Fulqrum publishing Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/tag/fulqrum-publishing/ Videogiochi, Cinema, Giochi da Tavolo, Serie Tv, Podcast e Live Fri, 13 Dec 2024 02:21:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.tribe.games/wp-content/uploads/2021/08/cropped-avatar_facebook2021-32x32.png Fulqrum publishing Archivi - Tribe Games https://www.tribe.games/tag/fulqrum-publishing/ 32 32 La line-up di Fulqrum Publishing – Hands-Off [Gamescom 2024] https://www.tribe.games/la-line-up-di-fulqrum-publishing-hands-off-gamescom-2024/ https://www.tribe.games/la-line-up-di-fulqrum-publishing-hands-off-gamescom-2024/#respond Mon, 02 Dec 2024 08:15:00 +0000 https://www.tribe.games/?p=98428 Ahoj, ragazzi della Tribù! Bentornati sulle nostre pagine, oggi ho qui per voi un altro speciale direttamente dalla Gamescom 2024, […]

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Ahoj, ragazzi della Tribù! Bentornati sulle nostre pagine, oggi ho qui per voi un altro speciale direttamente dalla Gamescom 2024, che, come successo per l’articolo dedicato alla panoramica dei progetti esposti da SwissGames, si concentrerà su ben quattro titoli diversi, tutti però accomunati dallo stesso publisher (e dalla precisa provenienza a livello europeo dello stesso). L'editore che ha ospitato me e la mia collega Linda nel corso del secondo giorno di fiera è infatti Fulqrum Publishing, azienda che ha sede in quel di Praga, in Repubblica Ceca.
Dato che la maggior parte dei dettagli verranno snocciolati nel corso delle diverse sezioni di questo articolo, ognuno dedicato a un diverso gioco, non posso far altro che concludere questa introduzione facendo presente che nessuno di questi titoli era giocabile in fiera. Essi ci sono stati mostrati tramite presentazioni più o meno approfondite e varie scene o sezioni di gameplay, su cui quindi si baseranno i miei pensieri e sensazioni. Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura!

Stygian: Outer Gods [Misterial Games]

Il primo paragrafo odierno è dedicato a un titolo non del tutto nuovo, dato che fa parte di un universo narrativo già esistente. Stygian: Outer Gods è infatti il prequel di un altro titolo edito da Fulqrum [anche se il team di sviluppo è diverso N.d.R.], ovvero Stygian: Reign of the Old Ones, che porta i giocatori in un’ambientazione di stampo lovecraftiano, ricca di orrori occulti pronti a predare sulla nostra psiche. Outer Gods, ci è stato spiegato, ha come obiettivo quello di portare alla luce una prospettiva diversa su eventi già noti ai fan del precedente gioco della serie. La mancata conoscenza di questi avvenimenti, però, dato che essi si svolgono più avanti nel tempo, non impedisce a nuovi giocatori di godersi la storia di questo capitolo antecedente!
Come tutte le opere che prendono spunto dai lavori di H.P. Lovecraft, anche in questo caso ci troviamo davanti a un gioco con una forte impronta narrativa che punta sul portare lo spettatore su una strada ricca di incertezza e inquietudine, cosa che ci è stata mostrata sin da subito tramite le scene di gameplay, di cui andremo a parlare tra poco.

Stygian: Outer Gods è un gioco ibrido, in bilico tra un RPG d’azione e un horror di sopravvivenza, studiato per essere vissuto da un singolo giocatore, artefice del suo destino tramite le proprie scelte cruciali. Nel corso dell’avventura, ci troveremo a vestire i panni dell’accompagnatore di un’enigmatica giovane donna, diretta in un villaggio sperduto di nome Kingsport. E l’avventura parte sin da subito in un momento topico, ponendoci l’obiettivo di ritrovare la nostra cliente, dato che prima dell’arrivo i due sono anche riusciti a naufragare, separandosi [chi ben comincia… N.d.R.].
Avremo così modo di dare uno sguardo alla zona e scoprire come questa sia ricca di insidie e abitata da, diciamo, individui non troppo piacevoli. È chiaro infatti sin da subito come l’influenza di presenze aliene alla mente umana abbia plasmato i sentieri che ci ritroveremo ad attraversare, con il titolo che punta a fare grande uso dello storytelling ambientale nel corso delle nostre esplorazioni, mentre ci si deve ingegnare a risolvere puzzle e ad evitare che la nostra mente venga intaccata dalla pazzia. Mano a mano che si procederà nella storia si avrà modo di recuperare e forgiare strumenti utili, ottenere nuove abilità e, soprattutto, approfondire le proprie conoscenze, in modo tale da comprendere il volere dei Grandi Antichi [che, ci è stato assicurato, non sarà comunque mai totalmente alla nostra portata N.d.R.].

