Stygian: Reign of the Old Ones Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/stygian-reign-of-the-old-ones/ Videogiochi, Cinema, Giochi da Tavolo, Serie Tv, Podcast e Live Sun, 15 Aug 2021 11:58:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.tribe.games/wp-content/uploads/2021/08/cropped-avatar_facebook2021-32x32.png Stygian: Reign of the Old Ones Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/stygian-reign-of-the-old-ones/ 32 32 Stygian: Reign of the Old Ones https://www.tribe.games/recensione/stygian-reign-of-the-old-ones-recensione/ https://www.tribe.games/recensione/stygian-reign-of-the-old-ones-recensione/#respond Sat, 28 Sep 2019 12:00:45 +0000 https://https://tribe.games/?post_type=recensione&p=4869 Stygian: Reign of the Old Ones è uno dei molti titoli che costella il variopinto universo dei giochi ispirati agli scritti […]

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Stygian: Reign of the Old Ones è uno dei molti titoli che costella il variopinto universo dei giochi ispirati agli scritti di H.P. Lovecraft. Già avevamo avuto modo di parlarvene in passato, in occasione della Gamescom 2018, durante la quale avevamo avuto provato la prima ora di gioco. Ora, abbiamo messo le mani sulla versione definitiva del titolo e, come potete immaginare, ci siamo immersi per voi nella follia che serpeggia tra le strade claustrofobiche di Arkham, nel tentativo di districare il mistero che aleggia pesante come un sudario. Prima di iniziare però ci sentiamo di dare una quantomai valida raccomandazione. La build che abbiamo provato è, infatti, precedente il lancio del titolo, motivo per cui alcune delle problematiche più prettamente legate all’ottimizzazione del gioco potrebbero, e anzi dovrebbero, venire sistemate prima del lancio. Ma bado alle ciance ed iniziamo invece a parlare di Stygian: Reign of the Old Ones.

Cosa posso fare per te cornuto

La cittadina di Arkham non necessita certamente di presentazioni, la sua fama è ben nota a chiunque si sia anche solo per una volta avvicinato ai miti di Cthulhu e alla letteratura Lovecratiana. Misteri, mostri e segreti al di là dell’immaginabile, sono solo alcune delle insidie che serpeggiano nei suoi bassifondi. Sarà proprio in questo ambiente che il nostro alter ego si risveglierà con ben pochi indizi sugli eventi recentemente avvenuti nella misteriosa cittadina del Massachusetts.

La verità è infatti tanto assurda quanto reale e, a quanto pare, l’intera città di Arkham, dintorni inclusi, è stata strappata dalla sua posizione geografica per finire nel bel mezzo del nulla, intrappolando tutti i suoi ospiti in una sorta di limbo. Gli abitanti chiamano i Giorni Oscuri quegli eventi che hanno condotto a questo infausto esito, ma la verità è che non si sa assolutamente nulla sul modo e sul cosa abbia portato a questo.

Intrappolata dunque, e costretta a sopravvivere con quel che resta nella città, la popolazione ha cercato di scendere a patti con le necessità e le stranezze di questa gabbia per folli. Il risultato è che per le strade vige il caos quasi assoluto, criminali e mafiosi cercano di sfruttare la situazione e mantenere sotto controllo le strade con l’uso della forza, ma anche loro hanno difficoltà a non soccombere di fronte alle creature che giorno dopo giorno si spingono sempre più addentro ai centri abitati, seminando paura e morte.

