Final Fantasy 7 Remake Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/tag/final-fantasy-7-remake/ Videogiochi, Cinema, Giochi da Tavolo, Serie Tv, Podcast e Live Wed, 24 May 2023 19:15:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.tribe.games/wp-content/uploads/2021/08/cropped-avatar_facebook2021-32x32.png Final Fantasy 7 Remake Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/tag/final-fantasy-7-remake/ 32 32 Final Fantasy VII Remake: Intergrade è disponibile su Playstation 5! https://www.tribe.games/final-fantasy-vii-remake-intergrade-finalmente-disponibile-su-ps5/ https://www.tribe.games/final-fantasy-vii-remake-intergrade-finalmente-disponibile-su-ps5/#respond Fri, 11 Jun 2021 22:00:00 +0000 https://https://tribe.games/senza-categoria/final-fantasy-vii-remake-intergrade-finalmente-disponibile-su-ps5/ Final Fantasy VII Remake si propone ai suoi appassionati con nuove estensioni e significative migliorie. Di conseguenza SQUARE ENIX Ltd. […]

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Final Fantasy VII Remake si propone ai suoi appassionati con nuove estensioni e significative migliorie. Di conseguenza SQUARE ENIX Ltd. apre ai giocatori la città di Midgar nel sensazionale Final Fantasy VII Remake: Intergrade, la versione migliorata graficamente e arricchita per la console di nuova generazione PlayStation 5

Questo nuovo episodio vede Yuffie Kisaragi e il suo compagno Sonon Kusakabe alle prese con una pericolosa spedizione in cui dovranno infiltrarsi a Midgar; In più include anche dei minigiochi, ulteriori nemici da affrontare, una nuova invocazione da chiamare sul campo di battaglia e una magnifica modalità Foto con cui catturare e condividere i momenti più speciali!

Divertiti con FF7R Episode INTERmission, un'avventura esclusiva per PS5 che offre un nuovo punto di vista sull'acclamata storia di Cloud e compagni.

  • Scopri la città di Midgar come mai prima d'ora con texture, illuminazione e sfondi migliorati. Si possono usare due modalità visive diverse:
    "Grafica", che dà priorità alla grafica 4K ad alta risoluzione.
    "Performance", che dà priorità alla fluidità di movimento a 60 frame al secondo.
  • Cattura e condividi i tuoi momenti preferiti del gioco con una modalità Foto completamente personalizzabile.
  • Vivi battaglie emozionanti usando il controller wireless DualSense con il supporto per il feedback aptico e divertiti con gare in moto dinamiche grazie ai trigger adattivi.
  • Scopri nuovi modi di giocare grazie a nuovi livelli di difficoltà per la Modalità classica.
  • Entra subito in azione con dei tempi di caricamento ottimizzati.

Chi ha acquistato Final Fantasy VII Remake per la console precedente può scaricare un aggiornamento gratuito per Playstation 5 che include una grafica di nuova generazione e vari miglioramenti elencati qui sopra senza costi aggiuntivi. Il titolo sarà inoltre disponibile come download separato dal PlayStation®Store dopo aver scaricato l'aggiornamento gratuito per la console PS5. Invece per chi ha la versione su disco per PS4 avrà bisogno di una console PS5 con lettore.

Vi lasciamo alla prova di questa nuova avventura in compagnia di Yuffie ed il resto del cast!

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Final Fantasy VII Remake: Intergrade annunciato per PlayStation 5 https://www.tribe.games/fantasy-vii-remake-intergrade-annunciato-per-playstation-5/ https://www.tribe.games/fantasy-vii-remake-intergrade-annunciato-per-playstation-5/#respond Fri, 26 Feb 2021 11:00:00 +0000 http://https://tribe.games/senza-categoria/fantasy-vii-remake-intergrade-annunciato-per-playstation-5/ Durante il digital livestream dello State of Play presentato da Sony Interactive Entertainment, Square Enix Ltd. ha annunciato che l’acclamatissimo e pluripremiato FINAL FANTASY VII REMAKE […]

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Durante il digital livestream dello State of Play presentato da Sony Interactive EntertainmentSquare Enix Ltd. ha annunciato che l’acclamatissimo e pluripremiato FINAL FANTASY VII REMAKE arriverà sulla console PlayStation 5 (PS5) il 10 giugno 2021 in una versione migliorata e arricchita intitolata FINAL FANTASY VII REMAKE: INTERGRADE.

Panoramica del titolo

FINAL FANTASY VII REMAKE: INTERGRADE si avvale dell’hardware di ultima generazione per apportare vari miglioramenti grafici, di gameplay e di sistema su PS5:

  • Scopri la città di Midgar come mai prima d’ora con texture, illuminazione e sfondi migliorati. Sarà possibile scegliere tra due modalità visive diverse:
    – “Grafica”, che dà priorità alla grafica 4K ad alta risoluzione;
    – “Performance”, che dà priorità alla fluidità di movimento a 60 frame al secondo.
  • Cattura e condividi i tuoi momenti preferiti del gioco tramite la modalità Foto completamente personalizzabile.
  • Vivi battaglie emozionanti usando il controller wireless DualSense con il supporto per il feedback aptico e divertiti con gare in moto dinamiche grazie ai grilletti adattivi.
  • Scopri nuovi modi di giocare grazie a nuovi livelli di difficoltà per la Modalità classica.
  • Entra subito in azione con dei tempi di caricamento ottimizzati.

Per ringraziare tutti coloro che hanno acquistato FF VII REMAKE per la console PlayStation 4Square Enix offrirà loro un aggiornamento gratuito per PS5 che includerà una grafica di nuova generazione e i miglioramenti descritti qui sopra senza costi aggiuntivi per giocare sulla console PS5.

Oltre ad apportare dei fantastici miglioramenti, INTERGRADE includerà anche un episodio inedito con Yuffie come protagonista. In questa nuova avventura, la ninja Yuffie Kisaragi si infiltrerà nel palazzo Shinra per rubare una materia potentissima e riportare la gloria nella sua terra d’origine. Gioca insieme a nuovi personaggi e divertiti con un’esperienza di gioco arricchita con nuovi combattimenti ed elementi del gameplay. Quest’avventura imperdibile offre un nuovo punto di vista sulla storia di FINAL FANTASY VII.