Sceglieremo di affidarci a misteriose abilità occulte e interiorizzare la nostra follia o tenteremo di avere un approccio più pragmatico cercando di non perdere la nostra sanità mentale? La scelta sembra proprio dipenderà dal modo in cui decideremo di approcciare il mondo di gioco, che muterà a seconda dello stile adottato dal giocatore nel corso della partita, portando anche a diversi finali. Stygian: Outer Gods arriverà nel 2025, ma attende ancora di ricevere una data d’uscita precisa, e promette di trasportare il giocatore in un’avventura intensa, ricca di spunti narrativi interessanti in cui, anche nelle fasi più avanzate di gioco, non ci si sentirà mai davvero “forti” a sufficienza per affrontare i lasciti degli imperscrutabili Dei Esterni

Decadent [Incantation Games]

Dopo aver parlato di un gioco con una forte ispirazione lovecraftiana… è l’ora di parlare di un altro gioco con una forte ispirazione lovecraftiana! Ebbene sì, ci fa piuttosto sorridere, ma anche il secondo titolo visto mentre eravamo ospiti da Fulqrum prende a piene mani dai lavori di Lovecraft, anche se questa volta stiamo parlando di uno sparatutto in prima persona, Decadent.
Ci troviamo a vestire i panni di John Lorn, un veterano della Grande Guerra, ora divenuto un occultista solitario che, a seguito di un incidente, si ritrova a fare da ospite a uno strano parassita. Tale oscura presenza non lo abbandona, albergando ora nella sua mano [che sfoggia sul dorso un vistoso occhio alieno N.d.R.], e lo segue nelle sue peripezie, anche perché il nostro ha deciso di avventurarsi in un’ultima missione nella zona artica così da poter rintracciare suo figlio, scomparso. Riuscirà nel suo intento o la follia avrà il sopravvento durante la sua marcia solitaria contro orripilanti creature aliene? Starà a noi dargli una mano e scoprirlo!

Decadent sembra una sorta di rovescio della medaglia di Stygian: Outer Gods, poiché ne condivide ovviamente alcuni temi, ribaltando però in modo drastico come il giocatore avrà modo di approcciarsi alle minacce che si porranno sul suo cammino. Lorn è tutto tranne che indifeso e, anzi, ci è stato spiegato che il gioco vuole creare un senso di adrenalina mentre ci si ritrova a combattere “ad armi pari” con creature fuori dalla comprensione umana, sempre sotto l’influenza dello stress e della confusione [dato che la pazzia avrà ripercussioni molto visibili sul gameplay N.d.R.].
Esplorando le varie zone del gioco sarà possibile interagire con la sua narrazione, basata su temi come la moralità e il confine tra bene e male, mentre si imbraccia un arsenale che spazia dalle armi autentiche della Prima Guerra Mondiale fino a quelle decisamente meno consone di natura aliena ed esoterica. Il gameplay avrà sempre come suo focus le armi e l'abilità nell’usarle, anche grazie al fatto che, nel corso dell’avventura, sarà possibile personalizzarle e renderle sempre più uno strumento in grado di sfruttare le conoscenze occulte del protagonista e i poteri del suo occhiuto ospite. Inoltre, ci si ritroverà ad attraversare delle sorte di “sacche” spaziotemporali in cui si avrà la possibilità di affrontare diverse prove per poter ottenere potenti manufatti, a proprio rischio e pericolo.