A dispetto di ciò, qualcuno sembra intenzionato a guidarci fuori da questa follia, qualcuno vuole aiutarci a districare questa ingarbugliata matassa e illuminarci una via di fuga. Per essere più precisi è quello che il nostro alter ego auspica, ma a conti fatti l’unico indizio in nostro possesso è una persona, un uomo che, comparendo nei nostri sogni, sembra indicarci una via. Stygian parte proprio da questo incipit per dare il la agli eventi che vivremo. Soli, con ben pochi alleati e con scarsissime risorse, in cerca di una persona a noi del tutto estranea, nel disperato tentativo di non soccombere alla follia che lentamente sta strisciando nell’animo della popolazione. Sarà però una strada lunga e difficile quello che porta avanti il nostro percorso e non sempre la via che percorriamo ci condurrà in luoghi piacevoli da visitare. Preparatevi dunque a seguire tantissime piste diverse, parlare con innumerevoli individui e setacciare ogni angolo della città nel tentativo di trovare gli indizi di cui avremo bisogno per evadere da questo manicomio a cielo aperto.

Cthulhu e piombo in abbondanza

Stygian non è affatto un gioco semplice. Iniziamo mettendo in chiaro questo punto. Finché non riuscirete ad avere degli alleati, e soprattutto un equipaggiamento decente [cosa tra l’altro neanche troppo semplice N.d.R.], scordatevi di buttarvi nella mischia a testa bassa. Il gioco infatti alterna elementi fortemente narrativi ed investigativi a dei momenti strategici in cui i nostri uomini combatteranno con un sistema a turni, molto simile a quello visto in XCOM.

Le sezioni incentrate sulle indagini e sulla storia sono piuttosto semplici in realtà. Molto dipenderà dalle vostre abilità e dai tratti che avrete a disposizione dalla creazione (o scelta) del vostro personaggio. Queste caratteristiche vi offriranno spesso scelte nei dialoghi uniche, permettendovi così di risolvere in svariati modi una situazione. A tal proposito, ci siamo resi conto di come alcune scelte potrebbero complicarci non poco la vita fino a portarci proprio ad una schermata di Game Over vero e proprio. Questo ci ha fatto quindi riflettere molto più a lungo durante i nostri dialoghi futuri, portandoci a ponderare anche le possibilità più elaborate e assurde. Le nostre scelte, buone o cattive che siano, portano infatti a vere e proprie conseguenze, motivo per cui non è affatto una cattiva idea pensare bene ad ogni possibilità prima di scegliere il percorso da seguire.

La seconda meccanica che la fa da padrona è indubbiamente il combattimento a turni. Quest’ultima è però anche una delle componenti che ci ha dato più da pensare. Gli scontri, come vi abbiamo già precedentemente annunciato, sono infatti difficili e sia le munizioni che le cure rappresentano un bene preziosissimo da usare con estrema parsimonia. A fronte di questo, vi ritroverete contro spesso nemici che sono decisamente più forti dei nostri compagni, e talvolta anche più numerosi. Se a questo aggiungete un RNG (Random Number Generator) decisamente poco propenso a collaborare e la morte permanente dei vostri compagni, avete la formula per un vero e proprio incubo. Questo soprattutto perché in alcuni frangenti sarà quasi impossibile evitare lo scontro per proseguire con l’avventura, ma allo stesso tempo ingaggiare combattimento potrebbe essere un’opzione fuori dalla nostra portata. Il nostro consiglio è quindi quello di procedere con estrema calma, rifornirsi spesso e non sprecare mai alcuna risorsa, soprattutto cure, munizioni e sigarette. In particolare queste ultime sono particolarmente importanti per poter riposare, azione che ci permette, oltre a recuperare sanità mentale e vita, anche di eseguire ricerche, sbloccare ricette e progetti, indagare su artefatti ed eseguire altre azioni utili all’evoluzione dei personaggi. Considerando che il gioco è piuttosto stretto di manica e i prezzi non sono proprio economici, la gestione, lo avrete capito ormai, è di primaria importanza.

