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Splitgate 2 - Hands-On [Gamescom 2024]

Pubblicato il 27 Agosto 2024 alle ore 18:12
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In questo secondo speciale per la Gamescom 2024 del vostro redattore, parleremo di Splitgate 2 e di ciò che ci è stato possibile provare a Colonia. Il seguito del primo Splitgate, realizzato sempre dai ragazzi di 1047 Games, anche se con un team e una base finanziaria decisamente maggiori, propone di mantenere le sue basi ancorate al primo titolo, ma con varie aggiunte e migliorie, attraverso nuove modalità, meccaniche e grafica.

A Colonia ci è stato possibile provare un'intera partita nella Hot Zone, una delle nuove modalità di Splitgate 2, che, a detta degli sviluppatori, è ispirato a un classico King of the Hill, ma con il loro personale twist: le basi da conquistare sono tre, due fisse e una che ha lo spawn casuale a seconda dell'andamento della partita. Questa meccanica innovativa permette di mantenere una partita dinamica e con pochi giocatori a fare i camper negli angoli, anzi spinge a muoversi il più possibile per la mappa per poter conquistare una zona e punti per la propria squadra.

La prova che abbiamo effettuato è stata insieme al pubblico nello showfloor presso la Hall 9, dove 1047 Games aveva allestito un enorme stand completo di minigiochi ai lati, uno relativo ai riflessi, dove si doveva reagire velocemente premendo i bottoni che si accendevano su uno di quei dispositivi che vengono usati dai piloti di F1 per allenarsi e uno relativo alla resistenza, dove veniva calcolato quanto tempo si riusciva a rimanere appesi ad una sbarra. Entrambi sono risultati come dei gran successi tra il pubblico, che infatti faceva la fila per poter partecipare anche a queste attività.

La parte migliore, però, rimane la prova effettiva del titolo, che inizia quando si viene portati in un corridoio sul retro dello stand dove un membro dello staff mostra il più recente trailer di Splitgate 2 e un tutorial che illustra i comandi base, in particolare quelli legati all'utilizzo dei portali: una grossa novità di questo seguito, infatti, è il nuovo metodo di utilizzo dei portali che passa ad essere con un singolo tasto, al contrario del primo capitolo che presentava un sistema a due tasti, uno per il primo portale, uno per il secondo.

Una volta passata una certa quantità di tempo, comunque inferiore ai cinque minuti, ci hanno permesso di tornare sul fronte dello stand, dove ci siamo potuti sedere ai computer con annesse cuffie, tastiera e mouse di alto livello, per giocare di fronte a tutto il resto del pubblico, esattamente come se fossimo gli Ace [così sono chiamati i personaggi N.d.R.] che andremo ad interpretare.

Appena guardiamo lo schermo, ci rendiamo conto delle novità annunciate dal titolo: troviamo infatti una scelta tra tre fazioni, Aeros, Sabrask e Meridian, ognuna con le proprie abilità, alcune più adatte al parare danni attraverso l'utilizzo di uno scudo, altre a correre in giro per l'arena grazie al dash, altre ancora capaci di manipolare il tempo per favorire la propria tattica. Queste skill che le varie fazioni possono usare non sono niente di estremamente innovativo, ma aggiungono un ulteriore livello di strategia al titolo.

Splitgate 2

La scelta rimane disponibile anche all'interno della partita stessa; infatti abbiamo potuto provarle tutte e tre e possiamo dire che risultano alquanto differenti tra loro, si sente quanto le abbiano volute rendere uniche, così da adattarsi ad uno specifico stile di gioco.
Una volta all'interno della partita, finito il countdown, siamo partiti subito all'attacco, correndo in giro a cercare i nostri nemici, per poi occupare la zona casuale così da dare punti alla nostra squadra. Il tutto risulta immediatamente frenetico, in una mappa piccola, ma intensa e piena di angoli, corridoi, oltre che costruita per poter sfruttare al meglio i portali.
Parlando proprio dei portali, questi rimangono abbastanza presenti, ma risultano difficili da utilizzare inizialmente se non si ha l'abitudine a farlo: grazie anche all'ottimo lavoro fatto sulla sensazione e precisione di fuoco e ai mirini personalizzabili, sparare con le armi risulta alquanto intuitivo e facile da imparare. Questo però, unito alle abilità dei personaggi, rende i portali qualcosa che si finisce per dimenticare e non utilizzare. Visto che questa era la meccanica principale del precedente, quello che aveva fatto innamorare i fan, ci chiediamo se sia stata una buona idea farla finire sotto tutte queste nuove meccaniche [rimanete connessi per scoprite cosa ne pensa Ian Proulx, CEO/Cofounder di 1047 Games, nell'intervista che ci ha concesso alla Gamescom 2024, in arrivo a breve N.d.R.].

La partita inizia molto bene e riusciamo a vincere i primi due round senza troppe difficoltà, per poi perdere il terzo e andare allo spareggio; a questo punto avevamo fatto il giro ed eravamo tornati alla nostra fazione preferita, Aeros, per la sua agilità a capacità di controllare il campo di battaglia.
A questo punto avevamo anche ingranato con l'utilizzo dei portali e unirli alle altre meccaniche ha iniziato a dare soddisfazione: questi possono efficacemente essere combinati in maniera eccellente per effettuare azioni altrimenti impossibili; il dash, ad esempio, ci permette di lanciarci verso la morte per poi aprire un portale e volare sopra al campo di battaglia, aggirando completamente il blocco dei nemici. In questo, Splitgate 2 fa vedere tutte le sue potenzialità, anche se esse sono ridotte dal fatto che i portali non possono essere aperti su ogni superficie, ma solamente su alcune preposte.

Splitgate 2

Vinciamo quindi agilmente anche l'ultimo round, agguantando una meritata vittoria per la nostra squadra. Alla fine di tutto ciò, siamo rimasti un momento a assorbire tutto ciò che abbiamo visto e, nonostante l'ottima grafica, le aggiunte meccaniche come lo slide e un miglior sistema di fuoco delle armi, rimangono delle domande: nell'intervista che leggerete, Ian Proulx, CEO/Cofounder di 1047 Games, ci ha rivelato che il titolo, nonostante sia free-to-play, avrà microtransazioni in-game solamente per gli elementi estetici e nessun Battle Pass con essi. Come possono rendere questo un modello che generi profitto? Sicuramente il divertimento dei giocatori è la parte più importante nella creazione di un videogioco, ma la sua sostenibilità, specialmente se pensato come un gioco che durerà a lungo, è altrettanto fondamentale.
Inoltre tutte queste aggiunte fatte al titolo allontanano la sensazione di star giocando ad un seguito del primo Splitgate, avvicinandola molto di più a quella suscitata da uno dei classici VALORANT, Fortnite o Overwatch. Ne sarà valsa la pena?

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