Con uno stile marcatamente spinto nella sua rappresentazione più violenta dei temi cari a H.P. Lovecraft, Decadent sembra poter offrire un’esperienza adrenalinica e ricca di azione, in cui ai giocatori spetterà il compito di armarsi a dovere per affrontare orrori indicibili facendogli assaggiare anche la loro stessa medicina. Al contrario di altri lavori visti lo stesso giorno, ci è sembrato che il gioco di Fulqrum e Incantation Games abbia ancora bisogno di un po’ di tempo per poter soddisfare tutte le promesse fatte; ciononostante ci è comunque parso un titolo decisamente accattivante per le sue premesse e il modo in cui il team di sviluppo sta cercando di integrare concetti come la follia e lo stress attivamente nel gameplay. Non ci resta che attendere il 2025 per avere maggiori informazioni e scoprire altre novità su questo interessante FPS!

New Arc Line [Dreamate]

Eccoci al giro di boa, pronti a parlare di un gioco che si allontana (almeno apparentemente) dal genere dell’orrore cosmico e pianta le sue radici in una fusione del fantastico e dello steampunk, lanciandosi a pieno titolo nel science fantasy. New Arc Line, infatti, è un gioco di ruolo occidentale con combattimento a turni molto “classico”, ambientato in una grande città che dà il titolo all’opera stessa. Nella metropoli di New Arc, magia e tecnologia convivono in precario equilibrio, dato che le due fazioni composte da incantatori (accompagnati da creature come elfi e nani) e scienziati (con immancabili automi e simili) sono sempre ai ferri corti, per uno o per l’altro motivo.
Noi giocatori, arrivati in questo nuovo mondo sempre lanciato verso il progresso, saremo chiamati a creare il nostro avatar, scegliendo tra una selezione di razze, origini e professioni e personalizzando il nostro aspetto, per riuscire a trovare una cura alla malattia che ha preso di mira la nostra famiglia. Un mondo di opportunità ci attende, ma è chiaro sin da subito che non è tutto oro [o anche ottone N.d.R.] quello che luccica, dato che la grande città nasconde terribili segreti e molti pregiudizi

Partendo dal fondo della scala sociale, non saremo però costretti a combattere da soli le nostre battaglie e avremo modo di reclutare diversi compagni nel corso delle nostre scorribande, ognuno dotato di una propria storia, nonché abilità diverse che potranno esserci utili in diverse situazioni. A noi toccherà però il compito più arduo, ovvero destreggiarsi tra le molte scelte morali che ci si pareranno davanti, scegliendo se votarci alla vita da (anti)eroe o a quella di uno spietato approfittatore: per riuscire in questa impresa, avremo accesso a un ricco sistema di sblocco delle nostre abilità, legate sia alla sfera del magico che al lato più tecnologico dello sviluppo. La cosa interessante, che i nostri ospiti hanno voluto sottolineare, è come il gioco non cercherà di “giudicare” attivamente la morale del giocatore, ma si limiterà a mostrare i risultati delle scelte fatte [che, quando sarà il momento di schierarsi, potrebbero inevitabilmente danneggiare qualcuno N.d.R.].
Avendo molte aree e settori, la città di New Arc sarà un’ambientazione in cui l’esplorazione verrà ampiamente premiata, dove il nostro ingegno e le abilità accumulate nel corso del tempo ci permetteranno di interagire con molti personaggi e situazioni diverse. Badate bene, però, poiché il nostro personaggio non sarà in grado di specializzarsi in ogni ambito, quindi anche in questo caso saremo soggetti a sentire il peso delle nostre scelte passate, il che potrebbe di molto aumentare la rigiocabilità del titolo!

Per concludere il paragrafo sul titolo di Dreamate, possiamo darvi un’ottima notizia, dato che il gioco è stato lanciato una settimana fa su PC in accesso anticipato e sembra aver riscosso un parere molto positivo. Se siete affamati di giochi dove le scelte la fanno da padrone e possono influenzare pesantemente il modo in cui la storia, non solo del vostro personaggio, ma del mondo che vi circonda, può evolversi, pensiamo che New Arc Line sia un ottimo titolo. Con un gameplay stratificato e un’ambientazione ricca di spunti interessanti, voi da che parte state: magia o tecnologia?

