La guerra dei club

Le vicende narrate all’interno di Wintermoor Tactics Club prendono vita all’interno di una scuola e, manco a dirlo, riguardano una guerra scoppiata tra i vari club scolastici dell’istituto. A scatenare il conflitto non saranno però gli studenti dei vari club, e nemmeno i dissapori tra questi ultimi, ma bensì sarà il preside in persona ad indire un singolare quanto perfido torneo.  L’idea è quella di scoprire quale tra quelli attualmente esistenti è il club definitivo, e per decidere ed eleggere il vincitore, ogni club dovrà partecipare ad una serie di battaglie a palle di neve con eliminazione diretta. Il club vincitore prosegue il “torneo” mentre quello perdente è destinato a venir sciolto. In quanto componenti del club di Tattica vestiremo i panni di Alicia, una ragazza appassionata di giochi di ruolo e strategia che, assieme ai suoi compagni di club Colin e Jacob, stanno portando avanti una campagna di C&C Curse & Catacombs [riferimento per nulla velato al famosissimo gioco di ruolo cartaceo D&D n.d.r.]. Purtroppo per loro, a seguito dell’iniziativa promossa dal preside, dovranno prendere parte agli scontri, ma presto si renderanno conto di non essere affatto svantaggiati nella competizione; al contrario, adottando le medesime strategie che hanno imparato negli anni di gioco, scopriranno di avere delle ottime possibilità di sopravvivere alle battaglie che li attendono. Inizieranno così le giornate di questa guerra, scandite ogni giorno da un nuovo avversario, ma anche da numerosi eventi strani e particolari. La nostra vita scolastica non si limiterà infatti alle semplici battaglie, ma ci porterà a voler continuare C&C nel tempo libero, esplorare la scuola, parlare con gli altri studenti, raccogliere informazioni sui proprio avversari e, cosa ancora più importante, indagare sulle reali motivazioni che hanno portato il preside a dare il via a questo massacro.

C&C e Palle di Neve

Come vi abbiamo già detto all’inizio di questa recensione Wintermoor Tactics Club è un gioco di ruolo strategico a turni che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia. Non per questo però il sistema di gioco finisce con lo scadere nel banale, al contrario. Wintermoor Tactics Club eredita, come avrete dedotto dal nome del gioco da tavolo C&C, il suo sistema dall’ultra famoso e pluripremiato Dungeon’s & Dragons. Quello che avrete per le mani non sarà, però, una trasposizione uno ad uno del titanico regolamento del gioco di ruolo cartaceo, quanto più una versione (molto) snellita e rivisitata di quest’ultimo. Quello che c’è da sapere è infatti che tutte le battaglie, sia quelle della campagna, sia quelle fatte a base di palle di neve, saranno tradotte tramite la fantasia dei nostri protagonisti, in uno scontro di C&C dove i personaggi ed i nemici sono rappresentati da miniature su un tavolo di gioco. Gestire la vostra squadra sarà quindi piuttosto intuitivo sul campo di battaglia, disponendo di una azione di movimento ed una di attacco [Attenzione che l’azione di attacco però termina il round del personaggio n.d.r.]. All’interno di un turno avremo la possibilità di scegliere noi l’ordine con cui risolvere le azioni dei nostri personaggi, ed infine passare per far progredire la battaglia. Ogni eroe avrà inoltre nel suo arsenale delle abilità di attacco base, oppure delle abilità tattiche. Queste ultime, oltre ad essere decisamente più potenti come effetti e danno, hanno anche un costo aggiuntivo, i Punti Tattica. Questa risorsa viene generata man mano che si combatte e si infliggono danni, anche se esistono dei modi per accelerare la sua generazione tramite potenziamenti e affini.

Come nella sua controparte cartacea, anche in Wintermoor Tactics Club sarà possibile migliorare i propri personaggi e sbloccarne di nuovi a mano a mano che si procede nella storia, ma attenzione, poiché non esiste una vera e propria progressione per livelli e non ci sarà nemmeno consentito investire punti per migliorare le statistiche dei nostri eroi. Partiremo infatti con una squadra di tre elementi, i nostri tre membri originari del club, ma addentrandosi nella storia avremo modo di parlare ed interagire con altri ragazzi della scuola, compresi i nostri ex avversari. Alcuni di questi potrebbero decidere di entrare a far parte del nostro club, o anche solo semplicemente potrebbero essere interessati a giocare una partita di C&C. Qualunque sia la ragione Alicia avrà modo di proporsi di scrivere un’avventura per il nuovo arrivato. Toccherà a noi quindi aiutare la nostra protagonista nella stesura della storia, creando non solo qualcosa che possa piacere ai nostri nuovi potenziali compagni, ma anche qualcosa che possa aiutarli nell’integrazione con la comunità, magari andando a farli soffermare su alcuni comportamenti non proprio corretti o adatti ad una pacifica convivenza.