I bassifondi di Arkham

Tecnicamente parlando Stygian è un titolo che ci ha offerto non pochi problemucci e bug durante la nostra recensione. Certo, siamo consapevoli che molti di questi problemi sono destinati a scomparire con il lancio del titolo, e la conseguente patch day one; cionondimeno, abbiamo dovuto lottare con non poche difficoltà tecniche, soprattutto legate alla risoluzione del gioco e alla sua esecuzione in finestra o a schermo intero. Oltre a questo, tenete a mente che ci troviamo di fronte ad un titolo che digerisce veramente male eventuali schermi con aspect ratio atipici [ad esempio su schermi a 21:9 il gioco verrà eseguito talvolta a schermo intero, ma con l’HUD solo nella porzione centrale, talvolta invece sarà ridimensionato con le barre nere laterali N.d.R.] come gli Ultrawide, e che, anche le risoluzioni troppo alte quindi superiori al Full HD, potrebbero darvi problemi per quanto riguarda la dimensione dei caratteri e la messa a fuoco di questi ultimi.

Ad onor del vero, però, ci sentiamo di sottolineare come, salvo questi problemi appena elencati, il gioco non abbia mostrato altre incertezze o tentennamenti, sia a livello tecnico che di stabilità. Di tutt’altro avviso è invece il comparto artistico, decisamente valido ed ispirato. Il gioco infatti presenta uno stile molto particolare, ma che a livello estetico riesce pienamente nel suo intento. L’atmosfera Lovecraftiana si respira a pieni polmoni per le strade di Arkham e, sebbene avremmo gradito un po’ più di varietà in alcuni ambienti, il gioco riesce piuttosto bene ad immergere il giocatore nell’atmosfera cupa e folle tipica di questo genere narrativo.

Reign of the old ones

Stygian a nostro modo di vedere è un buon titolo, decisamente curato a livello narrativo ed artistico, ma con qualche pecca a livello di gameplay e di pulizia in generale. La difficoltà in sé non sarebbe un male, ma soprattutto ad inizio partita è veramente facile trovarsi di fronte a nemici decisamente troppo forti per i nostri mezzi e con risorse insufficienti per proseguire. A dispetto di questo, le storie e le sotto trame sono molte, molto interessanti, e fortunatamente ci offriranno sempre almeno una strada su cui poter proseguire senza incappare in fastidiosi vicoli ciechi. Se siete quindi in cerca di un gioco con una longevità e rigiocabilità niente male, e siete disposti a farvi le ossa su un combat system a volte un po’ sbilanciato, Stygian è proprio il titolo che fa per voi.

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Per tutti gli amanti della narrativa Lovecraftiana, questi sono tempi particolarmente felici; il mondo videoludico ha infatti in serbo per tutti gli appassionati di Cthulhu e degli altri grandi antichi un bel po’ di titoli uno più interessante dell’altro. In occasione della Gamescom 2018, e grazie all’appuntamento con i ragazzi di 1C Company, siamo stati in grado di provare “Stygian: Reign of the Old Ones” uno stupendo gioco di ruolo strategico ambientato proprio nel mondo narrativo creato da Lovecraft.

Partiamo subito con il dire che Stygian potrebbe non essere un titolo per tutti; narrativo, a tratti lento e soprattutto molto strategico, di sicuro non incontrerà il gusto dei nostri lettori più orientati verso l’azione e la semplicità. Detto questo la nostra visita ci ha consentito di giocare in modo piuttosto approfondito la demo disponibile, permettendoci di mettere alla prova le varie meccaniche del gioco e farci un idea di come sia l’andazzo.

Nella nostra partita ci siamo ritrovati, piuttosto spaesati e confusi, ad esplorare un’enigmatica e misteriosa Arkham nel tentativo di trovare una spiegazione ai misteriosi eventi di cui siamo stati testimoni. Stygian ci fa immediatamente capire che ciò che dovremo temere di più, infatti, è proprio ciò che non riusciamo a vedere o comprendere e, come nella migliore tradizione Lovecraftiana, gioca sul fattore sanità mentale per rendere questo elemento in modo piuttosto eloquente. Luce e ombra, noto ed ignoto, normalità e follia saranno solo alcuni degli elementi che ci accompagneranno nella nostra avventura e renderanno la nostra indagine incredibilmente ricca di dettagli, personaggi variopinti e situazioni al limite del credibile.

