Eccoci al secondo ed ultimo appuntamento dedicato alla saga di Crossbell della serie “Trails”. Dopo aver raccontato gli avvenimenti chiave del primo capitolo, in questo seguito le cose si fanno subito più serie e l’intreccio con la saga di Erebonia si fa più evidente, e dà vita a quella che è una storia unica per entrambe le saghe, collegate molto più di quanto si possa pensare, da qui la frase d’obbligo che è impossibile giocare Cold Steel (soprattutto il terzo e il quarto capitolo) senza passare prima da Crossbell, Ao no Kiseki in particolare.
Zero no Kiseki ci ha lasciati con un finale piuttosto tranquillo, inusuale per un primo capitolo di questa saga che ci ha abituati a cliffhanger di forte impatto emotivo. Adesso sono passati alcuni mesi e le cose iniziano a finalmente smuoversi. Dietro le quinte degli eventi di Ao, il cancelliere imperiale di Erebonia, Gilliath Osborne (che abbiamo già conosciuto durante la serie e principale antagonista in Cold Steel) avvia il suo piano per annettere Crossbell all’Impero e nel frattempo Ouroubous si prepara a mettere le mani sul Sept-Terrion of Mirage. Per riuscirci, i membri dell’organizzazione mandati a Crossbell sono il dottor F. Novartis e Arianrhod, quest’ultima figura chiave della storia di Erebonia di cui parleremo in maniera approfondita solo più avanti quando avremo modo di scoprire Cold Steel 3. Per mettere mano sulla reliquia, i due aiuteranno un gruppo di persone al compimento dell’Azure-Zero Project, un progetto ideato da Mariabell Crois, Ian Grimwood e Arios MacLaine allo scopo di usare il potere del Treasure of Zero per modificare la storia e rendere Crossbell una potenza mondiale in grado di superare Erebonia e quindi evitare l’annessione. Questo tesoro altri non è che KeA, homunculus creata appositamente per questo scopo e per fare da cuore a Demiourgos, il Sept-Terrion of Mirage. I piani di Ourobous quindi coincidono con quelli di questi tre personaggi, in quanto solo grazie alla bambina potrà essere recuperata la reliquia. Nel frattempo a Crossbell si tiene una conferenza commerciale alla quale partecipano Erebonia, Crossbell, Calvard, LIber e Remiferia che sarà interrotta da due gruppi terroristici. L’importanza di questo evento è dovuta al fatto che si svolge esattamente durante la visita alle Northern Highlands di Cold Steel con l’apparizione dell’Imperial Liberation Front, gruppo terroristico che ha come obiettivo quello di eliminare Osborne. Giocando sia ad Ao che CS1, quindi, avremo modo di vedere nella sua completezza un evento importante per i fatti successivi. Arrivando alla battute finali del gioco, giunge il momento che tutti temevano: la resurrezione di Demiourgos e la nascita dell’Azure Tree. Questo albero di colore azzurro viene visto durante gli eventi di Cold Steel II, e non si tratta di uno strano fenomeno naturale, bensì di una sorta di santuario creato da KeA quando entrò nel corpo della reliquia. L’unione di KeA e Demiourgos da così vita al Sept-Terrion of Zero, un essere in grado di manipolare a suo piacimento lo spazio e il tempo. Un esempio del suo potere è possibile vederlo ad inizio di Zero no Kiseki; infatti è KeA ad alterare la storia e a far sì che la SSS non venga uccisa in missione, ma sembra anche che il suo potere abbia influito su alcuni eventi di Cold Steel: l’assenza di Crow e Milium nel gruppo ad inizio del gioco non è una scelta dello sviluppatore per non mostrare tutto il cast, ma di un vero e proprio intervento della bambina che cambiando la storia farà sì che i due si uniscano alla Classe VII durante lo stesso evento nel corso del capitolo 5. Lo scontro finale del gioco vede quindi la SSS alle prese con Demiourgos e la loro vittoria, con KeA che verrà salvata e adottata definitivamente da Llyod, non prima però che Mariabell Crois si unisca ad Ourobous dopo aver scoperto un modo per ricreare il Sept-Terrion andato distrutto. L’organizzazione quindi ha messo le mani sulla reliquia e la seconda parte del Phantasmal Blaze Plan che riguarda Erebonia ha inizio: ottenere i Sept-Terrion of Fire e Earth: Ark Rouge e Lost Zem. Piano che coinvolgerà anche Crossbell, divenuta parte dell’Impero, e di conseguenza i suoi protagonisti.
