Annunciato a sorpresa alla fine del SEGA FES 2018, Shin Sakura Taisen (Sakura Wars da noi) ha segnato il ritorno di una serie di JRPG storica in Giappone che negli anni è diventata una delle IP più importanti di SEGA, seconda solo a Sonic e forse Yakuza. Considerato il “peso” di questi due nomi appena fatti, allora potete immaginare cosa significhi l’arrivo di Sakura Wars in Occidente, dove non ha riscosso lo stesso successo visto in patria e, anzi, ha visto la maggior parte dei suoi capitoli confinati in Giappone e quanto sia stata importante l’uscita nel Paese del Sol Levante, tenendo conto che l’IP era ormai considerata abbandonata da tutti; annuncio tra le altre cose avvenuto in contemporanea sia in Giappone che America ed Europa, cosa insolita per SEGA, ma in linea con i trascorsi recenti della compagnia, che tra il ritorno di Valkyria Chronicles, Shining e le IP di Atlus è tornata prepotentemente nella scena dei JRPG, detronizzando altre software house e titoli dai nomi altisonanti; a conti fatti il ritorno di uno dei giochi più amati di SEGA era solo una questione di tempo e così e stato.
L’ultimo capitolo della serie, nonché unico ad essere arrivato in Occidente è stato Sakura taisen V – Saraba, itoshiki hito yo conosciuto da noi come Sakura Wars: So Long My Love uscito su PS2 nel 2005, con un porting per Wii 5 anni dopo che fu l’unica versione ad arrivare in Europa. In parole povere sono passati oltre 15 anni dall’uscita di un gioco della serie, un’eternità.
Andiamo per ordine; serie nata dalla collaborazione tra RED Entertainment e SEGA, si tratta di un JRPG ambientato nell’era Taisho giapponese a forti tinte Steampunk, dove il Giappone fu coinvolto in quella che è conosciuta come la “guerra di Kōma”, conflitto che vide l’esercito affrontare un enorme demone che fu sconfitto e sigillato; in seguito all’evento nacque la “Floral Division”; una divisione speciale dell’esercito col compito di proteggere il Paese dalla minaccia dei demoni tramite delle speciali armature alimentate dal vapore che altri non sono che mech veri e propri guidati da un gruppo scelto di ragazze: sono le donne infatti le uniche ad avere un potere spirituale talmente elevato da poter utilizzare queste armi speciali che agiranno sotto copertura tramite una compagnia teatrale conosciuta come “Imperial Opera Troupe”, cosa che sarà adottata anche in altri paesi e città che avremo modo di vedere nei capitoli successivi.
Anche se i personaggi femminili sono da considerarsi quelli principali e più importanti all’interno della serie, il comune denominatore dei primi 4 capitolo è Ichiro Ogami, uno dei pochissimi uomini al mondo ad avere un potere spirituale abbastanza elevato da permettergli di usare i Koubu (nome dei mech). Il perché della presenza di una figura rilevante maschile all’interno dei giochi è presto detto: nonostante sia un RPG, Sakura Wars ha forti elementi da Dating Sim che influiscono parecchio sulla trama e il suo finale, solo la storia base che rimane inalterata. Sono veramente pochi i giochi dove la storia cambia in base a quale relazione possiamo avere con un personaggio del sesso opposto (praticamente solo le visual novel) e la cosa non si è più vista in ambito videoludico, non in modo così marcato almeno (Atlus prendi nota per Persona 6 e i social link che male non fa n.d.r).
Questa fase di gioco, conosciuta come Avventure Parts, ruota attorno al LIPS System (Live & Interactive Picture System), dove, durante alcuni dialoghi, il giocatore dovrà rispondere in pochi secondi in un determinato modo o fare un tipo di scelta; queste andranno poi ad incidere sulla storia e la ragazza scelta.
Per quanto riguarda la parte RPG, i primi 4 capitoli sono dei tattici veri e propri, mentre il quinto presenta mappe e modelli in 3D con un gameplay pressoché identico a Valkyria Chronicles, in pratica Sakura Wars V può essere considerato il papà di Valkyria Chronicles a livello di sistema di combattimento. Quello che non cambia è sempre il LIPS e la sua capacità di incidere sulla storia.
DI seguito eccovi un lungo e interessantissimo video che ripercorre i vari capitoli principali:
Il successo di Sakura Wars è dovuto a svariati fattori, dating sim, RPG, ambientazione storica con un pizzico di fantascienza dentro, ma anche e soprattutto tutti i progetti nati insieme al videogioco e i nomi coinvolti, primo fra tutti Kosuke Fujishima, il “mostro sacro” autore di “Oh, mia dea!” e character designer di Tales of., sostituito da un altro autore di peso in occasione di Shin Sakura Taisen, ovvero Tite Kubo, autore di Bleach.
Sakura Wars come detto non è solo svariati videogiochi su console, mobile, browser ma anche manga, serie animate e film d’animazione. Sono infatti tantissime le trasposizioni cartacee e animate delle quali ha goduto la serie, tutte comunque legate ai giochi principali; non manca neanche la musica con svariati singoli musicali cantati dalle doppiatrici delle eroine dei vari giochi; difficile dimenticare l’iconica canzone di apertura Geki! Teikoku Kagekidan, presente da Sakura Wars 1 a 4 (con il 3 che vantava tre opening diverse), per poi essere cambiata nel V, il capitolo meno amato visti i troppi cambiamenti e tornata con il nuovo capitolo di prossima uscita in Europa.
Raramente una serie di videogiochi ha avuto un trattamento di riguardo come questo, soprattutto se consideriamo il periodo in cui ha debuttato e l’incredibile numero di vendite ottenute solo dai giochi (Sakura Wars 2 superò le 500,000 unità nella prima settimana, diventando il secondo gioco più venduto della storia in Giappone per quel lasso di tempo), che ad oggi ammontano ad un totale di 4,5 milioni di copie in tutto il mondo.
Adesso tocca al nuovo Sakura Wars far breccia nel cuore dei giocatori occidentali, con il capitolo che è più un soft reboot della serie che un sequel vero e proprio, nonostante ritornino personaggi dei giochi precedenti. La volontà degli sviluppatori è quella di far conoscere la saga ad un pubblico più vasto e visto il grande periodo che i JRPG stanno vivendo in questi anni il momento è quello più adatto.
Sakura Wars uscirà in Europa tra pochi giorni, il 28 Aprile in esclusiva per PS4
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