recensione

Ys X: Nordics

A caccia di Griegr

Pubblicato il 14 Ottobre 2024 alle ore 15:00
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Ys X: Nordics è un gioco di ruolo d’azione originariamente rilasciato per console PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch nel 2023 nel territorio del Sol Levante, e che ora sta per fare il suo debutto a livello mondiale aggiungendo anche il PC alle piattaforme disponibili. Purtroppo, giunge dalle nostre parti senza alcun doppiaggio e nemmeno traduzione nella nostra lingua, cosa che potrebbe scoraggiare ben più di un giocatore dall’acquisto. Sommando a questo il fatto che Ys X: Nordics è un titolo cross-gen, ammettiamo ci siamo avvicinati al titolo con più di qualche dubbio riguardo la sua qualità finale e soprattutto riguardo la sua godibilità. Ys però non è sicuramente una serie da prendere sotto gamba, motivo per cui ci siamo armati di tutto punto per salpare verso il golfo di Obelia assieme ad Adol e compagnia, per scoprire se Nihon Falcom è riuscita a creare un capitolo degno della serie o meno.

L’avventura che ti cerca

In Ys X: Nordics vestiremo i panni di Adol Christin, giovane avventuriero che, assieme ai suoi compagni, vagabonda per il mondo in cerca di miti, misteri e leggende. A detta di questi, però, sembra quasi che non sia lui a cercare l’avventura, quanto piuttosto il contrario, facendo spesso finire il ragazzo nelle situazioni più incredibili ed impensabili. Fedele a ciò, Adol si ritroverà proprio all’inizio del nostro viaggio, su una nave mercantile che sarà abbordata da una nave della Balta Seaforce, una nave Norman. Da questa prima disavventura il manipolo di amici finirà a Carnac, una cittadina di mare da cui dovranno ripartire, ma, proprio mentre cercano il modo di accumulare qualche soldo in più per il viaggio, Adol finirà di nuovo nei guai. Attirato da una voce misteriosa che proviene da una conchiglia sul bagnasciuga, Adol si ritroverà ad ottenere dei misteriosi poteri che dovrà subito usare per difendersi da alcuni mostri.

Come se non bastasse, a solo un giorno di distanza, sarà identificato da una ragazza Norman che lo aveva visto in precedenza, Karja Balta, che vorrà combattere con lui, ma che suo malgrado si ritroverà a dover aiutare nello scontro con i Griegr. Karja rivelerà a Adol che i mostri da lui incontrati sono creature immortali che non possono essere sconfitte se non con l’uso del mana, un’abilità speciale molto rara persino tra i Norman, ma che sia lei, sia Adol inspiegabilmente, sembrano possedere. Superstiti dalla battaglia i due decideranno di separarsi, ma sarà proprio in quel momento che scopriranno un’ennesima stranezza. Tra i due si è infatti formato un qualche tipo di legame magico, e ora entrambi sono vincolati da delle manette di mana invisibili che non permettono loro di allontanarsi l’uno dall’altra. Sorpresi, e anche parecchio indispettiti, i due cercheranno un modo per liberarsi dallo scomodo fardello, ma questo si rivelerà invece essere il punto di lancio della storia stessa che vedrà i due cooperare volenti o nolenti per combattere una vera e propria invasione Griegr.
Carnac finirà molto presto sotto attacco e, oltre al saccheggio vero e proprio, vedrà tutti i suoi abitanti scomparire senza alcuna spiegazione apparente. Nel frattempo Adol e Karja uniranno le forze coi superstiti di Carnac e la Balta Seaforce nel tentativo di opporre resistenza agli invasori e allo stesso tempo salvare gli abitanti di Carnac stessa, che sembra siano stati tramutati a loro volta in Griegr.

Ys X: Nordics

In cerca di avventura

Come avrete ben capito dall’incipit della trama, Adol e Karja sono molto importanti e speciali in questa vicenda proprio in virtù del fatto che sono in grado di utilizzare le abilità derivanti dal mana, unico modo per uccidere un Griegr. Questo si ripercuote direttamente sul gameplay fornendoci un paio di elementi, sia nel combat system che nell’esplorazione, decisamente interessanti. Cominciamo con il dire che Ys X: Nordics è fondamentalmente diviso in due tipi di grandi sezioni: quelle a bordo della nostra nave, la Sandras, durante le quali esploreremo il golfo di Obelia e combatteremo contro la flotta Griegr, e quelle a piedi, nelle quali avremo il controllo dei nostri due protagonisti. A loro volta anche queste ultime saranno divise in fasi esplorative e fasi di combattimento, ma a breve approfondiremo l’argomento.