Dettagli e versioni del gioco

Coloro che hanno acquistato il titolo per PS4 e che hanno effettuato l’aggiornamento per PS5, potranno acquistare il nuovo episodio di Yuffie separatamente sul PlayStation Store. Coloro che hanno acquistato la versione fisica di FF VII REMAKE per PS4 avranno bisogno di una console PS5 con lettore per poter usufruire di questo aggiornamento digitale.

INTERGRADE sarà disponibile in Standard Edition fisica e digitale, e in Digital Deluxe Edition disponibile sul PlayStation Store. La Digital Deluxe Edition di FINAL FANTASY VII REMAKE.
Il gioco include una mini soundtrack digitale con brani come “Descendant of Shinobi” e un artbook digitale con concept art e schede dei personaggi. Coloro che effettueranno il pre-order della versione standard digitale o della Digital Deluxe Edition di FINAL FANTASY VII REMAKE INTERGRADE riceveranno come bonus pre-order l’arma Shuryactus da usare nel nuovo episodio Yuffie.

FINAL FANTASY VII REMAKE INTERGRADE, l’aggiornamento per la console PS5 e l’episodio scaricabile standalone con Yuffie come protagonista, saranno disponibili in tutto il mondo sulla console PS5 dal 10 giugno 2021.

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Leak: Sono davvero una piaga? - Speciale https://www.tribe.games/leak-sono-davvero-un-piaga-speciale/ https://www.tribe.games/leak-sono-davvero-un-piaga-speciale/#respond Thu, 07 May 2020 22:00:00 +0000 https://https://tribe.games/senza-categoria/leak-sono-davvero-un-piaga-speciale/ Una delle piaghe videoludiche negli ultimi anni è quella dei leak e degli spoiler, una sorta di cultura che si […]

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Una delle piaghe videoludiche negli ultimi anni è quella dei leak e degli spoiler, una sorta di cultura che si è creata all'interno del nostro amato medium che consiste nel rilasciare informazioni riservate su progetti non ancora annunciati. Sebbene questo venga spesso considerato favorevole da parte dei videogiocatori, in realtà si tratta di una delle “abitudini” peggiori che sono state prese nel corso degli anni in quanto rovina essenzialmente il bello dell'ignoto. Complice il caso The Last of Us Parte 2, oggi andiamo a parlare più approfonditamente di questa assurda piaga che sta rovinando in parte il nostro divertimento.

Bethesda e Ubisoft, amiche nella sventura

Prima di parlare di The Last of Us Parte 2, bisogna fare un piccolo passo indietro. I leak nel mondo videoludico sono sempre esistiti, abbiamo sempre avuto a che fare quindi con informazioni riservate divenute di dominio pubblico prima del tempo o – addirittura – interi progetti svelati con svariati anni di anticipo. Due delle case più colpite da questo fenomeno sono state Bethesda e Ubisoft che hanno visto trapelare numerosissime volte online dettagli succosi sui loro titoli.

Partiamo dalla seconda che non è mai stata particolarmente fortunata. Nel corso degli ultimi anni, infatti, sempre più capitoli della saga Assassin's Creed (che abbiamo visto tornare con il buon Valhalla) sono trapelati prima del tempo complice una sorta di guerra con la testata Kotaku, nella persona di Jason Schreier. Il buon Schreier infatti è stato punto focale di molte delle anticipazioni arrivate nel corso degli anni sulla saga degli assassini. Torniamo indietro nel tempo al Marzo 2014, l'E3 era ancora parzialmente lontano e i piani per il nuovo titolo Ubisoft ancora non erano conosciuti, in quel mese – però – le cose cambiarono con Schreier che pubblicò un articolo (LINK ) in cui leakò completamente l'esistenza di Unity (con tanto di screenshots) e di Rogue – all'epoca Comet – con dovizia di dettagli e screenshot che gli son stati forniti da un misterioso membro del team di sviluppo. Ancora più “scandaloso” è stato il leak di Syndicate che è trapelato due settimane dopo l'uscita di Unity, mentre i fan si stavano rivoltando contro Ubisoft per la scarsa qualità della sua uscita. Dal nome in codice “Victory”, questo è stato probabilmente il primo caso di gioco leakato e poi svelato subito dopo dalla compagnia per placare gli animi del publico. Tralasciando i casi di Assassin's Creed, Ubisoft è stata “famosa” negli ultimi anni anche per il leak di Mario+Rabbids: Kingdom Battle. Questo trapelò tramite una serie di presentazioni powerpoint arrivate sul web nel maggio 2017 e che ha poi portato a uno dei momenti più belli vissuti a un E3: la presentazione sul palco Ubisoft del gioco e le lacrime di Davide Soliani, che sono rimaste nel nostro cuore.

Abbiamo parlato di Bethesda in precedenza, la storia infatti ci insegna che anche lei è stata costantemente bersagliata con i leak e le anticipazioni sui propri giochi. Già nel 2013, infatti, Kotaku pubblicò una serie di dettagli su Fallout 4, gioco che sarebbe stato poi annunciato due anni dopo all'E3. Il rapporto in seguito si frantumò tanto da entrare in una sorta di guerra con la testata americana fatta di inviti ad eventi effettuati e poi ritirati, leak e informazioni trapelate e frecciatine da una parte e dall'altra. Questa situazione sfociò in un lungo articolo da parte di Kotaku, nella persona di Stephen Totilo, che parlò della situazione apertamente facendo enorme riferimento a Ubisoft e Bethesda in maniera esplicita (LINK) e parlando di come siano stati completamente tagliati fuori da interviste e/o eventi stampa solamente per aver fatto il loro lavoro. Se, da una parte, possiamo essere d'accordo con Kotaku, dall'altra sono i publisher ad avere danneggiati i loro piani di marketing e di reveal di prodotti largamente attesi dal pubblico. Immaginate cosa sarebbe stato il reveal di Fallout 4 o di Mario+Rabbids se non fossero trapelate prima le indiscrezioni? Probabilmente i publisher si riferiscono a quello quando muovono le critiche ad alcune testate giornalistiche.