Realpolitiks 3: Earth and Beyond [Jujubee]

A chiudere la nostra carrellata di oggi sui titoli portati da Fulqrum in quel di Colonia, troviamo Realpolitiks 3: Earth and Beyond, il più recente capitolo di una saga di giochi di alta strategia. Partiamo dal presupposto che, pur essendo una serie giunta al suo terzo capitolo, Realpolitiks è una saga con un’identità strana, per stessa ammissione di chi ci stava presentando questo nuovo titolo. Il primo gioco, reso celebre dalla sua simulazione poco seria e dalla vena assai satirica, aveva riscosso un buon successo, al contrario del secondo capitolo, che aveva cercato di espandere sull’eredità del suo predecessore. Earth and Beyond cerca invece di riprendere in mano le buone basi dei giochi che lo hanno preceduto, ma con un approccio diverso e più serio [dato che la satira non è stata considerata come un aspetto portante N.d.R.], reinventandosi in più di un modo.

Realpolitiks 3 permette ai propri giocatori di selezionare un qualunque Paese esistente [nello specifico, appartenente al panorama geopolitico del 2010 N.d.R.] per potersi lanciare a capofitto nella sfida della gestione politica di una nazione, sia a livello intestino che internazionale. Usare il proprio potere per raggiungere i propri obiettivi potrebbe sembrare facile, ma come prima cosa è opportuno scegliere la propria forma di governo e selezionare appositamente i ministri che andranno ad aiutarci (novità di questo capitolo) nelle svariate decisioni da prendere, che spaziano dallo sviluppo socioeconomico, fino a quello scientifico e militare. Insomma, il titolo di Jujubee sembra non lesinare in quanto a stratificazione, anche perché il tutto si amplia ulteriormente quando nel mix vengono aggiunti i blocchi politici internazionali, come la NATO o l’UE, dove i rapporti tra Stati vengono ancor più messi alla prova.
“Earth and Beyond” oltretutto non è solo un sottotitolo altisonante, bensì sottolinea come, nel corso delle nostre partite, saremo in grado di estendere la nostra influenza ben oltre i semplici confini del nostro pianeta, portando la gloria della nostra nazione anche nel resto del sistema solare. 

Il vero twist dell’esperienza di Realpolitiks 3 risiede però in come gli sviluppatori abbiano deciso di aggiungere a un sistema strategico classico elementi tipici dei GDR. Avete capito bene, in questo titolo è possibile creare il proprio avatar politico senza basarsi su personaggi esistenti e fargli guadagnare attivamente esperienza nel corso della nostra partita. Così facendo, il nostro diplomatico fai-da-te sarà perfetto per essere inserito in un contesto ad hoc, dove le nostre decisioni la faranno da padrone e ci permetteranno di affrontare una partita unica nel suo genere, sostenuta da un sistema sì strategico, ma anche molto sandbox.
Malgrado l’approccio più serio dei suoi predecessori, Earth and Beyond ci è sembrato uno strategico che vuole promuovere un gameplay gratificante, ma soprattutto divertente e unico nel suo genere, e che quindi non punta in alcun modo a creare un’esperienza realistica. Se vi sentite pronti a mettervi alla prova per raggiungere i vostri folli obiettivi politici, o anche a fallire nel provarci, sappiate che anche questo titolo è stato rilasciato su PC in accesso anticipato già da qualche settimana!

Conclusioni

Come successo per il nostro precedente speciale carrellata, pensiamo abbia poco senso scrivere un paragrafo conclusivo eccessivamente lungo, ma lasciateci comunque fare una degna chiusa. Da quello che abbiamo potuto vedere, Fulqrum Publishing è un’azienda che continua a proporre giochi (rivolti principalmente a un pubblico adulto) di buona fattura, con esperienze che pongono grande libertà nelle mani del giocatore, al prezzo di dover accettare e farsi carico delle conseguenze delle proprie scelte e azioni.
Per una mera questione di tempistiche legate ai molti appuntamenti della kermesse, il tempo per sederci comodi [mangiando dei graditi snack N.d.R.] e ricevere informazioni su questi giochi non è stato probabilmente sufficiente per scoprirne tutte le potenzialità, ma pensiamo di essere riusciti comunque a carpire molti dettagli interessanti, condivisi qui con voi. Come sempre, speriamo vogliate rimanere in nostra compagnia per eventuali articoli futuri dedicati a questi titoli, grazie del vostro tempo!