In quanto compagni d’arme (Shield Brother e Sister) Adol e Karja hanno infatti un paio di trucchetti a loro disposizione sia quando dovranno esplorare il mondo, sia quando si ritroveranno a dover menar le mani. Esplorare il mondo di gioco non è infatti a prima vista un compito particolarmente difficile, ma gli sviluppatori hanno inserito alcuni elementi interessanti, soprattutto per tagliare i tempi morti negli spostamenti. Navigando per il golfo di Odelia ci ritroveremo infatti a poter sfruttare il mana per accelerare il nostro vascello per brevi periodi di tempo, permettendoci di eseguire manovre e schivate con maggior libertà. Inoltre, per tutto l’oceano, sarà possibile sfruttare dei corridoi segnati sulla mappa in verde, per usufruire delle correnti marine e muoversi così più rapidamente in fase di navigazione. Queste migliorie si ritrovano anche mentre esploreremo le varie isole, città e dungeon in cui ci imbatteremo, ma con le dovute trasposizioni. Già di per sé Adol e Karja si muovono molto rapidamente, complice anche una schivata che permette di incrementare la velocità non di poco. A questo però gli sviluppatori hanno aggiunto la meccanica del rampino, utile per offrire maggior tridimensionalità alle aree esplorabili, e persino una sorta di tavola da surf basata sul mana, che permette non solo di muoversi ancora più velocemente, ma anche di cavalcare alcune linee di mana per giungere in luoghi altrimenti impossibili. Tutti questi espedienti rendono quindi l'esplorare il mondo in fin dei conti un’esperienza abbastanza piacevole e indolore, accorciando le distanze e offrendo anche spunti per aree nascoste e tesori.

Ys X: Nordics

L’avventura che ti trova

Come ogni buon action RPG che si rispetti anche Ys X: Nordics ha un combat system degno di nota e, sebbene in questo capitolo potremo usufruire solamente di due personaggi, il gioco non sfigura affatto, proponendo una serie di interessanti idee. Partiamo col dire che la difficoltà di Ys X: Nordics è decisamente tarata verso il basso, e che la maggioranza dei nemici incontrati non rappresentano una sfida particolarmente impegnativa. Detto questo il gioco dispone di diverse boss fight che, senza stravolgere il livello di difficoltà, riescono comunque a richiedere un po’ più di attenzione e studio per essere superate indenni. Detto ciò, il nostro arsenale consiste di un attacco base [per l’amor del cielo, spiegatemi a chi è venuto in mente di mettere questo su X (comandi PlayStation), ho passato le prime due ore a cambiare personaggio invece che attaccare N.d.Pagonel], una schivata (L1) una parata (R2) e un set di fino a quattro abilità di mana, richiamabili premendo R1 più un tasto tra X, O, quadrato e triangolo. L2 è il tasto deputato al rampino, che per onor di cronaca nelle battaglie non è affatto inutile e ci consente di agganciarci ad un nemico per tirarci a lui e chiudere così le distanze.
La grossa novità la scoprirete però tenendo premuto R2, ovvero la parata. Facendo ciò Adol e Karja agiranno come un solo personaggio, non solo avvicinandosi l’uno all’altra, ma eseguendo le azioni in tandem. Quindi se attaccheremo, entrambi i personaggi attaccheranno il nemico. Questa modalità (Duo System) permette di avere accesso ad una serie di abilità di coppia che saranno disponibili su O, triangolo e quadrato, oltre ad una barra che ci offrirà la possibilità di incrementare un moltiplicatore al danno di queste ultime. Ogni volta, infatti, che bloccheremo un attacco nemico il nostro moltiplicatore verrà incrementato fino ad un massimo (inizialmente x2). Una volta carico, lo potremmo sfruttare per moltiplicare il danno della prossima abilità usata in Duo, infliggendo così ingenti danni. La questione però è che, mentre combatteremo in Duo Mode, dovremo mantenere premuto proprio il tasto della parata, cosa che ci consente di bloccare qualsiasi attacco (anche quelli segnalati in rosso) semplicemente smettendo di attaccare. Questo rende molti combattimenti estremamente semplici e soprattutto ci costringe a fare attenzione solamente agli attacchi segnalati in blu, i quali richiedono di schivare obbligatoriamente.

Anche le battaglie in mare non si sono rivelate particolarmente difficili, ma queste si basano su un concetto piuttosto differente. Il nostro vascello dispone di una serie di cannoni che potremo armare con diversi tipi di proiettili. Di base disporremo di una palla di cannone più rapida, che serve a rallentare le navi nemiche, ed una salva di cannoni fissa sui lati, che serve ad infliggere i danni più ingenti. Di queste due tipologie di proiettili disporremo di riserve infinite, mentre per quelle che ricercheremo più avanti ne avremo una scorta limitata. L’idea di fondo è riuscire ad indebolire il nemico dalla distanza in modo da poterlo affiancare ed affondare con i colpi più potenti, il tutto potendo fare affidamento sul boost alla velocità di cui vi abbiamo parlato sopra. Fin qui non ci sarebbe molto da dire se non fosse che le battaglie navali finiscono spesso per essere abbastanza banali.
Il mondo esterno è stato chiaramente rappresentato in una scala ridotta, in modo da limitare i tempi di esplorazione e spostamento, motivo per cui le zone dove ci ritroveremo a combattere non saranno enormi. A peggiorare le cose, spesso in prossimità degli eventi principali, il mondo sarà anche delimitato da muri invisibili e aree non navigabili. Il risultato è che, spesso, le aree dove combatteremo in mare non saranno molto estese, e le IA nemiche finiranno spesso e volentieri ad incagliarsi contro una costa o un muro invisibile spendendo la restante porzione di battaglia nel vano tentativo di tornare in acque aperte, e finendo invece colate a picco senza troppi problemi. Certo, progredendo con la storia le battaglie miglioreranno leggermente, dato che le navi nemiche non saranno sempre le stesse, ma anche così gli scontri navali non sono decisamente la parte meglio riuscita di questa produzione.