Leak malvagi

Esistono, però, due forme di leak: quella “buona” e quella “malvagia”. Se la tipologia offerta da Kotaku ricade principalmente nella prima e che i leak tendono a non svelare tanto della trama ma è dedicata a una presentazione generale del gioco, la seconda – invece – è quella più dannosa per i videogiocatori. Capita infatti che alcune volte delle copie di giochi importanti (basti pensare a Kingdom Hearts III, Resident Evil 3 Remake e Final Fantasy VII Remake nell'ultimo anno) vengano trapelate da negozi e/o rubate e che l'intero contenuto venga poi riversato sul web, rendendo difficile lo slalom nelle settimane immediatamente ravvicinate. Questi solitamente avvengono da parte di giocatori o persone disinteressate al settore che intendono solo rovinare il lavoro fatto da sviluppatori e distributori, costringendoli a ricorrere ai ripari in qualsiasi modo possibile. Cosa può succedere se il finale di un tale gioco, aspettato da tutti da 20 anni come nel caso di Final Fantasy VII Remake, risulta controverso e/o addirittura – come nel caso di Resident Evil 3 Remake – vengano rivelati dettagli di gameplay che possano far storcere il naso ai più? Le vendite possono risentirne clamorosamente e possono essere messi in dubbio anche eventuali capitoli successivi visto che il pubblico non ha supportato nella maniera aspettata a causa di informazioni rivelate “di straforo” rovinando effettivamente l'esperienza.

Uno dei casi clou di queste settimane riguarda The Last of Us Parte 2, rimandato a data da definirsi a causa del Covid-19 e della pandemia scoppiata negli scorsi mesi. Questo rinvio ha deluso un po' tutti i fan, (e devo dire anche il sottoscritto) ma è facile capire come Sony facesse fatica ad avviare il marketing per un titolo del genere e a distribuire poi tutte le copie fisiche possibili per un titolo di quel calibro. La scorsa settimana, però, qualche bontempone (Sony dice che è qualcuno di esterno a Naughty Dog, ma i dubbi permangono...) ha deciso di pubblicare online non solo clip intere di sequenze più o meno importanti del gioco ma – sopratutto – l'intero file pkg alla completa mercè della scena hacking Playstation 4. Ovviamente il tutto è stato fermato il prima possibile e ora tutto il materiale è indisponibile ai più (visto che rimane tutto visualizzabile tramite piattaforme esterne) ma il danno è stato fatto: spoiler importanti di trama sono stati portati alla luce e il web non è mai stato così pericoloso per coloro che non vogliono anticipazioni importanti.

La cultura dei leak

Quella che si sta portando avanti in questo periodo è una vera e propria “cultura” che andrebbe eradicata il prima possibile. Prima di tutto per i videogiocatori, perchè non è concepibile che ci si debba inventare nuovi modi per evitare gli spoiler dei giochi a cui siamo più interessati [il sottoscritto s'è beccato uno degli spoiler di The Last of Us Parte 2 su Twitter, tanto per dirne una... n.d.H.] e si rischia così di rovinarsi un'esperienza senza nemmeno volerlo per colpa di chi, invece, si diverte a spiattellare tutto per fare il classico dispettuccio delle elementari. Questa pratica si può arginare sapientemente reimpostando la propria cronologia su Youtube, così da non far comparire video correlati, o mutando alcune parole sui social come Twitter e Facebook evitando così i post più spoilerosi.

Ma, cosa più importante, questa pratica danneggia davvero tanto lo sviluppatore e il distributore, sappiamo che in tantissime aziende viene ancora praticato il crunch (che andremo poi a spiegare meglio in un'ulteriore articolo in futuro) e che i dev vengano sottoposti a orari di lavoro incredibili, ma il leak è capace di far demoralizzare un intero team che ha lavorato per anni e anni a un prodotto per essere gustato in piccole dosi e con i tempi scenici giusti. Per questo qui su Tribe Games non leggerete mai articoli contenenti leak – o presunti tali – ma solo comunicazioni ufficiali da parte dei publisher, da pubblicare in linea con le tempistiche da loro scelte.

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Final Fantasy VII Remake: Guida a uno dei finali più controversi di sempre https://www.tribe.games/final-fantasy-vii-remake-guida-a-uno-dei-finali-piu-controversi-di-sempre-speciale/ https://www.tribe.games/final-fantasy-vii-remake-guida-a-uno-dei-finali-piu-controversi-di-sempre-speciale/#respond Mon, 27 Apr 2020 06:00:00 +0000 http://https://tribe.games/senza-categoria/final-fantasy-vii-remake-guida-a-uno-dei-finali-piu-controversi-di-sempre-speciale/ Cara Tribù, finalmente siamo giunti a un momento topico e che farà discutere nei prossimi anni. Abbiamo parlato approfonditamente di Final […]

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Cara Tribù, finalmente siamo giunti a un momento topico e che farà discutere nei prossimi anni. Abbiamo parlato approfonditamente di Final Fantasy VII Remake nella nostra recensione [link alla review] e abbiamo visto come la fantasia finale di Square sia riuscita a colpire nel segno in maniera pesante e dritto al cuore dei vecchi giocatori. Sapevamo che non sarebbe stato un rifacimento uno a uno del capolavoro del 1997, ma quello che si è presentato ai nostri occhi è stato un enorme cambiamento rispetto al passato. In questo speciale andiamo ad analizzare e cercare di dare una risposta ai dubbi che sono venuti ai giocatori nel corso di queste lunghissime settimane. Ovviamente, data la natura dello speciale in sé, questo sarà completamente spoiler e contiene il finale di questo Final Fantasy VII Remake, sull’originale e speculazioni sul futuro. Tribù avvisata mezza salvata…