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King's Bounty II sbarca in 4K su Xbox Series X|S e PlayStation 5! https://www.tribe.games/kings-bounty-ii-sbarca-in-4k-su-xbox-series-xs-e-playstation-5/ https://www.tribe.games/kings-bounty-ii-sbarca-in-4k-su-xbox-series-xs-e-playstation-5/#respond Thu, 07 Sep 2023 08:58:00 +0000 https://www.tribe.games/?p=73352 Fulqrum Publishing e Prime Matter sono felici di annunciare che King's Bounty II, successore del celebre gioco di ruolo tattico […]

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Fulqrum Publishing e Prime Matter sono felici di annunciare che King's Bounty II, successore del celebre gioco di ruolo tattico a turni, è disponibile in versione migliorata su Xbox Series X|S e PlayStation 5!
Questa versione è caratterizzata da risoluzione 4K dinamica (solo su Series X e PS5), 60 FPS, caricamento rapido e prestazioni migliorate. Preparatevi a (ri)tuffarvi nel mondo di Nostria e date un'occhiata in anteprima a ciò che vi aspetta!

Qua sotto è disponibile il nuovo trailer di lancio del titolo:

Panoramica di King's Bounty II

L'oscurità scende sul mondo di Nostria. Cospirazioni, sabotaggi e negromanzia stanno oscurando il paese. Le contee chiedono l'indipendenza, i banditi si aggirano per le strade e le voci sul potere schiacciante di Blight emergono da un sussurro nel buio. Il vecchio re Claudius è stato avvelenato e non può guidare il regno. Suo figlio, il principe Adrian, deve quindi ora unire le terre in difficoltà mentre il suo potere e la sua fede sono sotto attacco.
Ma forse un salvatore, ultima speranza del regno, è già qui, per combattere e ripristinare finalmente la pace e l'ordine a Nostria?

King's Bounty II permette ai giocatori di scegliere uno dei tre eroi e di viaggiare nel mondo fantastico di Nostria. Ognuno dei tre protagonisti è caraterizzato dalla propria personalità e possiede abilità distinte. C'è molto da esplorare: dal reclutamento, allo sviluppo e al comando del proprio esercito personale, fino all'avventura in un mondo non lineare pieno di tradimenti, sacrifici e sopravvivenza.
Con grandi città vivaci, piccoli borghi, lande ghiacciate a nord, ampie praterie o opprimenti zone umide, King's Bounty II offre il più grande mondo aperto che 1C Entertainment abbia mai creato!

Il titolo è disponibile da ora su PlayStation 5 e Xbox Series X|S con un aggiornamento gratuito e compatibilità dei file di salvataggio per i possessori del gioco su PlayStation 4 e Xbox One. Forgiate il vostro destino, godendo di una risoluzione dinamica fino a 4K, di una grafica altamente migliorata, di caricamenti rapidi e di 60 FPS in modalità performance sulle console di ultima generazione!

Per saperne di più su King's Bounty II, visitate il sito ufficiale del titolo al link QUI.

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The Pegasus Expedition [Anteprima] https://www.tribe.games/anteprima-the-pegasus-expedition/ https://www.tribe.games/anteprima-the-pegasus-expedition/#respond Tue, 29 Nov 2022 11:11:00 +0000 https://www.tribe.games/?p=59012 In The Pegasus Expedition il pianeta Terra è invaso da una razza aliena prima sconosciuta, una razza che, fin dal […]

