Questa era una versione iniziale, con solo una piccola parte del nuovo scenario disponibile di Londra. In questo caso Ubisoft ha ottimizzato un ambiente ancora più piccolo per mostrare i riflessi e i giochi di luce del Raytracing.
In questa piccola area siamo riusciti a muoverci liberamente, ammirando i riflessi sulle strade bagnate e le facciate in vetro riflettente. I riflessi, in particolar modo con RTX attivo, mostrano molta differenza rispetto ad averlo disattivato, soprattutto di notte, quando l’illuminazione stradale, la pubblicità al neon e le luci di molti veicoli si riflettono nelle pozzanghere della piovosa Londra. Quando si osservano i riflessi verticali nelle facciate delle case o i veicoli di grandi dimensioni, come i caratteristici autobus a due piani, qua e là il livello di dettaglio un po’ aggressivo e i riflessi del Raytracing attirano molto l’attenzione, ma in generale è impressionante come sia ben rappresentata questa Londra distopica, con tutte le sue luci, riflessi e i veicoli che vengono renderizzati grazie alla tecnologia presentata.

In termini di prestazioni, tuttavia, c’è ancora bisogno di ottimizzazioni. In Watch Dogs Legion, se includiamo Raytracing e risoluzione WQHD, non ha funzionato senza problemi nonostante l’RTX 2080 Ti installato nel computer di presentazione. Va inoltre notato che il calcolo aggiuntivo necessario per i riflessi nell’ambiente visibile può anche aumentare i requisiti della CPU. Ma vista l’uscita posta a marzo del prossimo anno, Ubisoft ha tutto il tempo per lavorare sulle ottimizzazioni, sui bug [che il sottoscritto ha trovato, o meglio ha creato in ogni singola prova N.d.R.] e limare alcuni aspetti ancora un po’ “legnosi”. Watch Dogs: Legion uscirà il 6 marzo 2020 per Xbox One, Playstation 4, Windows e Google Stadia. Rispetto ai suoi predecessori, c’è un cambio di studio responsabile: invece Ubisoft Montreal ora Ubisoft Toronto guida lo sviluppo e noi non vediamo l’ora di metterci le mani sopra!

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Durante la prova con mano abbiamo avuto modo di sperimentare una nuova ed interessante modalità, nota come Firefight.
I giornalisti italiani ed internazionali presenti all’evento sono stati divisi in svariati gruppi da quattro giocatori, a loro volta divisi in due squadre da due, contrapposte l’una all’altra nella suddetta modalità.
Le regole della modalità Firefight sono tanto semplici quanto intriganti: il match è diviso in diversi round, della durata di soli 40 secondi ciascuno.
I giocatori iniziano la partita con una sola vita, senza possibilità di recupero ed equipaggiati con un set di armi scelto casualmente ogni 2 round.
Se, al termine dei 40 secondi, vi sono ancora giocatori in vita, comparirà da qualche parte della mappa un bersaglio. La prima squadra a conquistarlo sarà dichiarata vincitrice.

Al di là della sonora sconfitta 6-0 subita dal team composto dal sottoscritto e da un collega con affini abilità negli FPS competitivi, la demo ci ha permesso di osservare con piacere gli straordinari effetti della tecnologia Ray Tracing sulla mappa, in particolare come questa permetta ad ogni più piccolo oggetto, compresi i detriti che costellavano il pavimento del magazzino nel quale si tenevano le sparatorie, di avere una propria ombra, realistica e naturale in relazione alla luce che la illumina, nonché agli incredibili e realistici riflessi nelle pozzanghere d’umidità e nelle superfici metalliche.

Call of Duty: Modern Warfare uscirà il 25 Ottobre per PlayStation 4, Xbox One e PC.

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