Gli spiriti del canon

Che Final Fantasy VII Remake non fosse un gioco che avrebbe rispettato pienamente ciò che abbiamo visto in passato tra il titolo originale e la Compilation non è mai stato un mistero. Square Enix, infatti, ci ha sempre tenuto a dire come fosse un progetto dedicato a espandere l’universo di Final Fantasy VII e che sarebbe servito come reinterpretazione della storia originale. Per questo non ci ha sorpreso mai come sia stato effettuato un buon lavoro dapprima sull’Avalanche (con un capitolo dedicato a Jessie e il finale straziante durante la lotta del pilastro del Settore 7) e poi con il finale che è totalmente in stile Nomura. Questa frase, ovviamente, può essere presa sia in maniera positiva che negativa, dipende da chi la legge e che parere avete di uno degli uomini più controversi del medium videoludico. Ma partiamo con ordine: una volta arrivati alla Shinra  Cloud e compagni riescono dopo varie peripezie – e uno scontro con una mostro rilasciato da Hojo – a salvare Aerith che gli parla dei Numen. Questi sono esseri che devono mantenere un certo corso del destino che sembra già scritto, questo è possibile notarlo in alcuni punti chiave dell’avventura: Jessie che si sloga la caviglia e costringe Cloud a partecipare all’assalto al Reattore 5 dopo il congedo di Barrett o la morte di Wedge che avviene cade dal palazzo della Shinra per colpa di questi esseri dopo esser misteriosamente sopravvissuto alla caduta del piatto del Settore 7. Uno dei momenti più fondamentali di questo Remake avviene proprio poco dopo la rivelazione di cosa siano questi “fantasmi” e ciò quando Barrett viene trafitto da Sephiroth prima dello scontro contro una prima parte di JenovaDopo questo avvenimento, infatti, i Numen si precipitano a curarlo perché non è così che il destino sarebbe dovuto andare, mostrando come ci sia questa forza che sembra voglia portarci verso la strada predefinita, quella poi creata anni fa dal team originale di Final Fantasy VII.

L’intervento dei Numen è fondamentale anche durante la fuga dell’intera squadra da Midgar con Cloud e compagni che vengono più volte salvati dal crollo di ponti e da attacchi nemici. Sembra quasi chiudersi tutto come nell’originale ma, al termine della superstrada, ecco apparire Sephiroth. Il Super Soldier, però, non dovrebbe essere lì e infatti i Numen iniziano ad attaccarlo ma questi complice la sua abilità e un misterioso potere riesce a distruggerli, mentre al contempo una cutscene interrompe la scena con l’introduzione di un misterioso ragazzo che – noi che abbiamo già giocato l’intera compilation – riconosciamo come Zack. Quella che ci viene mostrata, infatti, è la scena della sua morte con il Soldier che inizia ad affrontare una moltitudine di uomini della Shinra che vogliono l’impedire l’arrivo a Midgar dei sopravissuti a Nibelheim. Durante questo spezzone è possibile vedere come ci sia un nugolo di Numen a proteggere Midgar e sono pronti – quindi – a fare in modo che Zack non sopravviva e mantenga coerente il destino. Tornati sul ponte Sephiroth apre un portale oscuro invitando Cloud a seguirlo e sfidarlo ma Aerith lo ferma, la ragazza afferma che è sbagliato e a sua volta riesce a schiarire il portale creato da Sephiroth (chiara contrapposizione oscurità – luce ormai onnipresente nella vita di Nomura grazie a Kingdom Hearts) e avvisa l’intera squadra: quella è la porta per il destino, entrandoci saranno pronti a cambiare non solo il destino ma la loro stessa esistenza.

Solo sette secondi

Inizia così lo scontro contro un Numen gigantesco [Darkside? n.d.H.] e le sue tre rappresentazioni che combattono in maniera simile ai nostri protagonisti (Cloud, Tifa e Barrett) in una battaglia che sarebbe stata molto più epica se solo ci fosse stata un po’ più di costruzione. Durante tutta la durata di questa sequenza ogni volta che veniva inflitto un danno al Numen Praeco – il nome del gigantesco Numen – i protagonisti venivano colpiti da un raggio che mostrava sequenze provenienti dal destino che li avrebbe attesi (o come dice Red XIII “Il destino che vogliamo impedire”) come il finale dell’originale Final Fantasy VII, la creazione di Holy, Meteor e il combattimento di Advent Children tra Cloud e Sephiroth. Come da copione la sconfitta di Praeco è assicurata e i nostri eroi sembrano aver cambiato il destino ma i Numen provano un’ultima mossa disperata e si riuniscono creando una sorta di loro versione di Sephiroth. Lo scontro finale, quindi, vede Cloud combattere contro il suo peggiore nemico ancora una volta iniziando dapprima da solo per poi vedere man mano l’arrivo dei suoi compagni a dargli una mano a sconfiggerlo. Questo combattimento è probabilmente una delle scene più epiche degli ultimi anni con Sephiroth che man mano che combatte si evolve (fino a farsi crescere la famosa ala nera che lo ha sempre contraddistinto) salvo però non riuscire a impedire la vittoria di Cloud.

Terminato lo scontro, e dissolti i Numen, Cloud si trova insieme a Sephiroth in uno spazio vuoto, un luogo che chiamano “I confini del mondo” dove l’Angelo – un’altra allucinazione di Cloud? – chiede al ragazzo di unirsi a lui e combattere insieme. Ovviamente l’ex SOLDIER rinuncia e attacca Sephiroth finendo però a soccombere poco dopo con questi che si ritira con una sola ed emblematica frase:”Mancano solo sette secondi alla fine. Ma sei ancora in tempo. Il futuro è nelle tue mani, Cloud”. Questa frase per i fan storici di Final Fantasy VII ha un solo significato: Cloud può impedire la morte di Aerith (i sette secondi, infatti, sono il tempo che Sephiroth ha impiegato ad ucciderla) e cambiare così il corso degli eventi. Come se non bastasse tutto questo delirio, poco dopo questa scena viene mostrato come Zack sia effettivamente sopravvissuto all’assalto dei soldati della Shinra (proprio mentre i Numen che infestavano la zona scompaiono) e si diriga verso Midgar insieme a un inerme Cloud andando così a modificare ciò che accade effettivamente nella timeline originale di Final Fantasy VII.

Hollow

Cosa vuol dire, quindi, tutto questo? Per prima cosa è un grosso dito medio ai fan puristi che volevano semplicemente rigiocarsi lo stesso gioco del 1997 ma con una grafica pompata al massimo. Sono anni che lo spettro del remake di Final Fantasy VII aleggia su Nomura che, nonostante i suoi ultimi lavori, è sempre stato bombardato di richieste da parte dei fan vivendo costantemente con il suo fantasma. Secondariamente questo vuol dire che le prossime parti saranno un totale mistero per chiunque, Aerith morirà ancora o questa volta sopravviverà? Come faranno i nostri eroi a fermare Sephiroth e salvare il mondo? Queste risposte ovviamente dovranno attendere i prossimi anni (rumors recenti dicono 2023 per il secondo capitolo) e, soprattutto, le prossime iterazioni visto che molto probabilmente non verrà tutto concluso con la prossima uscita.