Ancora una volta i lettori più attenti avranno già compreso in modo piuttosto chiaro quanto la narrativa giochi un ruolo fondamentale all’interno del gioco. Le scelte, i dialoghi, l’esplorazione, ma anche le caratteristiche e le peculiarità del nostro personaggio, giocheranno un ruolo fondamentale nell’evoluzione delle nostre storie offrendoci approcci differenti e possibilità multiple. A questo sistema orientato al gioco di ruolo ed alla narrativa, si aggiunge infine la seconda componente del gioco, quella tattica. Le battaglie saranno infatti combattute con un sistema che, a tratti, ricorda alcuni giochi strategici a turni quali X-Com o Phantom Doctrine. Questo sistema permette ai personaggi di fare affidamento su molteplici opzioni e possibilità, permette di ragionare in modo ponderato ad ogni mossa, ma soprattutto ci costringe a tenere bene a mente la conformazione del campo di battaglia, oltre a sfruttare eventuali bonus contro il nemico. Per farvi un esempio in Stygian colpire un nemico alle spalle permetterà di infliggergli più danni, ma permetterà a quest ultimo di girarsi nella direzione dell’attacco subito. Questo ci permetterà non solo di sfruttare il nuovo orientamento del nemico, ma ci offrirà anche ghiotte occasioni per infliggere a certi antagonisti massicci danni. In tutto questo la sanità mentale di ogni personaggio giocherà un ruolo fondamentale sia a livello narrativo e di flavour, sia a livello di gameplay, influendo sulle sorti di una battaglia, spesso mettendoci i bastoni tra le ruote ed ostacolandoci nei momenti più tesi.

Per fronteggiare le orde di nemici, umani o altro, che ci si pareranno di fronte però, disporremo di un discreto arsenale. A partire dalle armi bianche e dagli attacchi a mani nude per il corpo a corpo, passando per le armi da fuoco per finire con rituali ed incantesimi, gli strumenti per sopravvivere saranno decisamente alla nostra portata. Come detto però usare la testa sarà sempre la mossa corretta per uscire vincitori dagli scontri e dalle dispute in cui ci imbatteremo. Il campo di gioco di offrirà infatti coperture e altri vantaggi che, come già sottolineato, se colti porteranno grandi benefici alla squadra; sarà anche però vero il contrario visto che il nemico cercherà di sfruttare contro di noi le medesime meccaniche. Per concludere l’argomento gameplay ci sentiamo di sottolineare, ancora una volta come la sanità mentale sia una caratteristica chiave nel gioco. Non solo essa rappresenta un caposaldo del genere, ma in questo caso, esaurirla, potrebbe portare a situazioni spiacevoli come ad esempio paralizzare un nostro personaggio, oppure istigarlo a correre via in preda al panico nel mezzo di uno scontro, portandoci verso un prematuro quanto inevitabile game over.

Persino analizzando il gioco da un punto di vista puramente estetico difficilmente si rimarrà delusi. Le ambientazioni fortemente ispirate al mondo degli anni 20 sono realizzate in modo eccellente e, sebbene qua e la ci possano essere piccoli difetti o scenari di qualità non sempre costante, il risultato al colpo d’occhio ci ha sicuramente convinto.

Per concludere, dopo aver provato la Demo disponibile a Colonia, ci siamo innamorati di questo gioco e della sua atmosfera a complessità. Come abbiamo detto potrebbe essere un titolo destinato ad una nicchia, ma dalla sua, ha tutte le carte in regola per potersi presentare sul panorama videoludico e dire la propria. Per chi tra di voi fosse interessato a provare con mano la qualità di questo gioco in uscita nel 2019, sappiate che su Steam è disponibile fin da ora una demo giocabile che potrete scaricare e giocare per conto vostro.

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