Come avete modo di vedere, Ao no Kiseki e Cold Steel sono legati in maniera indissolubile, da qui il motivo per il quale è necessario aver giocato tutta la serie prima di affrontare CS3 (in arrivo in occidente il 22 Ottobre), sebbene al termine di Ao veniamo a sapere che nell’anno 1207 Crossbell riottiene l’indipendenza, quello che non sappiamo è come questa avviene ed è qui che entra in gioco CS3 e soprattutto CS4, veri e propri seguiti della saga di Crossbell oltre che di Cold Steel…due sequel in uno praticamente. Una cosa però di Ao no Kiseki fino a pochi giorni fa sconosciuta apre nuovi orizzonti per la serie: Nayuta no Kiseki. Nayuta è da considerarsi uno spin off non canonico di questa serie, quindi in teoria non avrebbe niente a che vedere con Trails, ma come detto recenti scoperte e affermazioni di Toshihiro Kondo fanno pensare che il gioco sia effettivamente collegato alla serie Trails, semplicemente si svolge altrove.
Perché dico questo? Due sono i motivi principali: il team amatoriale che sta lavorando ad una traduzione inglese non ufficiale di Ao, dopo aver avuto accesso alla debug room del gioco, ha scoperto una mappa e un dungeon chiamati Star Garden, dungeon che apparirà in maniera identica proprio in Nayuta no Kiseki. Ora normalmente si può parlare di uso di assets vecchi, ma Nayuta è uscito dopo Ao e di recente abbiamo scoperto che l’arcipelago di isole che fanno da sfondo alla storia del gioco è situato proprio nel continente di Zemuria, troppo per essere una semplice coincidenza e a buttare ulteriore benzina sul fuoco è stato Kondo stesso, dicendo che nel prossimo Trails attualmente in sviluppo (il cosiddetto capitolo d’intermezzo che farà da collegamento per la saga successiva) oltre al ritorno dei personaggi delle saghe passate farà la sua apparizione anche Nayuta. Che Crossbell e lo Scieancia Sea (il tratto di mare dove si trovano l’arcipelago) siano collegate in qualche modo da qualche misterioso manufatto? Detto questo c’è un altra scoperta interessante che rafforza il legame tra Crossbell ed Erebonia,: è stato infatti scoperto che in Ao no Kiseki vi erano dei personaggi giocabili, poi scartati, che corrispondono a Laura, Fie ed Alisa, tre dei personaggi principali di Cold Steel. Forse Falcom voleva introdurre questi tre personaggi prima della saga di Erebonia per poi renderli protagonisti in quest’ultima?
Dall’uscita del gioco fino ad oggi tutto il fandom di Falcom è stato unito da un unico giudizio: Ao no Kiseki è il miglior capitolo della serie per storia, personaggi e tutto il resto. Parere rimasto immutato fino al 2017 con l’arrivo Cold Steel III. Come ormai pratica abituale, Ao no Kiseki ha avuto svariati porting, dalla classica versione PC e quella migliorata su PS Vita denominata anch’essa Evolution. Purtroppo come il suo predecessore anche questo ha avuto gli stessi problemi e le stesse scuse da parte di XSEED Games e non vi è stata alcuna localizzazione, ma come anticipato nello speciale scorso, le possibilità di vedere il gioco in Occidente su PS4 ci sono. Particolarità di Ao è che si tratta dell’unico titolo della serie ad aver ricevuto diverse edizioni limitate, ognuna con delle figure dei protagonisti diversa. Per averle tutte quindi i fan più incalliti hanno dovuto prendere più copie, pratica poi abbandonata da Falcom per la gioia delle finanze dei giocatori.
E così siamo arrivati alla fine di questo viaggio in due puntate dedicata alla saga di Crossbell, sperando che questi speciali aiuteranno non solo una comprensione migliore delle vicende di Cold Steel I, II e del terzo capitolo (in uscita il 22 Ottobre in Europa), ma di tutta la serie Trails in generale. La vera speranza, però, è che le parole di Toshihiro Kondo diventino vere in futuro e che la duologia possa finalmente vedere la luce al di fuori del Giappone. Vi lascio quindi rimandandovi al prossimo appuntamento, dove avrà inizio il viaggio alla scoperta della saga di Erebonia.
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