Molti fan dell’originale Final Fantasy VII possono indispettirsi e avere a che ridire come abbiamo visto nelle scorse settimane con il bombardamento delle valutazioni negative su Metacritic, ma, a questo proposito, possiamo valutare come NomuraNojima e tutto il team creativo abbia tutta la possibilità di fare come vogliono in quanto la creatura è la loro e sarebbe da stupidi aspettarsi una riproposizione 1:1 del titolo originale dopo 23 anni. Square Enix ha reso disponibile la storia originale su tutti gli store disponibili per qualsiasi console attuale (PS4, Switch, Xbox One e PC) proprio per permettere a tutti di godere di emozioni e di una storia che è stata pensata per un altro periodo storico.

È impossibile restare impassibili alla storia che è stata raccontata con questo Final Fantasy VII Remake e siamo certi che i prossimi capitoli verranno ampiamente criticati e saranno oggetti di controversie, l’importante ora è che Square non decida di tornare sui suoi passi, ma, anzi, difendere con tutte le sue forze le scelte effettuate e il coraggio dimostrato con la storia raccontata in questa parte 1.

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Final Fantasy VII Remake: l’ultima grande fantasia finale per Square? https://www.tribe.games/final-fantasy-vii-remake-lultima-grande-fantasia-finale-per-square-speciale/ https://www.tribe.games/final-fantasy-vii-remake-lultima-grande-fantasia-finale-per-square-speciale/#respond Fri, 10 Apr 2020 08:00:00 +0000 http://https://tribe.games/senza-categoria/final-fantasy-vii-remake-lultima-grande-fantasia-finale-per-square-speciale/ Finalmente è arrivata l’ora di Final Fantasy VII Remake, dopo aver analizzato come questo titolo sia stato fondamentale per la crescita […]

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Finalmente è arrivata l’ora di Final Fantasy VII Remake, dopo aver analizzato come questo titolo sia stato fondamentale per la crescita di un intero movimento torneremo presto a parlare approfonditamente del gioco in sé – con la nostra recensione ed approfondimenti postumi – mentre oggi andremo a comprendere l’enorme importanza che ricopre per Square Enix questa nuova fantasia finale.

L’attesa è il vero desiderio

Che Final Fantasy VII sia stato uno dei giochi più emblematici lo abbiamo analizzato nello scorso speciale, andando così a vedere come in realtà il suo arrivo nel 1997 sia significato tanto anche solo per il movimento JRPG nel nostro continente. Già nel 2005, infatti, i fan iniziarono a sognare quando una tech demo fu mostrata per dimostrare le capacità di Playstation 3, la console che avrebbe poi fatto il suo debutto nel 2007. Square Enix già all’epoca negò qualsiasi possibilità di rifacimento dell’opera, nonostante la volontà di andare oltre alla popolarità dell’originale e di mostrare cosa fosse possibile fare con i passi avanti della tecnologia. Nel corso degli anni i fan hanno iniziato a sognare sempre di più la possibilità di rivedere le avventure di Cloud e compagni, con Square Enix che ha parzialmente accontentato le richieste inserendo il titolo originale su tutti gli store digitali in versioni con asset leggermente lavorati e portati in HD.

Questo, perlomeno, fino a uno degli E3 più folli degli ultimi anni – quello 2015 – quando una serie di annunci di altissimo livello da parte di Square culminò con uno dei primi trailer di Kingdom Hearts III e, soprattutto, l’annuncio dell’inizio ufficiale dei lavori su Final Fantasy VII Remake. Uno dei problemi, però, incontrati nel corso degli anni è stata la mancanza di comunicazione delle informazioni riguardanti il progetto tanto da renderlo quasi una chimera, un’allucinazione avuta in una notte di mezza estate (anche se in realtà era giugno) e quasi inesistente. Tetsuya Nomura Director anche di questo Remake, ha dovuto più volte ribadire come le informazioni sarebbero arrivate solo dopo il lancio di Kingdom Hearts III e così effettivamente è avvenuto quando lo State of Play [una sorta di Direct targato Playstation n.d.H.] dello scorso maggio ha finalmente alzato il sipario su uno dei giochi più attesi dell’ultimo decennio.

Controversy creates cash

Sin dall’annuncio, però, Square Enix si è rivelata praticamente restia a fornire informazioni ai fan, quantomeno per rassicurarli sullo stato del progetto. I primi screen furono mostrati nel 2017, durante i festeggiamenti del ventesimo anniversario dall’uscita dell’originale, mentre varie notizie sono state fornite con il contagocce anche per dare importanza ad altri progetti. Sicuramente non ha contribuito uno dei rumor che più ha fatto rumore (scusate il gioco di parole) riguardante lo stato dello sviluppo a seguito dell’abbandono di CyberConnect 2 nel 2016. Infatti fu commissionato allo sviluppatore – celebre per i vari titoli su Naruto o per Asura’s Wrath – una porzione importante del gameplay che, però, non ha pienamente soddisfatto Square che ha deciso di cancellare tutto e ripartire da zero. La preoccupazione era sostanzialmente fondata: Final Fantasy VII è stato fondamentale per la crescita del genere in Europa, dunque come può Square Enix pensare di superare l’originale non concentrandosi al 100%?

Uno degli ulteriori motivi di preoccupazione da parte degli appassionati riguarda la dimensione di Final Fantasy VII che, come la maggior parte dei titoli del genere, è riuscita a contenere in una cinquantina di ore un intero universo e una serie di situazioni che oggi sarebbe difficile portare senza dover effettuare dei tagli. Per questo, allora, Square Enix ha deciso di rendere “Final Fantasy VII Remake” un progetto e dividere la storia in più parti da rilasciare separatamente, anche se non sono stati comunicati il numero e i tempi di rilascio delle successive porzioni di storia. Questa decisione è stata presa un po’ male dalla maggior parte dei fan e, inizialmente, i dubbi erano molti, ma nel corso degli ultimi mesi Square Enix ha voluto far intendere come questo “Episodio 1” dedicato alla sola Midgar fosse di proporzioni immense, quasi paragonabile a quelle di un capitolo numerato normale e completo. Dopo l’E3 2019 la maggior parte di questi dubbi si sono diradati e il pubblico si è trovato concorde nell’essere completamente rapito dall’attesa del 10 aprile.