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In The Pegasus Expedition il pianeta Terra è invaso da una razza aliena prima sconosciuta, una razza che, fin dal primo momento, rende chiara una cosa: non ci può essere né pace né coesistenza. La guerra contro i “Colossals” sembra infatti andare fin da subito a senso unico, e purtroppo non a favore della razza umana. Per sopravvivere viene quindi escogitato un ultimo disperato piano, per lasciare la Terra e stabilirsi il più lontano possibile, nella speranza di poter ripartire da zero. La Pegasus Expedition rappresenta esattamente questo, una spedizione inviata ad anni luce di distanza a cercare una nuova casa, e preparare il terreno ai coloni che fuggiranno dalla Terra.
Come spesso accade, però, la sfortuna ci vede benissimo e, a sole nove ore di distanza dall’ingresso nel nuovo sistema planetario, l’umanità è di nuovo in guerra, questa volta con una razza autoctona che attaccherà a vista gli esploratori umani. Il conflitto rivelerà che questa nuova razza ostile non è particolarmente più avanzata di noi, e con la giusta organizzazione potremmo essere in grado di sconfiggerli senza troppi sforzi, aprendo il non trascurabile capitolo sulla questione morale “Ma è giusto attaccarli in modo indistinto? Dopotutto si stavano solo difendendo da una razza aliena sconosciuta.”. Inizierà così, tra una battaglia, una discussione ed una decisione da prendere, la nostra avventura lontano da casa, un’avventura da cui dipenderà la sopravvivenza della razza umana, ma anche l’evoluzione stessa della galassia.

Un gioco ricco di sfaccettature

The Pegasus Expedition è a tutti gli effetti un gioco atipico ed interessante. Al suo interno prenderemo il comando di una delle tre divisioni che dovranno creare una casa lontano da casa per la razza umana; questo sotto diversi punti di vista. In primis, The Pegasus Expedition è un titolo strategico dove dovremo gestire e guidare le nostre armate in battaglia contro diverse minacce e razze aliene. Per disporre di una macchina da guerra efficace dovremo però pianificare anche una strategia economica, gestendo la colonizzazione e l’industrializzazione dei pianeti su cui approderemo. A questo si aggiunge la ricerca tecnologica e, forse la cosa più interessante, una storia dove prenderemo attivamente decisioni importantissime per le relazioni che stabiliremo con le razze aliene che incontreremo. The Pegasus Expedition è infatti un titolo story driven e, per quanto possa sembrare strano, vista la sua natura quasi 4X, funziona discretamente bene.

Il gioco infatti viene scandito da momenti in cui saremo liberi di amministrare il nostro nuovo impero galattico mentre perseguiamo i nostri obiettivi, alternati ad alcuni in cui saremo chiamati a partecipare ad una sorta di consiglio assieme ai nostri più stretti collaboratori. In questi momenti di solito la storia farà un balzo in avanti ma, spesso e volentieri, porterà anche nuove problematiche e questioni da discutere. In quanto direttore della spedizione, spetterà a noi decidere la direzione morale e logistica che la nostra fazione dovrà prendere, ma questo avrà, come avrete capito, delle conseguenze. Sposare una filosofia o una linea di azione significa inevitabilmente raccoglierne sia i frutti che i problemi e spesso questo porta nuove occasioni ma anche nuovi nemici. A mano a mano che espanderemo la nostra visione sulla galassia scopriremo nuove razze aliene, alcune delle quali si dimostreranno aperte al dialogo e alla collaborazione, altre che invece preferiranno cercare di schiacciare in vari modi la nostra espansione. La cosa estremamente interessante in tutto questo è che la gestione economica, militare e logistica sarà ugualmente nelle nostre mani rendendo il tutto molto interessante, ma anche complesso.

Un 4X fatto di tanti pezzi

Il gameplay di The Pegasus Expedition è, come abbiamo già detto, diviso sostanzialmente in due grandi momenti. La parte narrativa dove prenderemo decisioni di vitale importanza per il nostro futuro, e la parte più prettamente gestionale, dove dovremo amministrare il nostro impero. La parte strategica è, come potete immaginare, molto simile ad altri grossi titoli del genere quali possono essere Stellaris, Endless Space, Galactic Civilization ecc… con la sostanziale differenza rappresentata dalla profondità. I meccanismi di base sono sempre gli stessi, ma a livello microscopico la gestione dei pianeti è molto semplificata e, addirittura a livello di sistema planetario, potremo optare per lasciare le singole costruzioni sui pianeti in mano al gioco stesso con l’opzione Auto-Build.
Anche la gestione della flotta è abbastanza semplificata e permette di mobilitare un  numero piuttosto limitato di flotte, cosa che sposta il focus molto di più sulla qualità delle truppe, piuttosto che sulla mera quantità. In ultimo, la ricerca tecnologica è piuttosto basilare e permette di portare avanti nel modo più classico una singola tecnologia per volta scegliendo dall’albero che avremo a disposizione.

