L'Xbox Developer Sessions ha mostrato varie perle e adesso discutiamo di cosa abbiamo visto nell'Hands-Off di Winter Burrow, un titolo realizzato dai ragazzi di Pine Creek che ci cala nei panni di un piccolo topolino che deve sopravvivere ad un duro inverno migliorando la sua casa ed esplorando i suoi dintorni, con una costante attenzione al freddo della stagione e alle creature sia ostili che pacifiche che si troverà sulla strada.
Come per Outbound, la presentazione è iniziata con un trailer generico, per poi passare ad una sessione di gioco vera e propria dove ci sono state mostrate le meccaniche e l'esperienza in toto di questo titolo, per poi alla fine avere la possibilità di porre alcune domande a Benjamin Salqvist, CEO & Creative Director di Pine Creek.
Quello che abbiamo potuto vedere in questa occasione è un gioco dalla grafica ispirata a fumetti come Mouse Guard e disegnata interamente a mano e dal gameplay survival. Il team definisce Winter Burrow come un cozy woodland survival e non potremmo essere più d'accordo con questa definizione.
Il titolo ha una visuale isometrica sia durante l'esplorazione che nel tempo passato all'interno della nostra tana e si divide tra la sezione survival, nella quale ci ritroveremo all'esterno in un ambiente completamente innevato e la parte di crafting e building all'interno del nostro rifugio.
Mentre siamo al coperto, infatti, avremo la possibilità di creare vari oggetti che ci possano essere utili nelle nostre avventure, da asce e picconi a mobilio e stazioni di lavoro. All'esterno, invece, si affronta la parte più corposa di questo gioco, dato che mostra svariate meccaniche interessanti, che portano l'esperienza ad un livello immersivo e strategico notevole.
Il nostro protagonista ha tre statistiche legate alla salute, ossia una che mostra la salute effettiva, una che mostra la fame e infine una che mostra il calore. Quest'ultima è sicuramente quella più intrigante e particolare, dato che in Winter Burrow è fondamentale tenere d'occhio quanto il calore corporeo del nostro topino si stia abbassando, perché questo luogo innevato ci può portare ad ipotermia facilmente, specialmente di notte.
Per gestire questo aspetto avremo la possibilità di creare nuovi abiti più pesanti che ci coprano meglio, così da poter espandere la zona esplorabile e la quantità e tipologia di risorse recuperabili. Inoltre, in questo Hands-Off di Winter Burrow abbiamo potuto vedere come le creature che incontreremo, da formiche a scarabei e molto altro, possono essere pacifiche o ostili a seconda sia delle situazioni che del loro carattere: alcuni non ci attaccheranno a meno che non li obblighiamo a difendersi, mentre altri vorranno far di noi la loro preda e potrebbero presentarsi da soli o in branco. Leggere queste situazioni sembra quindi essere fondamentale per sopravvivere al rigido inverno.
Di conseguenza, Winter Burrow presenta anche un sistema di combattimento molto semplice con un solo tipo di attacco molto in stile Don't Starve, che risulta poco adatto agli scontri contro gruppi di nemici. Il titolo, come detto da Benjamin Salqvist nel Q&A riportato in seguito, non è estremamente mortale, ma offre comunque un certo livello di sfida nel riuscire a rimanere in vita.
Essendo sulla neve lasceremo anche impronte sul terreno, che rimarrano a lungo per permetterci di seguirle, anche se potrebbero essere facilmente spazzate via da una tormenta o da una semplice nevicata, rendendo il percorso per tornare a casa decisamente più complesso e arduo.
In definitiva, quanto abbiamo potuto vedere di Winter Burrow ci ha decisamente convinto e siamo sicuri che possa essere un'esperienza alquanto rilassante con momenti di grande adrenalina. Ora vi lasciamo al botta e risposta tra i giornalisti e Benjamin Salqvist, CEO & Creative Director di Pine Creek.
Domanda (D): Le tracce nella neve sono consistenti o scompaiono? Dato che si potrebbe pensare che facciano parte del gioco e che permettano di ripercorrere i propri passi nel caso ci si perda.
Benjamin Salqvist (BS): Scompaiono molto lentamente, ma abbiamo fatto in modo che restassero più a lungo quando abbiamo scoperto che la gente li usava per ritrovare la strada, quindi abbiamo deciso di usarli come un modo per navigare il mondo senza avere troppe funzioni legate alla mappa. A un certo punto però, naturalmente, ci sarà una tempesta di neve che cancellerà i vostri passi e sarà difficile ritrovare la strada.
D: I giocatori saranno in grado di costruire strutture con i materiali di crafting o il crafting si basa principalmente su oggetti e cosmetici?
BS: Il crafting riguarda per lo più strumenti, attrezzature, abbigliamento, preparazione di torte, cucina e all'interno della tana è possibile creare diversi tipi di mobili, alcuni dei quali sono postazioni di lavoro, mentre altri sono più di natura estetica, ma tutti porteranno un beneficio generale al vostro personaggio. Quindi, se avete una bella casa, avrete anche un beneficio quando uscite di casa.
D: Quali giochi o artisti hanno ispirato l'aspetto visivo di Winter Burrow?
BS: Molte cose, ad esempio la storia è ispirata a quella di Wind in the Willows, a livello artistico l'ispirazione è David Peterson e tutti i fumetti con cui sono cresciuto. Per quanto riguarda il gioco, è buffo perché la prima ispirazione è stata giocare a 7 Days to Die e immaginare come sarebbe stato giocare nei panni di una creatura dei boschi, ma presto ci siamo resi conto che non avremmo fatto un gioco in 3D di quelle dimensioni, quindi ho pensato di fare un gioco in 2D e ci siamo ispirati a Don't Starve, che tutti conoscevano, ma che era anche un gioco che mi piaceva molto per quello che era. Però in Don't Starve si perdevano così tanti progressi quando si moriva, quindi volevo fare qualcosa che fosse una via di mezzo tra Don't Starve e Animal Crossing e penso che sia lì che si collochi Winter Burrow.
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