La Fantasia Finale di Square?

In teoria, Final Fantasy VII Remake sarebbe la ciliegina sulla torta per un brand di fama mondiale che continua a macinare dati di vendita incredibili. In realtà, però, la pressione in casa Square Enix – e sopratutto per Nomura – è altissima, in quanto l’ennesimo fallimento qualitativo (dopo la trilogia di Lightning e lo sfortunatissimo Final Fantasy XV) porterebbe ai minimi storici la credibilità della compagnia. Di certo non ha contribuito lo scetticismo generale del pubblico nelle capacità di Nomura, dopo che è stato spodestato da Hajime Tabata durante la lavorazione di Final Fantasy XV e le varie critiche sulla moltitudine di progetti importanti seguiti contemporaneamente dallo stesso Nomura, con FF7R e Kingdom Hearts III portati avanti nello stesso periodo. Certo, Nomura non è da solo in quest’avventura ed insieme a lui ci sono i compagni che han reso grande Final Fantasy VII: Yoshinori Kitase e Kazushige Nojima. Il trio delle meraviglie – accompagnati dal team principale di Square Enix – dovrebbe essere per i fan motivo di sicurezza, ma solo il tempo potrà dire se l’operazione “Remake” si potrà dire un successo o sarà solo la pietra tombale su un brand che negli ultimi tempi non gode di ottima fama. Non è da escludere che un totale cambiamento nella mentalità globale possa far capire come, in realtà, Final Fantasy non sia più un marchio ristretto ai fan dei JRPG classici con la storia dove l’eroe salva il mondo dai maghi cattivi, ma – invece – sia ormai globalizzato e che sia necessario venire incontro sia alle necessità del videogiocatore medio lato gameplay che narrativamente. Forse per farlo capire ai più, portare ai giorni nostri un gioco che ha fatto del suo rompere i canoni classici il suo punto di forza è fondamentale per capire come il tempo passa per tutto e tutti e che non bisogna rimanere ancorati al passato. Final Fantasy VII Remake sarà un successo? Possiamo solo scoprirlo alla fine del progetto. Al momento l’hype è altissimo e non vediamo l’ora di parlarvi del gioco nella sua interezza nella nostra recensione che arriverà nei prossimi giorni.

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Si sta avvicinando piano piano il momento di uno dei grandi giochi attesi in questo 2020: Final Fantasy VII Remake. Quello che tanti, sopratutto i più giovani, si chiedono è come mai questa serie abbia un impatto così grande sul pubblico videoludico e, sopratutto, cosa significa il brand per tutti noi. Grazie a Square Enix e Nintendo Switch, negli ultimi mesi siamo stati in grado di rigiocare gran parte dei titoli del passato partendo ovviamente da uno dei protagonisti: Final Fantasy VII. Come e perché questo gioco ha fatto breccia nel cuore degli appassionati, perché Cloud e Sephiroth sono stati così importanti nella storia di Final Fantasy? Andiamo ad analizzarlo insieme in questa disamina su uno dei capolavori della vecchia Squaresoft.

Fantasia al chiaro di luna

La serie Final Fantasy è nata come l’ultima speranza di Hironobu Sakaguchi che, stanco degli insuccessi, si è dato un ultimo titolo come possibilità: avesse fallito sarebbe tornato in università e lasciato l’industria dei videogiochi. Il nome, come spiegato dallo stesso creatore, è nato casualmente in quanto cercavano semplicemente due parole che andasse bene con la sigla “FF”, pensando inizialmente a Fighting Fantasy, ma andando poi a propendere per quello che oggi è il nome di una delle saghe più iconiche dell’intero medium. Il primo gioco è stato, manco a dirlo, un completo successo e ha ribaltato le sorti di Squaresoft, che ha iniziato a lavorare con più fiducia sulla serie. Invece di creare giochi strettamente collegati, il team si è preoccupato di tramandare solamente tematiche e certi aspetti del gameplay da capitolo a capitolo, arrivando solo nei primi anni 2000 a sviluppare un vero e proprio sequel, Final Fantasy X-2.

Final Fantasy VII nasce, come idea, nel 1994 appena dopo la fine dello sviluppo del sesto capitolo, con Sakaguchi che si è “degradato” diventando un semplice producer e dando lo scettro di direttore a Yoshinori Kitase. Inizialmente si pensava a un ennesimo titolo 2D da far uscire su Super NES, ma l’avvento della tecnologia 3D ha giocato un ruolo fondamentale nel rivoluzionare tutto. Inizialmente previsto per Nintendo 64, Final Fantasy VII è stato uno strumento per misurare le vere capacità della prima console Sony Playstation, in quanto l’uso del CD-ROM risultava molto più economico rispetto alle cartucce della console Nintendo. Altra condizione fondamentale per il cambio di piattaforma è stata la capacità in sé della macchina, poiché su Nintendo 64 era praticamente impossibile mantenere un framerate decente; i due aspetti – tecnici ed economici – hanno contribuito alla scelta vincente della compagnia Nipponica: nasce così una collaborazione che porterà entrambe le parti a beneficiarne.

Il Team ha voluto innovare non solo il lato tecnico, ma anche quello artistico. Sakaguchi era stufo di proporre l’ideale classico di viaggio visto nei precedenti JRPG e questo ha contribuito enormemente alla scelta di ambientare tutto in una regione dove la tecnologia era preponderante, pur non allontanandosi dal concetto di “spade e magie” tanto caro al popolo giapponese. Inizialmente si è pensato ad ambientare Final Fantasy VII a New York, idea poi scartata, ma alla fine si è arrivato al concetto di città reattore (Midgar) controllata da una corporation malvagia che vuole solo sfruttare tutta l’energia del pianeta per i propri scopi. Il cambio radicale di mentalità sulla prima nemesi, sappiamo benissimo che la principale è Sephiroth, è dovuto al disgusto provato dalla maggior parte dei componenti del team di sviluppo per l’ideologia classica del cattivo nei jrpg e hanno voluto modernizzare anche questo aspetto della saga.