Di più e più forti

Aumentare le fila della propria squadra non sarà l’unico modo per potenziarci; al contrario non sarà un fattore fondamentale in quanto potremo fare affidamento poi solo su tre elementi sul campo di battaglia. Progredendo nella storia, e portando avanti alcune secondarie, sarà però possibile ottenere dei potenziamenti di varia natura. Parlando con gli studenti dell’accademia, oppure affrontando delle sfide al tavolo di C&C, è infatti possibile avere accesso a due tipi di potenziamento: il primo sono nuove abilità per i nostri personaggi, il secondo è rappresentato da degli oggetti che, una volta equipaggiati, forniranno accesso a delle abilità passive uniche. Per questi ultimi è addirittura molto facile sapere come ottenerle, in quanto su ogni slot è indicato con chi parlare e quando per dare il via alla missione corrispettiva.

Per concludere nel gioco sarà possibile ottenere un ulteriore vantaggio contro il Club di turno nella sfida quotidiana, eseguendo nella giornata una missione di Scouting. Questa spesso ci richiederà di portare a compimento qualche semplice compito ed infine ci permetterà di raccogliere informazioni sulla squadra nemica, offrendoci al momento dello scontro un vantaggio strategico, visto che saremo a conoscenza delle tattiche e dei punti di forza del nostro antagonista.

Conflitti

Wintermoor Tactics Club è un titolo che sicuramente ci sentiamo di consigliare ad un pubblico che non ha mai sperimentato il mondo dei giochi di ruolo classici a turni. Grazie all’assenza di molte meccaniche complesse e alla semplificazione di altre, permette di avere una buona base per comprendere l’importanza in questo genere di giochi del posizionamento delle unità, della loro funzione e dei loro pro e contro. Detto questo, Wintermoor Tactics Club ha anche qualche pecca che vale la pena tenere in considerazione. In primis il livello di difficoltà non è certo alto, e anche se questo favorisce i neofiti, lo rende anche piuttosto semplice a chi invece di RPG a turni se ne intende parecchio. Il gioco è infatti composto da 8 capitoli che vi porteranno via da un minimo di circa 10 ore, fino ad un massimo di 12 o 13 se proprio vorrete buttarvi di peso su tutte le secondarie presenti. Tenendo a mente anche le scelte limitate, e l’assenza di una vera e propria gestione della classe di ogni personaggio, il risultato è che Wintermoor Tactics Club potrebbe non incontrare il favore dei giocatori più accaniti che troveranno, con ogni probabilità, l’esperienza molto facile. Anche le battaglie in sé non sono quasi mai veramente difficili, ed anche commettendo qualche errore o sbadataggine, il gioco non calca mai la mano rendendo le battaglie piuttosto semplici. Certo volendo portare a casa la valutazione massima in ogni battaglia le cose si fanno un pelo più complicate, questo perché avrete un limite di turni e di danni che potrete subire senza ricevere una riduzione del vostro punteggio a fine combattimento, ma anche così non è certo una sfida impossibile.

Altro punto abbastanza debole in questa produzione è probabilmente il comparto narrativo che, sebbene a tratti funzioni anche piuttosto bene piazzando riferimenti ed ammiccamenti al mondo nerd, risulta comunque essere parecchio leggero e senza particolari colpi di scena sconvolgenti. Nel complesso la storia funziona, e sa anche riservare qualche spunto interessante, ma come potete immaginare nulla di impegnato o particolarmente profondo.

Conclusioni

Wintermoor Tactics Club è alla fine dei conti un buon titolo, pieno di chicche ed idee brillanti, a partire dal gameplay, dai dialoghi spesso sconclusionati e folli tra alcuni personaggi, e per finire con la storia assurda ma a tratti interessante. Il livello di difficoltà relativamente basso aiuta questo gioco ad essere un ottimo punto di entrata per chi si vuole avvicinare al mondo dei giochi di ruolo a turni, fornendo una versione estremamente accessibile di gameplay con cui impratichirsi. Certo, per entrare nell’ottica del gioco è prima necessario apprezzare l’ambientazione a tratti un po’ stravagante ed il comparto artistico molto ispirato, ma anche molto particolare e cartoonesco. C’è inoltre da segnalare come il gioco sia, per lo meno al momento, disponibile solo in lingua inglese, e non ci siano al momento programmi da parte dello sviluppatore per realizzare una versione localizzata in italiano, cosa che potrebbe scoraggiare ulteriormente una fetta di utenza non molto pratica con lingue diverse dall’italiano.

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