Trails series – La fine della saga di Liberl

Pubblicato il 15 Luglio 2019 alle ore 10:00
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di Peppe090
@Peppe090

Bentornati amici e amiche della Tribù con un nuovo speciale dedicato alla serie Trails di Falcom. Oggi è arrivato il momento di chiudere la Saga di Liberl con Trails in the Sky the 3rd, capitolo con protagonista Kevin Graham e che fa da ponte alla saga successiva. Come avrete modo di scoprire leggendo, questo titolo si differenzia dai capitoli passati sia per stile di gioco sia per narrazione, ma vi sono anche alcuni punti “oscuri” di una certa importanza che saranno ripresi nella duologia di Crossbell, perché se ancora non fosse chiaro è fondamentale conoscere tutta la serie per poterla comprendere appieno.

Una storia più personale

Come già ribadito più volte, Trails in the Sky the 3rd vede come protagonista Kevin Graham, introdotto in Trails in the Sky SC come comprimario, ma che in questo capitolo ricopre un ruolo centrale nella storia. Proprio la storia è la cosa più particolare di questo episodio sia per come viene raccontata sia per la struttura. La storia del gioco è praticamente divisa in due parti, una in cui Kevin e l’agente al suo fianco Ries Argent si ritroveranno ad esplorare un dungeon chiamato Phantasma, e l’altra costituita dalle Memory Door, porte che mostrano momenti specifici della storia di Zemuria e di coloro che ci abitano. Phantasma è diviso in vari piani che a loro volta costituiscono i capitoli del gioco, ma la particolarità è che non vi sono riferimenti importanti a quanto accaduto nei giochi passati, se non qualcosa di poco conto, ma ci si concentra soprattutto sul personaggio di Kevin di cui faremo una conoscenza più approfondita per ovvie ragioni, scoprendo di più sul suo passato e il suo ruolo nella serie in generale che malgrado le apparenze si rivela più importante del previsto.
Le Memory Door dal canto loro offrono un punto di vista più ampio sul mondo che abbiamo conosciuto e sui suoi personaggi: infatti, alcune di queste porte possono essere aperte solo da membri del party specifici. Le porte inoltre sono divise in tre categoria, le Star Door, che contengono 15 storie brevi sul passato di certi personaggi, le Moon Door, storie più lunghe che includono la possibilità di visitare anche città con battaglie classiche ed esplorazione dei dungeon, e per finire le Sun Door, inutili a fini di trama in quanto includono solo una serie di minigiochi. Complessivamente Trails in the Sky 3rd è una storia più intima, dedicata solo ad alcuni personaggi, ma che ha un suo certo peso in quanto ci mostra cosa è successo dopo gli eventi di SC e al tempo stesso il passato di quei personaggi con cui abbiamo vissuto avventure varie.

Il passato oscuro di Trails: la Star Door 15

Quando si parla di Trails in the Sky the 3rd è impossibile non trattare l’argomento della Star Door 15, uno degli eventi più “oscuri” della serie in generale che vede per protagonista Renne e il suo passato, molto più orrendo e crudele di quanto si possa immaginare. La ragazzina membro di Ourobous ha avuto un passato veramente brutto: nata da una famiglia di Crossbell, in seguito ad un incendio viene dichiarata morta ai suoi genitori, ma la verità è che la bambina fu rapita e poi venduta come schiava e infine  rinchiusa in un bordello noto come Paradise. Qui fu sottoposta ad esperimenti di vario genere, costretta ad assumere droghe e addirittura prostituirsi. Queste scene vengono descritte in maniera esplicita ma non troppo, molto forte è la parte dove Renne è costretta ad ingerire una droga particolare che avrà un ruolo di una certa importanza durante Zero e Ao no Kiseki e di cui parleremo nello specifico nei prossimi speciali. Per cercare di non impazzire a causa di tutti questi abusi subiti, Renne sviluppa una forma di autodifesa creando delle amiche immaginarie, cosa che l’aiuterà a perdere la ragione. La ragazza sarà salvata grazie all’intervento di Joshua e Loewe, che durante una loro missione per conto dell’organizzazione irrompono nell’edificio, distruggendolo e portando Renne con loro che successivamente si unirà ad Ourobous. Va detto che la presenza della Star Door 15 è esclusiva della versione originale per PC, in quanto i porting per PSP e PS3, incluso il remake per PS Vita, non includono questo evento poiché in Giappone l’agenzia di rating dei videogiochi, il CERO, non permette la presenza di eventi del genere su console.
Nonostante questo passato, la storia di Renne ha un lieto fine: terminato il Gospel Plan di Ouroubous la ragazza viene adottata da Estelle e Joshua, diventando di fatto loro figlia. Tema dell’adozione che è un altro punto in comune in tutte le serie come avremo modo di vedere prossimamente.

Un capitolo speciale

Quello che è chiaro è che Trails in the Sky the 3rd è stato concepito come gioco di passaggio, una sorta di “after story” che ci fa vedere cosa è successo dopo le vicende di SC e opera da spartiacque tra la saga di Liberl e quelle successive, Crossbell ed Erebonia, che si svolgono in gran parte durante lo stesso arco temporale. Non a caso di recente Falcom ha svelato un nuovo capitolo che mostrerà le vicende post Cold Steel 4 e che quindi potrebbe avere una struttura simile, in attesa della nuova saga che arriverà solo tra qualche anno. Come detto in precedenza, The 3rd è stato sviluppato principalmente su PC, per poi arrivare su PSP, PS3 e PS Vita in versione Evolution, ma è da menzionare il fatto che il gioco è stato l’ultimo ad essere sviluppato con il PC come piattaforma primaria: da Zero no Kiseki in poi sarà PlayStation a diventare la piattaforma di riferimento di Falcom e lo è ancora oggi.
Nell’ultimo speciale abbiamo menzionato come SC ebbe grossi problemi in fase di localizzazione, cosa che fortunatamente non si è verificata in questo capitolo, annunciato e uscito in tempi piuttosto brevi ma solo su PC, tagliando così di fatto l’utenza PlayStation in Occidente e privandola di un gioco che nonostante tutto ha una certa importanza a livello globale nella serie.

Arriviamo così alla fine del nostro racconto della saga di Liberl e vi diamo appuntamento al prossimo speciale in cui parleremo di una fase fondamentale per la serie: Crossbell, la duologia diventata tristemente famosa per non essere stata mai localizzata in Occidente e talmente importante da renderla obbligatoria per la comprensione dei giochi futuri.

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