Nuvole e meteore

Uno dei punti forti di Final Fantasy VII è sicuramente il cast di personaggi presentato, tutto merito di un certo Tetsuya Nomura che ne ha curato il design. Questo è stato il suo primo vero incarico da character designer, anche se aveva già lavorato a due personaggi di Final Fantasy VI, e il suo obiettivo è sempre stato superare in popolarità il cast del quarto capitolo. Mentre veniva lavorata la sceneggiatura ecco che Nomura ha iniziato a creare, andando così a influenzare anche il lavoro degli altri reparti. Curioso è che Nomura ha deciso di creare un personaggio a quattro zampe (Red XIII) senza neanche pensare a come la cosa si sarebbe potuta risolvere lato tecnico, facendo così decidere a Sakaguchi di far partecipare attivamente anche il character designer nell’elaborazione dei protagonisti. Nomura si lascia trasportare e decide di realizzare i due antagonisti – Cloud e Sephiroth – seguendo l’ispirazione della rivalità tra Miyamoto Musashi e Sasaki Kojiro, evitando così di dover introdurre un super cattivo spuntato dal nulla come boss finale, ma, anzi, facendo crescere la rivalità a tal punto da farla sfociare nello scontro conclusivo uno contro uno.

Una delle curiosità sui protagonisti di Final Fantasy VII consiste nella quasi sparizione di Yuffie e Vincent i quali, per motivi di tempo, stavano per essere tagliati dal progetto. Il Team però, volendo evitarlo, ha deciso di rendere i due personaggi opzionali e relegandoli a delle mini quest. La sequenza introduttiva di Vincent è stata scritta da Kitase e Nojima che ha collegato sapientemente lui e Lucretia alla Shinra mentre per la giovane ladra il merito è di Jun Akiyama – giovane membro del team creativo – che apprezzandola particolarmente ha deciso di moltiplicare le sue scene, costruendola fino all’arrivo del cast a Wutai. Proprio l’elemento di opzionalità dei due personaggi ha contribuito alla scelta di non includerli nel filmato finale, in quanto sarebbero state necessarie ben 4 cutscene (una senza di loro, una con tutti e due, una con Vincent e una con Yuffie) giudicato troppo dispendioso per Square ai tempi.

Rivalità

A rendere potente la Final Fantasy VII è stata la dualità tra Sephiroth e Cloud, un personaggio che inizialmente sembra menefreghista e interessato solo al suo lavoro da mercenario, ma che, spinto dalle giuste persone (Tifa prima e Aerith poi), ha iniziato a voler salvaguardare il Pianeta e a cercare di salvarlo dalla Shinra e da Sephiroth. Proprio l’inseguimento al platinato nemico è simbolo della prima parte dell’avventura; infatti, man mano che si uscirà al di fuori di Midgar, verranno sciolti sempre più dubbi sulla sua persona e sul suo essere straordinariamente forte e folle allo stesso tempo, fino a raggiungere l’apice con il flashback di Nibelheim e la fine del primo CD al Tempio degli Antichi, con la dipartita di uno dei personaggi cardine dell’avventura fino a quel momento. Questa uccisione diventerà, poi, il leit motiv del gruppo e, soprattutto, aiuterà Cloud a scoprire la verità su sé stesso e sulla rivalità che lo lega a Sephiroth, diventata un simbolo della saga e che è stata esportata anche in altre realtà come ad esempio Kingdom Hearts. Il legame tra Cloud e Sephiroth è stato probabilmente il più forte tra quelli creati da Square negli anni successivi: ci han provato con Squall & Seifer e Gidan & Kuja nei due capitoli successivi, senza mai però veramente bissare un successo basato non solo sul trascorso, ma anche sull’evoluzione dei personaggi all’interno dell’opera stessa. La rivalità non è basata solo su screzi o dalla mania di distruzione della nemesi, ma è una questione personale e questo rende il tutto più accessibile al giocatore che si identifica con Cloud e con la volontà di distruggere il SOLDIER perfetto, quello che tutti ammirano e di cui nessuno conosce la vera natura. A questo proposito, però, è stato possibile solamente grazie alla volontà di Sakaguchi di approfondire il tema portante di Final Fantasy VII, portando in scena la Morte, quella che aleggia sopra di noi in qualsiasi momento. Per questo durante lo sviluppo è stato programmato che questo avvenimento sarebbe dovuto accadere in maniera imprevista e crudele, tanto da lasciare il giocatore incredulo, sbigottito e che sentisse il vuoto all’interno prima di essere pervaso dalla rabbia e furia incontrastata. Inizialmente durante lo sviluppo Nojima aveva pianificato la morte di gran parte del cast prima dello scontro finale, dando così modo a Cloud di scontrarsi uno contro uno con Sephiroth e distruggere finalmente il male, ma – per fortuna – Nomura si è opposto perché avrebbe significato sminuire l’importanza della scomparsa avvenuta nel primo CD [Questa cosa ha scosso talmente tanto il nostro Boss da bambino che non è mai riuscito a trovare la forza di andare oltre il primo disco, così da non finire mai il gioco. N.d.P.].

La storia non attende

Perché Final Fantasy VII è così importante nella storia del medium videoludico? Principalmente perché è stato il primo jrpg che molti di noi hanno giocato; in un’epoca dove questo genere era relegato al solo Giappone, Squaresoft ha provato a portarlo in Europa localizzandolo solo in lingua inglese e questo ha aiutato la distribuzione di tantissimi altri titoli, come The Legend of Dragoon o la saga di Suikoden. Il successo di Final Fantasy VII ha aiutato la scelta della società nipponica di localizzare molti altri titoli, potendo contare su un’ampia fanbase dovuta anche all’enorme seguito di Playstation, vero punto fermo per Squaresoft durante il primo periodo di “conquista dell’Occidente”. Pur non essendo il migliore tra i Final Fantasy (VI e IX reclamano quel posto), il settimo capitolo ha dalla sua la grandissima rivoluzione di cui abbiamo parlato nei precedenti paragrafi, tecnicamente superiore rispetto ai predecessori e artisticamente diverso rispetto alle produzioni dell’epoca. Aver fatto breccia nel cuore della gente (parliamo di circa 12,3 milioni di copie dal lancio al 2019) è stato fondamentale nella decisione di Square Enix di proporre finalmente un remake che è stato chiesto a gran voce nel corso degli anni e, finalmente, è in dirittura di arrivo. Cosa ci aspetta non lo sappiamo e lo scopriremo solamente dal 10 Aprile in poi, però siamo sicuri che ce ne sarà da parlare – magari proprio su questi lidi – e discutere per mesi, indipendentemente dal successo o no del progetto Final Fantasy VII Remake.