Ys X: Nordics

Crafting, miglioramenti e missioni secondarie

Cosa sarebbe un RPG se non ci fossero un bel po’ di attività secondarie mirate a potenziare i nostri protagonisti, raccogliere materiali e, nel nostro caso, migliorare la nostra nave? Ys X: Nordics non fa eccezione e, per l’occasione, ci offre una nutrita serie di opzioni tra cui scegliere. Ogni attività che porteremo a termine, ogni elemento che scopriremo e ogni missione che completeremo sarà infatti molto importante in quanto ci offrirà un tassello per potenziarci. Molte missioni secondarie, tra cui le isole e gli avamposti da liberare dai Griegr, ci offriranno delle ricompense sotto forma di materiali ed elementi di crafting, che ci permetteranno di ampliare e potenziare la nave migliorandone le funzionalità, o anche solo banalmente i parametri. Questa trovata fa in modo che il giocatore sia naturalmente portato a completare queste attività, vuoi perché gli sviluppatori le hanno rese relativamente poco invasive, vuoi perché contribuiscono in modo consistente alla nostra causa, fornendoci quindi una motivazione più che valida per deviare dal nostro percorso.

Analogamente a quanto visto per la Sandras, anche i nostri protagonisti potranno essere potenziati a dovere, partendo dal loro equipaggiamento e finendo con le abilità e statistiche. Ys X: Nordics basa la forza dei nostri personaggi sull’equipaggiamento da un lato, composto da arma, armatura ed eventuali accessori (inizialmente uno, ma procedendo sarà possibile sbloccarne altri), tutti potenziabili presso un fabbro; dall’altro invece ci offre una specie di strano skill tree diviso tra i due personaggi.
Ogni livello di questa struttura offrirà una specie di grafo i cui nodi rappresentano dei punti da sbloccare con dei punti mana. Ogni nodo potrà sbloccare una nuova abilità attiva per il personaggio, ma lascerà comunque uno spazio in cui sarà possibile inserire un seme di mana. Questi sono dei sigilli di tre possibili colori che offriranno dei bonus differenti, rosso potenzia l’attacco, blu la difesa e giallo funge da potenziamenti generici. Oltre a questo, se collegheremo più semi dello stesso colore, potremo sbloccare ulteriori bonus, ma attenzione che i collegamenti non si portano tra un livello e l’altro. In compenso, ogni seme di mana potrà essere distrutto per ottenerne i materiali, costruito usando gli stessi materiali ottenuti e, infine, anche potenziato oltre il livello 1, fornendo in questo modo bonus più potenti.

Conclusioni

Il nostro viaggio nel golfo di Odelia è, in fin dei conti, stata un’esperienza interessante, ma non certo priva di difetti e qualche intoppo. Graficamente questo titolo risente infatti pesantemente della sua natura Cross-Gen. Sebbene artisticamente riesca a portare un risultato a schermo niente male, troppi elementi risultano quasi in bassa risoluzione. Su PlayStation 5 (console sulla quale abbiamo condotto la recensione) gli elementi ambientali e i fondali stonano molto con i modelli dei personaggi, elementi che nelle versioni su console current-gen risultano chiaramente migliori. A onor del vero, una volta che vi sarete immersi nella storia e nei combattimenti, non farete più molto caso a questi difetti, ma resta il fatto che il gioco risulta sembrare decisamente più vecchio di quanto non sia, anche a fronte dell’uscita in territorio giapponese di un anno fa. Detto ciò il combat system ed il feeling che abbiamo riscontrato durante le nostre scorribande ci hanno spesso sorpreso in positivo, fornendo in fin dei conti un’esperienza decisamente divertente e coinvolgente, anche se come detto non priva di difetti.

Ys X: Nordics è, a nostro modo di vedere, un ottimo action RPG, con anche diverse idee niente male. Purtroppo, globalmente il gioco non riesce a spiccare quanto potrebbe, complice anche un budget non proprio stellare ed un comparto tecnico che lascia abbastanza a desiderare. Detto ciò non lasciatevi scoraggiare da questo, perché, se riuscirete a passare sopra a questi difetti minori, avrete comunque per le mani un titolo decisamente valido che saprà comunque intrattenervi per ore.

Good

Un combat system in fin dei conti interessante
Storia piacevole, anche se non eccelsa
Missioni secondarie e attività ben congeniate

Bad

Esteticamente non proprio ottimo
Le battaglie in mare non sono sempre il massimo
8
PEM-PEM

Sviluppatore: Nihon Falcom
Distributore: NIS America
Data di uscita: 25 ottobre 2024
Genere: Action RPG
PEGI: 12+
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC

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