Il caso più critico è stata una pista notturna con neve perché l’eccessiva illuminazione dei fari rendeva gli elementi indistinguibili (e sotto certi aspetti faceva perfino male agli occhi).
Tolto questo WRC 8 propone un alto numero di percorsi ben differenziati l’uno dall’altro, chiedendo sempre un’adeguata preparazione e settaggio dei veicoli; accattivante l’elemento di meteo dinamico, per il quale bisogna essere pronti in qualsiasi momento al passaggio di una nuova condizione climatica, cioè la capacità di improvvisare un nuovo approccio.
Immancabile l’elemento multigiocatore online, che dà la possibilità di affrontare sia sfide rapide senza troppi pensieri così come sfide competitive su ben due livelli.
Da una parte abbiamo il lato competitivo “classico”, con eventi che scadono dopo un determinato periodo di tempo, dall’altro vi è invece un livello molto più alto, perché si parla di competizione a livello eSports; per quest’ultima bisogna essere sicuri di volerla affrontare, dato che si ha un numero limitato di tentativi per decidere il proprio piazzamento in classifica.
Per quanto riguarda le gare normali, si possono cercare partite specificando relativi filtri (esempio pista o livello di difficoltà), partite qualsiasi con la ricerca veloce e creare una propria lobby dove ospitare i giocatori.
Andiamo quindi a parlare del lato tecnico.
WRC 8 (come parte detto in precedenza) ha un buon numero di piste ben differenziate l’una dall’altra, che insieme agli elementi meteorologici dinamici riescono riescono a fornire esperienze ed aspetti scenici accattivanti.
Interessanti i riflessi sull’acqua mentre si percorrono percorsi asfaltati, così come l’effetto bagnato in quelli fangosi; meno apprezzati alcuni giochi d’effetto, come la pioggia su schermo, che a volte diventava eccessivamente invasiva e rendeva la visione globale della pista un po’ caotica.
A livello di qualità delle texture, i veicoli e la strada sono molto ben realizzate, così come alcuni effetti particellari, ad esempio la polvere che si alza al passaggio dell’auto; tuttavia, se si dà uno sguardo globale all’ambiente circostante, si nota qualche sacrificio fatto, nonostante sia ricco di elementi per arricchirlo.
Il gioco si è sempre mantenuto stabile e fluido, senza aver mai percepito alcun calo nel framerate, anche nei momenti più tempestosi o durante i ribaltamenti.
Per quanto riguarda la qualità audio, abbiamo rilevato un ottimo lavoro per tutto ciò che riguarda gli effetti sonori delle auto, così come i rumori prodotti in strada, che variano in base al terreno e alle condizioni atmosferiche.
Buona e distinguibile la voce del co-pilota che dà le indicazioni al giocatore sulle curve e sugli ostacoli che gli si pareranno davanti; gradevole anche il comparto musicale di accompagnamento.
Tirando le somme finali, cosa possiamo dire di WRC 8?
KT Racing e Bigben Interactive propongono un’esperienza di gioco particolare in cui, oltre all’elemento simulazione su pista, introduce un lato gestionale tutto sommato intuitivo ed accattivante.
Quello che ci troviamo davanti è un prodotto che cerca di adattarsi sia ai neofiti del genere sia a coloro che sono alla ricerca di un’esperienza molto tecnica e metodica di gestione del veicolo. Sotto alcuni aspetti, però, per i primi citati, il gioco risulta comunque “pretenzioso” nei risultati che vogliono vedere in pista anche alle difficoltà più basse.
Il gioco è molto metodico, non è proprio la perfetta esperienza di simulazione, ma risulta comunque un titolo gradevole da giocare per gli amanti del genere, nonostante la presenza di alcune imperfezioni tecniche.
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