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Final Fantasy 7 Remake - La demo prima del gioco completo https://www.tribe.games/final-fantasy-7-remake-la-demo-prima-del-gioco-completo/ https://www.tribe.games/final-fantasy-7-remake-la-demo-prima-del-gioco-completo/#respond Tue, 03 Mar 2020 23:00:00 +0000 https://https://tribe.games/senza-categoria/final-fantasy-7-remake-la-demo-prima-del-gioco-completo/ Sembrava quasi un miraggio, ci è quasi sfuggito dalle mani, ma finalmente il momento è arrivato. Non stiamo parlando di […]

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Sembrava quasi un miraggio, ci è quasi sfuggito dalle mani, ma finalmente il momento è arrivato. Non stiamo parlando di un qualsiasi miracolo, ma, sembra quasi strano dirlo, della fantasia finale di Square. Di cosa significhi Final Fantasy 7 Remake per Square ne parleremo più avanti nel corso del mese (oopsie, piccolo spoiler n.d.H.), ma oggi siamo qui perchè finalmente è uscita la famosa demo che è stata leakata qualche settimana fa. Nel pieno dell'hype ho passato le ultime 4 ore giocandola e scoprendola più a fondo, in attesa del 10 Aprile che sembra lontano quasi quanto un normale weekend calcistico ai tempi del Corona Virus.

Reactor 1

Quello che la demo ci presenta è il primo capitolo di questo titolo episodico. Infatti, nel caso aveste vissuto sotto le pietre, il progetto Final Fantasy 7 Remake consiste in una serie di giochi che andranno ad approfondire la storia dell'originale partendo, ovviamente, dall'arrivo di Cloud a Midgar che costituirà tutta la prima macro storia. Dopo il filmato di presentazione, che potete vedere nel video inserito tra primo e secondo paragrafo, ci ritroveremo nei panni dell'ex SOLDIER che andrà all'assalto del Reattore 1 del Reattore Mako di Midgar insieme al gruppo di AVALANCHE. La storia è praticamente la stessa di sempre, con delle piccole aggiunte atte a raccontare meglio tutto, quindi non ci addentreremo nei dettagli, ma anche solo questa prima sezione è piena di chicche per chi già conosce il gioco in sé e tutta la “lore” della Final Fantasy 7 Saga.

Anche solo questa demo presenta perfettamente tutto il succo del progetto (nella sua interezza) e quello che si prospetta è davvero interessante. Nomura non vuole semplicemente lavorare a una copia 1:1 di Final Fantasy 7 per dare ai fan ciò che si aspettano da anni, ma, anzi, vuole ampliare quello che già tutti conoscono e creare un vero e proprio tributo al gioco uscito nel 1997.

Questione di feeling

Pad alla mano cos'è Final Fantasy 7 Remake? In realtà quello che tutti si aspettavano dal quindicesimo capitolo e che non abbiamo avuto, un gioco divertente e contemporaneamente complesso da gestire. In questa prima ora, la durata del capitolo più o meno, il sistema di combattimento non viene completamente esplorato e – anzi – si avrà solo un assaggio di quelle che sono le possibilità del gioco prodotto da Square Enix. Ogni personaggio ha la sua caratteristica: Cloud attaccherà con il suo classico spadone con combinazioni in grado di spazzare o il singolo nemico o un gruppo, mentre Barret sarà efficace contro nemici irraggiungibili dall'enorme Buster Sword dell'ex SOLDIER e a distanza grazie al suo braccio-mitragliatore. Qualcosa del vecchio Final Fantasy 7, però, è rimasto ed è il sistema ATB (Active Time Battle) che però è diverso da quanto i fan possano ricordare. I due segmenti che compongono la barra vengono riempiti man mano che attacchiamo e schiviamo e verranno consumati quando utilizzeremo abilità speciali, magie oppure oggetti. Come nell'originale, ovviamente, subendo danni riempiremo la barra Limit che una volta completa darà la possibilità di scatenare un'abilità potentissima in grado di arrecare un quantitativo assurdo di danni. Tutto qui? Ovviamente no, ma andremo ad analizzare tutto ciò che riguarda Final Fantasy 7 Remake in un futuro prossimo... in fondo manca un mese, no?

One Winged Angel

Poteva mancare un paragrafo con una bellissima citazione a uno degli elementi cardine di Final Fantasy 7? Certamente no, ma non parleremo di quanto sia figo Sephiroth o quanto la sua OST sia una delle cose più belle mai scritta. Personalmente questa demo ha un solo grande difetto ed è l'impossibilità di cambiare il doppiaggio da inglese a giapponese. Questo perchè provoca grandissima confusione nei fan visto che spesso la localizzazione italiana e il doppiaggio inglese andranno fuori sincrono e, addirittura, ci sarà una grandissima differenza di significato. Non sappiamo se il problema sia della localizzazione italiana o della direzione del doppiaggio inglese, ma è estremamente fastidioso se si conoscono bene le due lingue tanto da poter cogliere questo aspetto.

Per il resto, il comparto tecnico è magnifico e mozzafiato; vedere il Settore 1 di Midgar con una TV in grado di sfruttare l'HDR è forse una delle esperienze migliori che abbia vissuto da quando è stato fatto l'acquisto del televisore e sicuramente la versione finale sarà ancora meglio. Ovviamente, in fase di review andremo più nel dettaglio sia per quanto riguarda il lato tecnico che artistico, in quanto questa è probabilmente una build non recentissima e quindi manca tutto il lavoro di pulizia e di aggiustamento che solo nel corso degli ultimi mesi è stato effettuato. Non ci resta che aspettare, in fondo il 10 Aprile non è tanto lontano... vero?

 

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