Giunti a questo punto non ci resta che parlarvi brevemente anche del sistema di combattimento, che è anche un qualcosa di piuttosto originale, anche se in parte già visto. Durante le battaglie infatti non potremo controllare direttamente le nostre navi sul campo, ma potremo solamente influenzarle con un piano di attacco iniziale ed una serie di ordini che potremo impartire. Questo accade in maniera analoga ad Endless Space per chi conosce la serie, dove si seleziona una carta battaglia da assegnare come strategia offensiva/difensiva. In The Pegasus Expedition la battaglia inizia proprio impartendo un ordine di schieramento il quale fornirà le seguenti cose: in primo luogo definirà la suddivisione delle forze partecipanti in squadre di numero variabile, secondariamente definirà come queste squadre attaccheranno (o si schiereranno in caso sia una difesa), con quale tempismo ed infine con quali bonus. Queste strategie, inoltre, avranno anche un impatto sull’opinione che le altre razze aliene avranno su di noi a causa della condotta che queste potranno impartire alle nostre truppe. Usare strategie che puntano in tutto e per tutto in modo estremo ci fornirà dei bonus più interessanti, ma estremizzare il conflitto spesso potrebbe portare conseguenze morali ed etiche da non sottovalutare, motivo per cui non conviene abusare di alcune strategie.

L’estetica e l'arte di The Pegasus Expedition

The Pegasus Expedition non è un’opera strana solo per il connubio di generi che porta sul vassoio; in questa anteprima ci piacerebbe analizzare brevemente anche l’aspetto tecnico ed estetico che vengono presentati. Partiamo dal presupposto che non ci troviamo di fronte ad una produzione milionaria; detto questo, l’interfaccia di gioco risulta piuttosto simile allo standard portato da altri titoli che abbiamo già citato precedentemente, certo magari più scarno e meno ricco graficamente delle sue controparti blasonate, ma non per questo malfatto o scadente. The Pegasus Expedition non si pone infatti come un’opera mastodontica e con pretese fuori di testa, ma riesce a portare sul piatto un risultato più che dignitoso che forse al momento pecca solo un tantino sull’argomento tutorial.

Artisticamente parlando, infine, The Pegasus Expedition è stato realizzato nelle sue parti narrative con una serie di sequenze con disegni animati, quasi in stile visual novel, che però non stonano affatto, ma anzi portano con loro quel sapore di space opera classica [quasi in stile Dune, il gioco del 1992 N.d.R.] che non guasta per nulla.

Conclusioni

A voler tirare le somme di questa anteprima possiamo dirci soddisfatti da quello che abbiamo visto. The Pegasus Expedition si è dimostrato un gioco interessante, impegnativo ma non in modo banale e, sebbene a tratti ci siamo trovati in dubbio su alcune meccaniche di gioco, vista la mancanza di spiegazioni, ci ha comunque saputo coinvolgere e tirare dentro grazie alla moltitudine di cose da fare offerteci.
Come sempre vi ricordiamo che questa, essendo un’anteprima, riguarda il gioco in uno stato non ancora finito, motivo per cui alcuni punti al momento magari poco chiari o ancora da smussare potrebbero venire sistemati prima del lancio ufficiale del gioco.
Il gioco è disponibile su Steam in accesso anticipato e, se siete curiosi di provarlo con mano, potete tranquillamente sperimentarlo lì. Se invece volete vedere un gameplay prima di meditare su un eventuale acquisto, non mi resta che rimandarvi al nostro canale Youtube dove trovate caricata la live di Twitch durante la quale abbiamo sperimentato il titolo in diretta assieme a voi.

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